Il pesce rosso è in assoluto l’animale domestico meno impegnativo che ci sia. Anche se richiede un carico di lavoro di gran lunga minore rispetto al cane o al gatto, il nostro coinquilino acquatico ha comunque bisogno di cure specifiche, poiché è più delicato di quanto si pensi. Una delle principali accortezze da avere per assicurare salute e longevità del nostro pesciolino è un alimentazione adatta alla sua specie, nelle dosi più opportune. Le conseguenze di una dieta sbilanciata, infatti, possono anche essere fatali. Ecco dunque come alimentare il pesce rosso nel modo più favorevole al suo benessere.
Quanto cibo dare al pesce rosso?
Per alimentare in modo corretto il nostro pesce rosso bisogna somministragli un piccolo quantitativo di cibo a pasto, quello che possiamo contenere tra i nostri polpastrelli, distribuito in 2 o 3 pasti giornalieri.
Per comprendere quale sia il dose più adatta, il cibo dovrebbe essere consumato nel giro di 2 minuti, evitando di lasciare residui galleggianti. Il cibo non ingerito e poi deteriorato all’interno del suo habitat, infatti, potrebbe comportare il rischio di contaminazione dell’acqua, con conseguenze sullo stato di salute del pesciolino.
Il quantitativo va comunque calibrato in base alle specie e alla grandezza del nostro pesciolino e, naturalmente, in base al numero di ospiti della boccia di vetro o dell’acquario. Se avete più di un pesce, distribuite il mangime su tutta la superficie, in modo che tutti gli abitanti del vostro acquario si possano alimentare equamente.
Dosare con accuratezza il cibo risulta di fondamentale importanza, in modo che non si sottoponga il pesce rosso a una sovralimentazione, che avrebbe come conseguenza indigestioni, anche fatali. Bisogna ricordare che il pesce non ha il senso di sazietà, e che quindi mangerebbe fino a “scoppiare”.
Che tipo di cibo può mangiare il pesce rosso?
L’alimentazione più adeguata per il pesce rosso domestico è quella in scaglie o in fiocchi a base di alimenti essiccati, solitamente piccoli crostacei, insetti o alghe. Si tratta di un animale a sangue freddo e per questo necessita di una maggiore dose di proteine.
Anche vegetali come carote, spinaci o piselli possono integrare la sua dieta, ma vanno lessati e sminuzzati con attenzione, in quanto i pezzi proposti non devono avere dimensioni maggiori della bocca del pesce rosso.
In commercio, si trovano varie formulazioni, di solito ben bilanciate, alcune delle quali possono anche integrare i nutrienti necessari con elementi che ravvivano i colori o stimolano la riproduzione. Sarebbe comunque opportuno non dare sempre lo stesso tipo di cibo al pesce rosso: variare la dieta contribuisce al suo benessere e assicura un buon apporto di nutrienti.
Cura del pesce rosso
Il pesce rosso è un animale molto delicato e necessita di cure giornaliere per assicuragli una vita lunga in nostra compagnia. In primo luogo, bisogna predisporre un habitat adeguato: il contenitore in cui lo teniamo deve poter accogliere almeno 25 litri d’acqua per pesciolino.
Per questo, la boccia non sembra essere la soluzione più opportuna, poiché ha una grandezza ridotta e può andar bene solo nei primi tempi, se abbiamo un solo esemplare e di piccoli dimensioni. L’acquario è sempre l’opzione migliore, purché non si venga a creare una situazione di affollamento e il numero degli abitanti deve sempre rispettare le loro necessità fisiologiche.
La temperatura ideale per assicurare il benessere del pesciolino deve essere tra i 18° e i 24°. Poiché questo animale soffre i cambiamenti e gli sbalazi di temperatura, non dovrebbe essere trasferito in un altro contenitore quando si cambia l’acqua, ma si dovrebbe creare un ricircolo di almeno il 40% del suo volume ogni giorno, a temperatura costante.