Nonostante le grandi speranze suscitate dai tanti tweet di Elon Musk sul tema, il servizio di pagamento di X sembra destinato a partire senza il preventivato supporto alle criptovalute. Bitcoin e Dogecoin, le quali sembravano le candidate meglio piazzate in tal senso, dovranno quindi attendere per poter sbarcare sull’ex Twitter ormai nel pieno della revisione immaginata da Elon Musk per fare della piattaforma una super app sul modello di quelle asiatiche, a partire da WeChat.

X, il servizio di pagamento partirà senza criptovalute 

Secondo un rapporto pubblicato da Bloomberg, il nuovo servizio di pagamento di X dovrebbe iniziare la sua avventura senza le criptovalute. Una indiscrezione destinata a deludere in particolare la comunità di Dogecoin, che puntava apertamente allo sbarco sull’ex Twitter per iniziare una nuova fase di vita.

Sono i documenti normativi dell’azienda a indicare come i piani dell’uomo più ricco del globo per un servizio di pagamento, non includono attualmente token digitali, si tratti di Dogecoin o Bitcoin, altro candidato forte dei passati mesi. 

I documenti consultati da Bloomberg, rivelano in effetti i piani per una filiale chiamata X Payments, la quale ha ottenuto licenze per il trasferimento di denaro in 28 stati e sta cercando l’approvazione nei restanti. Si prevede che X Payments sia in grado di proporre un servizio simile a Venmo o Zelle, fornendo agli utenti un nuovo modo di gestire i pagamenti sulla piattaforma.

La fiducia della comunità di Dogecoin resta comunque intatta

Se una certa delusione ha iniziato a serpeggiare nella comunità di Dogecoin, al tempo stesso la fiducia al suo interno sul tema resta molto elevata. Occorre però sottolineare come gli obiettivi di X Payments continuino ad essere caratterizzati da una notevole dose di ambiguità.

Questo è del resto quanto si desume non solo dai documenti consultati da Bloomberg, ma anche dalle dichiarazioni del miliardario di origini sudafricane e da quelle rese da Linda Yaccarino, CEO del social media.

Queste le parole da lei rilasciate al proposito, dopo aver sottolineato il potenziale della funzionalità di pagamento ormai in fase di avvio: “Stiamo effettivamente ridefinendo ciò su cui gli utenti potranno fare affidamento. La portata della nostra visione e il ritmo dell’innovazione dell’azienda non sono paragonabili a nulla che io possa descrivere.”

Una sorta di proclama, in cui è però impossibile ravvisare vere e proprie indicazioni sulle reali intenzioni dell’azienda. Per capire le quali occorrerà probabilmente attendere qualche mese, a meno di ulteriori accelerazioni e sorprese.

Il supporto di Elon Musk resta fondamentale per Dogecoin

Se in un primo momento X partirà senza il supporto per il pagamento in valuta virtuale, Elon Musk non sembra comunque intenzionato a sospendere il suo appoggio alle criptovalute. Un appoggio che si è rivelato assolutamente decisivo per le fortune di Dogecoin, condotto tweet dopo tweet nella Top Ten di settore.

Basti pensare in tal senso a quanto accaduto nel recente mese di marzo, quando l’ennesimo messaggio social del fondatore di Tesla, secondo il quale saranno accettati pagamenti in DOGE per le auto elettriche della sua azienda. In un arco temporale estremamente ristretto, infatti, il token ha aumentato il proprio valore dell’8%.

Un amore, quello tra Musk e DOGE, di vecchia data, considerato come ormai da anni questi sia considerato dalla comunità riunita intorno alla più longeva delle meme coin il CEO ideale. Un titolo strappato agevolmente nel corso di un sondaggio, naturalmente ironico, andato in onda su Twitter, prima che il miliardario lo acquistasse.

Resta ora da capire se la stessa intenzione di includerlo nei sistemi di pagamento, sarà allargata a X. Ove ciò accadesse, per Dogecoin si aprirebbe una nuova era, con conseguenze di larga portata sul suo prezzo.