Anniversario da incubo per l’Italia che questa sera dovrà giocare la partita decisiva contro la Croazia, 10 anni fa l’ultimo Mondiale e quella sconfitta contro l’Uruguay arrivata dopo il morso di Suarez a Chiellini e l’espulsione di Marchisio.

Italia-Uruguay, anniversario da incubo e l’ultimo Mondiale

La partita Italia-Uruguay resterà impressa nella storia delle recenti manifestazioni vissute dagli azzurri anche se in ottica negativa, a 10 anni da quella sconfitta oggi ricade l’anniversario di quel Mondiale e una partita fondamentale contro la Croazia.

Questa sera, infatti, si deciderà il futuro degli azzurri ad Euro 2024, contro la Nazionale croata gli uomini di Spalletti dovranno cercare di ottenere almeno un pareggio. Impossibile fare calcoli, visto che Modric e compagni dovranno ottenere la vittoria a tutti i costi e cercheranno di imporre il proprio gioco per tentare di vincere e di superare sia Albania che Italia nel girone e conquistare gli ottavi di finale attraverso l’accesso al secondo posto.

Match che vale la qualificazione agli ottavi di finale, una situazione molto simile a quella che si manifestò ai Mondiali del 2014 contro l’Uruguay quando l’Italia non superò i gironi e uscì clamorosamente dalla competizione in Brasile: la Nazionale uruguaiana, infatti, superò proprio gli azzurri con quella vittoria decisiva e si qualificò da seconda in classifica dietro la Costa Rica lasciando fuori incredibilmente Italia e Inghilterra.

Una serata da incubo quella del 24 giugno 2014 che sarà importante cercare di evitare ad ogni costo questa sera, a distanza di 10 anni, per non replicare un’altra eliminazione che dopo la vittoria degli Europei precedenti avrebbe dell’incredibile.

Partita che si giocò in Brasile, all’Arena das Dunas, e che terminò 1-0 per la Nazionale uruguaiana grazie alla rete beffa del difensore Godin a pochi minuti dal fischio finale: gol che condannò inevitabilmente gli azzurri all’eliminazione.

Un vero e proprio schiaffo per l’Italia, a quel tempo guidata dal Commissario Tecnico Prandelli, e che condannò gli azzurri ad finire terzi nel girone mancando la qualificazione agli ottavi di finale del torneo brasiliano.

A determinare il match, però, non fu tanto il gol del difensore uruguaiano quanto l’atteggiamento rivedibile di Suarez che morse Chiellini a seguito di uno scontro di gioco avvenuto proprio tra i due e che sconvolse i giocatori.

In seguito, infatti, l’Italia perse concentrazione: a dimostrazione della poca lucidità il rosso che rimediò Marchisio su un’entrata in scivolata che l’arbitro punì con un rosso diretto e che costrinse gli azzurri a giocare più di mezz’ora con l’uomo in meno.

Darmian unico superstite di quella formazione

A 10 anni dalla sconfitta con l’Uruguay soltanto un azzurrino è tutt’oggi presente nei convocati del Commissario Tecnico Spalletti: Matteo Darmian, il difensore scese in campo da esterno di destra in un 3-5-2 opposto a De Sciglio sulla sinistra.

Un Mondiale che gli valse un’altra ottima stagione con il Torino e che lo portò al trasferimento in Premier League al Manchester United: 4 anni in cui Darmian ha collezionato una Europa League, una FA Cup e una Carabao Cup per poi tornare in Italia, sponda Parma. Nel 2021 l’approdo all’Inter dove ha conquistato 2 Scudetti, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane.

Ormai 34enne, oggi, l’esterno nerazzurro potrebbe essere inserito in un 4-1-4-1 come terzino basso in una difesa con Calafiori, Bastoni e Di Lorenzo. Sulla sua fascia, più avanti, Chiesa a supporto dell’unica punta Retegui.

Darmian, dunque, proverà a guidare la squadra verso un riscatto non soltanto che varrà per l’anniversario di un’eliminazione che brucia ancora ma soprattutto per un Europeo che l’Italia merita di giocare da protagonista visto gli azzurri sono ancora campioni in carica dopo quello vinto nel 2021.