Anche Solana sarebbe sotto inchiesta da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. Ad affermarlo è un noto influencer, Crypto Bitlord, con un tweet pubblicato su X. Un messaggio che ha naturalmente destato immediate preoccupazioni nella criptosfera. in un momento non proprio felicissimo per il settore. Il messaggio, però, non riporta dettagli in grado di far capire meglio la portata della questione.

Solana sotto inchiesta da parte della SEC: cosa sta accadendo?

Stando a quanto riportato da Crypto Bitlord, anche Solana sarebbe finita nel mirino della SEC. Se sinora l’attenzione si era appuntata sulla vicenda giudiziaria di cui è protagonista Ethereum, che sembrerebbe comunque in via di esaurimento, ora starebbe spostandosi su quella che molti indicano come la più seria minaccia alla posizione predominante di ETH in ambito DeFi.

In pratica, Solana avrebbe ricevuto un avviso Wells, lo scorso anno, anche se sinora non è ancora trapelato nulla al proposito. Assenza di notizie che, però, non ha scoraggiato il famoso influencer, il quale vanta un seguito imponente su X, formato da quasi 330mila follower. Secondo Crypto Bitlord sarebbe in atto una vera e propria indagine penale, inaugurata da qualche settimana, che potrebbe rivelarsi indigesta per SOL, in un momento in cui il token sta perdendo terreno sul mercato.

Questo è il tenore del messaggio pubblicato su X: “Ci giungono voci che SOL è sotto inchiesta e che un caso enorme sta per diventare pubblico. È una notizia che circola da settimane e non potrebbe arrivare in un momento peggiore. Se ciò che abbiamo sentito è vero, iniziate a pregare per Solana.”

A cosa sarebbe dovuta l’indagine su Solana?

Se l’affermazione di Crypto Bitlord è molto netta, non è però stato chiarito il motivo alla base dell’indagine. Naturalmente, tra le ipotesi che circolano in queste ore, viene privilegiata quella relativa al fatto che la SEC avrebbe etichettato SOL alla stregua di titolo. Una indicazione condivisa con Polygon (MATIC) e Cardano (ADA), anche loro inseriti nell’elenco dei token indicati come titoli dal regolatore finanziario.

Solana non sarebbe comunque la sola entità interessata dal provvedimento. Anche Binance e Coinbase, infatti, sarebbero stati onorati di una citazione da parte della SEC. In questo caso per aver proceduto allo scambio di titoli che non sono stati registrati.

L’ossatura della causa è ancora una volta costituita dal Test di Howey, la struttura legale solitamente utilizzata al fine di stabilire se un investimento rappresenta, o meno, un titolo. Occorre sottolineare al proposito che il numero uno dell’agenzia di regolamentazione dei mercati finanziari statunitensi, Gary Gensler, ha affermato che tutto ciò che non è Bitcoin può essere etichettato alla stregua di un titolo.

Il proscioglimento di Ethereum è un preludio a quello di Solana? i pareri sono discordi

Mentre Solana entra nel mirino della SEC, Ethereum sembra uscirne del tutto. L’annuncio dato da Consensys, stando al quale ETH non sarebbe più indagato per aver violato la legge sui titoli, è stato accolto con comprensibile euforia dalla criptosfera e ha ripristinato almeno in parte la fiducia degli investitori.

Naturalmente in molti indicano ora la similitudine tra le due vicende, affermando che per Solana si prospetterebbe lo stesso esito. A sfidare questo pensiero è l’esperto legale Drew Hinkes, il quale ritiene che per Solana potrebbe non aversi il lieto fine che ha salutato la vicenda di ETH.

A indicare il suo parere è stato lo stesso Crypto Bitlord. Secondo Hinkes, infatti, l’indagine su Ethereum 2.0 è stata una vittoria per l’azienda, ma non significa molto per altri token PoS (Proof-of-Stake). A spingerlo in tal senso il fatto che per ora Solana e Polygon sono sotto indagine, ma non si sa realmente per quale motivo.

Di conseguenza, i fatti relativi alla creazione e alla distribuzione, tra gli altri parametri, potrebbero essere diversi da quelli di Ethereum. Non resta quindi che attendere gli sviluppi delle due cause per capire meglio cosa potrebbe realmente accadere ora.