Ennesima batosta per i Tories e per il premier britannico Rishi Sunak che potrebbero registrare il prossimo 4 luglio la sconfitta più pesante alle elezioni generali nel Regno Unito degli ultimi 200 anni: questa volta a minacciare i Conservatori è il gamble-gate, lo scandalo del gioco d’azzardo. Sono coinvolti in questa vicenda alcuni membri dell’entourage di Sunak – persone molto vicine al premier – che hanno puntato soldi sulla possibile data del voto che già conoscevano.
Per ora i membri dello staff arrestati sono quattro. Lo scandalo è venuto fuori circa due settimane fa dopo un’indagine approfondita da parte di una Commissione addetta a supervisionare il gioco d’azzardo nel Regno Unito.
Lo scandalo scommesse mette nei guai il partito di Sunak
Un passo in avanti, tre all’indietro. Non è un valzer ma l’andazzo del partito Conservatore inglese nei sondaggi: i Tories sembravano aver recuperato terreno, scongiurando – almeno per il momento – il rischio di essere superati da Reform UK. Oggi però quel terreno recuperato sembra essere crollato sotto i piedi di Sunak&co dopo la scoperta di uno scandalo che potrebbe affossare ulteriormente il centrodestra inglese.
Questa volta i responsabili sono alcuni membri dello staff del primo ministro che, prendendo sottogamba il gioco d’azzardo ed i controlli dello Stato su di esso, hanno deciso di scommettere sulla data delle prossime elezioni.
La puntata che rischia di costate la carriera ai membri dello staff
“Impensabile che Sunak indica le elezioni per il 4 luglio“, questo era il pensiero comune nell’elettorato inglese ma il premier ha sorpreso tutti con la sua decisione di anticipare il voto di ben sei mesi rispetto alla scadenza naturale della legislatura. Pochi sapevano a fine maggio delle elezioni ‘anticipate‘ e tra questi c’erano anche alcuni membri dell’entourage.
Una scommessa, quella dei quattro membri, che ha portato un’ingente somma di denaro nelle loro tasche ma che potrebbe aver messo fine alle loro carriere politiche. La Gambling Commission sta infatti portando avanti l’indagine che il partito si rifiuta per ora di commentare.
I nomi degli indagati tuttavia sono sotto gli occhi di tutti. Il primo è il portavoce Tony Lee, segue la parlamentare Laura Sanders ed infine il segretario parlamentare del premier Craig Williams. Una quarta persona – il cui nome non si conosce – è stata coinvolta oggi nello scandalo.