Firenze ha un nuovo sindaco e nella storia cittadina Sara Funaro rappresenta già una figura importante: sarà la prima sindaca di Palazzo Vecchio. Nata nel 1976 da madre cattolica e padre ebraico, Funaro ha lavorato per anni nel mondo della solidarietà e ha vinto contro il candidato di centrodestra Eike Schmidt.

Vediamo in quest’articolo chi è la nuova sindaca di Firenze, che ha ottenuto il suo incarico dopo il ballottaggio di oggi 24 giugno 2024.

Chi è Sara Funaro, la prima sindaca di Firenze: il suo curriculum accademico e politico

Nata nel 1976 proprio a Firenze, Sara Funaro era stata scelta lo scorso dicembre dal PD come la candidata sindaca una volta che l’incarico di Dario Nardella avesse raggiunto la sua fine naturale. Funaro non aveva dovuto affrontare le primarie all’interno del partito, cosa che in un primo tempo l’ala renziana del PD fiorentino aveva chiesto.

Si temeva, di conseguenza, che in qualche modo ciò potesse ostacolare la campagna elettorale di Funaro ma la vittoria al ballottaggio di oggi 24 giugno 2024 ha messo fine alla contesa col candidato sindaco per la coalizione di centrodestra, Eike Schmidt, ex direttore delle Gallerie degli Uffizi.

Prima però di entrare in politica, Funaro ha avuto modo di farsi apprezzare nel mondo del terzo settore e della solidarietà, compiendo diversi viaggi in Africa ed in Brasile per assistere e lavorare con i bambini di strada e le comunità psichiatriche del luogo. In qualità di psicoterapeuta clinica, la neo sindaca di Firenze ha anche lavorato con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolare nel ramo delle migrazioni, ma anche affette da disabilità o da problemi di dipendenza.

Un profilo capace, quello di Funaro, di mediare fra diverse realtà e differenti personalità: una qualità che ha messo in campo durante tutta la campagna elettorale e che le è valsa l’apprezzamento anche all’interno del PD. Funaro venne cooptata per la prima volta nel mondo della politica da una lista civica a sostegno di Matteo Renzi (2009), ma non venne eletta; nel 2014 e nel 2019 appoggia Dario Nardella nella sua corsa a Palazzo Vecchio, ottenendo poi per due volte le deleghe a welfare e sanità, accoglienza e integrazione, pari opportunità e casa.

Funaro fa parte dell’ala riformista del PD e ha appoggiato alle ultime primarie per la carica di segretario dei dem Stefano Bonaccini, che poi venne sconfitto da Elly Schlein.

La nuova sindaca di Firenze, dopo aver studiato al liceo classico Machiavelli, si è laureata in psicoterapia all’università di Firenze, con una specializzazione poi nella stessa materia a Siena.

La vita privata di Funaro: marito, figli e genitori

Il nome di Funaro non era nuovo ai cittadini e alle cittadine di Firenze, non soltanto – ovviamente – per il lavoro nella Giunta cittadina ma anche perché nipote di uno dei sindaci più importanti nella storia di Palazzo Vecchio, e cioè Piero Bargellini, il sindaco dell’alluvione del 1966.

Quell’evento catastrofico fu uno dei primi momenti in cui l’Italia si mosse per aiutare animata da una solidarietà trasversale, con gli “angeli del fango” impegnati per giorni a spalare fango e gestire i detriti dell’alluvione. Funaro ha sempre considerato il nonno come una figura politica importantissima e gli ha dedicato la vittoria giunta oggi al ballottaggio.

La candidata dem non è sposata e non risulta che abbia figli. Ha però un compagno, Paolo, e vive nel centro storico fiorentino. Funaro proviene da una famiglia multiculturale, come spesso ha ripetuto in campagna elettorale e in altre occasioni: la madre era Antonina Bocci Bargellini, di religione cattolica, mentre il padre era un esponente importante della comunità ebraica fiorentina, l’architetto Renzo Funaro.

Come si legge nel blog dell’esponente dem:

Ho avuto la grande fortuna di crescere in una famiglia nella quale le differenze religiose, culturali e identitarie sono state sempre elemento di unione, attraverso il confronto e il rispetto reciproco.

La gioia della nuova sindaca: “Che bello essere la prima!”

Il comitato che ha lavorato al suo successo ha subito festeggiato la vittoria, arrivata sì al ballottaggio ma che premia la costanza e l’attenzione che Funaro ha dedicato a Firenze e ai suoi cittadini. Le prime parole della neo sindaca sono all’insegna dell’emozione e della felicità:

Sono un po’ emozionata, lo dico sinceramente. Sento l’emozione grandissima di tutti questi mesi, di essere la prima cittadina di Firenze. È stata una lunghissima e bellissima maratona. Vorrei dedicare questa vittoria a una persona che non c’è più, la vorrei dedicare a mio nonno Piero Bargellini. Da lontano gli vorrei dire che quella frase che mi è sempre rimasta nel cuore, nella mente, quando mio nonno che aveva fatto talmente dichiarazioni di amore da Firenze da doverla sposare, gli vorrei dire ‘oggi nonno la sposo anche io’ questa meravigliosa città.

Si accadono alle acclamazioni anche gli altri esponenti regionali del PD che ne hanno sostenuto la candidatura, come l’ex sindaco Dario Nardella ed il governatore toscano Eugenio Giani. Quest’ultimo crede che la vittoria di Funaro sia indice del buon lavoro che i sindaci di sinistra hanno fatto un po’ in tutta Italia:

E’ evidente che se il centrosinistra arriva ad avere quasi due terzi dei sindaci tra i 273 sindaci di questa regione significa che vi è una conferma e un apprezzamento del lavoro fatto in regione. Io mi sono sempre definito sindaco tra i sindaci, la mia politica è sempre stata quella di avere un rapporto di squadra molto forte con i sindaci.