Una scelta insolita che potrebbe essere presa anche da altri Paesi a maggioranza mussulmana: il Senegal, a un anno dalla fine della pandemia, torna a fare controlli per il Covid dopo che 1300 fedeli islamici in pellegrinaggio alla Mecca sono morti. Nonostante le decisioni del governo di Dakar sembra che la maggior parte dei decessi siano dovuti alle alte temperature e alla scarsa sicurezza.
L’Hajj – questo il nome del pellegrinaggio per la fine del Ramadan che si tiene a La Mecca, in Arabia Saudita- durato dal 14 al 19 giugno è costato la vita a molti fedeli quest’anno ma non si tratta della prima volta che così tante persone perdono la vita durante il rituale religioso. Il numero resta alto rispetto agli anni passati e per ora l’Arabia Saudita non ha commentato questo bilancio.
Il Senegal aumenta i controlli per il Covid dopo le morti alla Mecca
Non era caldo ma Covid. Il Senegal al ritorno dei fedeli dalla Mecca aumenta i controlli per la malattia respiratoria, il governo di Dakar infatti ritiene che i decessi non siano stati provocati dall’ondata di caldo che dal 14 al 19 giugno ha investito l’Arabia Saudita.
Il ministro della Sanità senegalese Ibrahima Sy ha parlato di quanto accaduto nelle ultime ore e delle decisioni insolite prese dal suo dicastero. Lo stesso Sy ha detto che all’inizio il ministero pensava che i decessi fossero legati al caldo salvo poi giungere alla conclusione che una sindrome respiratoria, presumibilmente il covid, sia la reale cause di morte dei 1300 fedeli:
“Ci siamo detti che, probabilmente, c’è un’epidemia di tipo respiratorio, ed era nostro dovere poter monitorare i pellegrini al loro ritorno predisponendo un sistema di screening per tutto ciò che è particolarmente legato al Covid-19”
In total, more than 1.3 thousand pilgrims died in Saudi Arabia during the Hajj, said the kingdom's Health Minister Fahd bin Abdel Rahman al-Jalajel. pic.twitter.com/hWIqSX7oPc
— S p r i n t e r F a m i l y (@SprinterFamily) June 24, 2024
Rafforzati i sistemi di sorveglianza in Senegal
Il ministero della Salute ha ribadito in un comunicato stampa pubblicato quest’oggi 23 giugno 2024 di aver rafforzato il sistema di sorveglianza sanitaria negli aeroporti inviando squadre incaricate di offrire test di screening volontari e di identificare i pellegrini che presentano sintomi simil-influenzali.
Su 124 test rapidi, 78 sono risultati positivi al Covid. Di questi 36 sono stati successivamente confermati da ulteriori test, ha affermato il ministero. Torna quindi l’allarme per il Covid-19? Secondo il ministero per ora non ci sono gli estremi per parlare di ‘emergenza‘ ma “è giusto mantenere alta la guardia“.
Timori fondati per le malattie? L’Hajj e i rischi per la salute
La posizione del ministero della Salute di Dakar è singolare ma non è difficile contrarre malattie nel corso del pellegrinaggio alla Mecca. Basta pensare alla portata di questo evento: ogni anno, l’Hajj attira centinaia di migliaia di pellegrini provenienti da Stati molto poveri. Le masse si riuniscono in spazi stretti e in condizioni climatiche spesso poco favorevoli, in un contesto del genere non è impensabile il diffondersi di malattie come il Covid.