Mosche carnivore, cosa sono e quale malattia trasmettono?
In Costa Rica è stato registrato il primo caso di decesso umano causato dall’infestazione del verme-vite, un particolare parassita trasmesso da una specie di mosca originaria del continente americano, conosciuta anche come mosca assassina o carnivora. Una giovane di 19 anni è deceduta dopo essere stata infettata dalla mosca carnivora (Cochliomyia hominivorax), nota anche come mosca assassina o verme del Nuovo Mondo, in quanto nativa del continente americano. Le autorità sanitarie hanno precisato che la ragazza soffriva di altre malattie croniche che hanno aggravato le sue condizioni di salute.
Cosa sono le mosche carnivore?
La mosca carnivora è stata osservata per la prima volta nel 1858 in Guyana. Nel 2000, il Costa Rica aveva dichiarato di averla eradicata definitivamente dal Paese.
Queste mosche, appartenenti al genere Cochliomyia e alla famiglia Calliphoridae, sono riconoscibili per il colore del corpo, tra il blu e il verde, molto lucido, e per gli occhi arancioni. Sono piuttosto grandi (circa 8-10 mm), circa il doppio di una comune mosca domestica.
Attualmente, la mosca assassina o carnivora si trova nei paesi del nord del Sud America, nell’America Centrale, negli Stati Uniti e in alcune nazioni dei Caraibi.
Quale malattia trasmettono?
Il verme-vite infetta prevalentemente gli animali, soprattutto bovini e altri animali da allevamento come pecore e capre, ma può colpire qualsiasi animale a sangue caldo. I cani sono tra gli animali domestici più frequentemente colpiti, e più raramente gli esseri umani.
L’infestazione avviene attraverso le mosche femmine che sono attratte dalle ferite aperte, dove depongono le uova. Dopo circa 12-24 ore, le uova si schiudono in piccole larve che si nutrono della pelle e dei tessuti sottostanti dell’ospite, scavando sotto la ferita. Sono chiamate “vermi-vite” per la loro capacità di penetrare in profondità nella carne dell’ospite, causando infezioni e necrosi, una condizione nota come miasi traumatica, che – secondo la World Organisation for Animal Health (Woah) – può essere letale.
Le mosche assassine non depositano le uova nelle carcasse di animali morti, ma nelle ferite aperte dei mammiferi vivi, nelle mucose degli orifizi o in altre aree umide del corpo. Le ferite infettate sono generalmente “dolorose con secrezione di liquidi” e “il trattamento prevede solitamente la rimozione chirurgica delle larve, seguita da una meticolosa cura locale per prevenire infezioni secondarie”, ha spiegato il Ministero della Salute del Costa Rica in un comunicato stampa.