Luciano Spalletti ci ricasca, ed è ancora polemica dopo alcune uscite poco piacevoli. Nonostante la soddisfazione per la qualificazione agli ottavi di finale di Euro 2024, il Ct azzurro non le ha mandate a dire nel post gara di Croazia-Italia.

Spalletti, scatta la polemica nella conferenza stampa post Croazia-Italia

Il commissario tecnico durante la conferenza stampa ha alzato un po’ i toni di fronte ai giornalisti italiani. Spalletti infatti non ha apprezzato una domanda riguardo la formazione scesa in campo contro i croati, in connessione ad un’eventuale patto fatto con i giocatori. L’ex Napoli, infuriato, non ha risposto nel modo più educato possibile:

“Mi parla di patto, ma lei quanti anni ha? Io ho 65 anni, le mancano ancora quattordici anni di pippe per arrivare alla mia esperienza… Lei lo dice perché è quello che le hanno detto. Chi racconta le cose – replica Spalletti al giornalista – di spogliatoio fa male alla Nazionale”.

Il CT non ha apprezzato alcune domande dei giornalisti

Spalletti non le ha mandate a dire neanche a chi gli ha chiesto se abbia avvertito un po’ di paura a pochi minuti dal fischio finale. L’Italia infatti, grazie al sigillo di Zaccagni, ha conquistato il secondo posto evitando il limbo di un’eventuale ripescaggio. Un ko contro i croati dunque poteva anche risultare fatale per gli azzurri. Il Ct però non ha avvertito nessun timore, rispondendo in maniera piuttosto energica nei confronti del giornalista:

“Le preoccupazioni fanno parte di questo lavoro. Ma che domanda è se tu vai fuori? Ma che ho paura? Altrimenti venivo come voi a vederle le partite e facevo un altro lavoro. Ho la possibilità di acquistare un biglietto, anzi me lo danno gratis”.

Spalletti non digerisce le domande di Condò e Capello

Il commissario tecnico però si era scaldato già prima della conferenza stampa, in un confronto con il giornalista Paolo Condò e il collega Fabio Capello andato in onda su Sky Sport. Condò ha messo in ballo la prudenza che l’Italia avrebbe mostrato contro i croati. Una domanda che secondo il CT era fuori luogo:

“Prudenza? Ma quale prudenza? Che c’entra la prudenza? I nostri calciatori le hanno le qualità ma in alcuni momenti si fanno errori troppi banali e noi abbiamo possibilità superiori rispetto a quello che abbiamo fatto”