Nuovo capitolo della serie: ‘La politica non tollera le domande scomode’. Protagonista, questa volta, è la segretaria del Pd Elly Schlein che ha totalmente eluso la domanda dell’inviato di TAG24 Michele Lilla sulle parole di Ilaria Salis sulle case occupate. Meglio aggirare la questione, indubbiamente scomoda, con un’analisi (non richiesta) della latitanza del governo sul caro affitti…

Salis e le case occupate, Schlein non risponde per attaccare il governo sul caro affitti

Che gli esponenti politici non apprezzino le domande che escono dalla narrazione che più fa loro comodo, è cosa nota. Come il fatto che facciano di tutto per aggirarle, quando qualche cronista prova a uscire dal seminato da loro così meticolosamente programmato, con quel ‘salto della domanda’ ormai disciplina olimpica dalle parti di Montecitorio e Palazzo Madama.

A Elly Schlein non è bastato neanche l’evidente entusiasmo per il risultato del suo Pd ai ballottaggi delle Comunali per rispondere oggi, 25 giugno 2024, a una domanda sulle parole di Ilaria Salis. La neo eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra aveva difeso la pratica dell’occupazione delle case in un post sui social.

Una presa di posizione che ha fatto alzare più di un sopracciglio sia, ovviamente, nella maggioranza di governo, sia nell’opinione pubblica. Legittimo, dunque, chiedere alla leader del partito alleato di Avs un commento su di essa.

Ma la Schlein, come detto, ha preferito evitare la domanda e, con la retorica tipica dei politici navigati, ‘rigirarla’ parlando dei problemi del caro affitti, dell’assenza del governo sulla questione e delle proposte del Pd in proposito. Questioni certamente legate alle parole di Ilaria Salis, ovviamente, ma non sul piano prettamente politico, che era quello che la domanda di TAG24 intendeva far emergere.

Sul caro affitti, la segretaria dem attacca il governo che “ha cancellato il fondo per gli affitti e fatto l’ennesimo condono”

Schlein, dunque, ha iniziato il suo intervento sottolineando come il tema dell’abitare sia stato per molto tempo ignorato anche dalla sinistra e spiegando di voler cambiare le cose.

In primo luogo, intervenendo sugli affitti, aumentati vertiginosamente nelle grandi città, come lei stessa ha sottolineato facendo il parallelismo tra il suo passato di studentessa universitaria a Bologna e il presente di studenti costretti a prender casa fuori dal capoluogo emiliano e a fare una vita da pendolari.

Su questo, Schlein ha poi messo in risalto il sostegno offerto dal fondo per gli affitti che il governo Meloni non ha rinnovato.

“Non hanno rinnovato 330 milioni di euro di fondo per gli affitti. Con quel contributo avevamo dato un supporto concreto per pagare l’affitto a decine di migliaia di famiglie. Tagliare il fondo affitto in un momento come questo, con un’inflazione forte e le bollette che sono aumentate del triplo è un’assurdità”.

Altro aspetto su cui la politica si mostra in ritardo, per la segretaria dem, riguarda l’emergenza abitativa, segnata dall’assenza di un piano casa nazionale che, spiega Schlein, in Italia “non si vede dai tempi di Fanfani“.

Il senso del ragionamento di Elly Schlein è che sul diritto all’abitare si può fare molto anche con poco, ma che l’esecutivo e il ministro preposto, Matteo Salvini, non hanno fatto nulla.

“In un anno e mezzo il ministro Salvini ha parlato spesso di un tavolo sulla casa che non abbiamo mai visto partire. L’unica cosa fatta in un anno e mezzo è cancellare il fondo per gli affitti e il ventesimo condono edilizio sotto elezioni“.

Come detto in precedenza, gli argomenti e le proposte di Elly Schlein hanno effettivamente un senso rispetto al tema sollevato dalle parole della Salis. Tuttavia, nulla hanno a che vedere con la questione politica sollevata dalla domanda dell’inviato di TAG24.

E che la Schlein ne fosse consapevole è certificato dal fatto che, al tentativo finale di incalzarla sulla questione Salis, la segretaria dem lo interrompe con un “grazie mille” che chiude la questione, ‘saltando’ definitivamente la domanda.