Il Torino di Paolo Vanoli è pronto a prendere forma, tra speranze e curiosità. La promozione con il Venezia è stato quel fattore in più che ha portato il presidente Urbano Cairo a puntare su di lui, e curioso lo è anche Alessandro Sgrigna. L’ex attaccante granata (2010-2013) è pronto a godersi il Torino che verrà, e poco importa che per Vanoli questa sia “la sua prima esperienza in Serie A, ha dimostrato un bel calcio con il Venezia che può essere replicato anche in massima serie“.
Questo ovviamente con un mercato importante alle spalle. Perchè per tornare a lottare per le coppe, servirà una rosa performante capace di partire dalle basi solide per poi svilupparsi. “Sperando che non vadano via i pezzi grossi”, sottolinea Sgrigna, che su Ivan Juric non ha dubbi: “Qualche screzio ci sarà stato con Cairo, ma evidentemente era arrivato il momento di separarsi. Ma io avrei continuato con lui“, afferma Alessandro Sgrigna in esclusiva a Tag24.
Il Torino a Paolo Vanoli, le parole di Alessandro Sgrigna a Tag24
C’è curiosità in merito a quello che sarà il Torino di Paolo Vanoli, con Alessandro Sgrigna che non ha dubbi sulla bontà di questa scelta.
D: Vanoli al Torino: ti stuzzica questo nome?
R: Sicuramente ha fatto un campionato strepitoso con il Venezia, tutto culminato con la promozione in Serie A. E’ un ottimo profilo, anche se mi dispiace per Juric visto che ha dato veramente tanto al Torino, ma come tutti i cicli si ha un inizio e una fine, e forse era arrivato il momento di dirsi addio. Vediamo cosa farà Vanoli, ma se messo in condizione di poter avere del materiale a disposizione, potrà fare bene.
D: E’ un rischio puntare su un allenatore che è alla sua prima esperienza in Serie A?
R: Dipende da tanti fattori, anche De Rossi era alla sua prima esperienza alla Roma, ma ha fatto benissimo. Non ci si deve focalizzare sul fatto che sia un neofita della massima serie, se messo in condizione può aprire un ciclo importante. Non direi che è una scommessa, l’esperienza se l’è fatta.
D: Che tipo di calcio mostrerà il Torino?
R: Ho visto il Venezia e giocava molto bene a calcio, mi è piaciuto tanto, ma molto dipenderà dal mercato. Si partirà da basi solide, sperando di non andare a perdere pezzi pregiati tipo Buongiorno. Se il presidente e il direttore sportivo faranno un buon lavoro in tal senso, quanto meno si potrebbe vedere un Torino lottare per le coppe.
D: Mercato estivo fondamentale.
R: Sicuramente girerà molto su questo il futuro granata, ma le basi solide già ci sono.
Niente più Juric
Vanoli prenderà il posto di quell’Ivan Juric che il segno a Torino lo ha lasciato eccome, tra attaccamento alla maglia e qualche screzio anche con la dirigenza. Ma su una cosa Alessandro Sgrigna non ha dubbi.
D: Tornando a Juric, si era veramente arrivati a fine ciclo, oppure si era rotto qualcosa?
R: Qualche screzio c’era stato tra presidente e tecnico, Juric voleva dei giocatori per lottare per le coppe che non sono arrivati. Ma poi sono passati molti anni, e penso anche che si era arrivati a fine ciclo.
D: Avresti continuato con lui?
R: Da esterno dico sì, è un allenatore alla Gasperini che sa il fatto suo, farà grandi cose anche in altre panchine. Ma se non ci sono stati i presupposti per continuare, era giusto terminarla qui, magari c’era qualcosa che non andava.
D: Il carattere troppo deciso di Juric è stato un fattore in tal senso?
R: Lui è vero e sincero, a volte anche troppo (ride). Per me però è un punto a favore, bisogna essere sinceri in ciò che si dice, anche perchè nel calcio ce ne sono di meno di persone così.
D: Da chi ti aspetti un exploit con l’arrivo di Vanoli?
R: Da nessuno in particolare. A Venezia ho visto una squadra, quindi mi auguro che al Torino si possa vedere la stessa cosa: per il Toro sarà importante il gruppo.