La normativa italiana consente la detrazione delle spese mediche sostenute per la procreazione medicalmente assistita (PMA) ai sensi della lettera c), comma 1, dell’art. 15 del TUIR. La detrazione funziona anche per l’estero? Andiamo a vedere cosa dice la normativa attualmente vigente.

Detrazione spese mediche PMA: condizioni richieste

Le spese per la procreazione assistita, inclusi trattamenti di crioconservazione di ovociti e embrioni, sono detraibili da entrambi i componenti della coppia. La detrazione è applicabile al soggetto intestatario della fattura. Se la fattura è cointestata, ciascun componente della coppia può detrarre il 50% della spesa.

Tipologie di prestazioni detraibili

Le spese detraibili includono:

  • Crioconservazione di ovociti e embrioni: devono essere effettuate in strutture autorizzate e riportare la descrizione della prestazione resa e l’iscrizione della struttura nel Registro dell’Istituto Superiore di Sanità.
  • Inseminazione e fecondazione in vitro: questi trattamenti devono rispettare le condizioni della legge n. 40/2004 e le linee guida del Ministero della Salute.
  • Iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI): qnche queste spese sono detraibili se sostenute all’estero, purché conformi alle finalità consentite in Italia e attestate da strutture autorizzate o medici specializzati italiani.

Esclusioni dalla detrazione

Non sono detraibili le spese relative a:

  • Conservazione cellule staminali del cordone ombelicale a uso autologo.
  • Circoncisione rituale non legata a patologie cliniche.
  • Test del DNA per il riconoscimento della paternità.

Detrazione spese mediche PMA Italia ed estero: documentazione necessaria

Andiamo ora a vedere quali sono i documenti necessari, sia per le spese mediche sostenute in Italia, sia per quelle effettuate all’estero.

Detrazione spese PMA sostenute in Italia

Per beneficiare delle detrazioni fiscali per le spese di PMA sostenute in Italia, è necessario conservare i seguenti documenti:

  • Ricevuta fiscale o fattura: emessa dall’ospedale, dal centro sanitario o dallo specialista.
  • Ricevuta del ticket: se la prestazione è resa nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
  • Prova di pagamento tracciabile: se la prestazione non è resa da strutture pubbliche o private accreditate al SSN, il pagamento deve essere tracciabile e attestato da ricevuta o estratto conto.

Detrazione spese mediche PMA sostenute all’estero

Le spese sostenute all’estero per trattamenti di PMA sono detraibili se conformi alle finalità consentite in Italia. La documentazione necessaria include:

  • Attestazione della struttura estera: deve essere autorizzata dall’autorità competente del Paese estero.
  • Traduzione in italiano: se i documenti sono in lingua straniera. La traduzione può essere eseguita dal contribuente se la lingua è inglese, francese, tedesco o spagnolo. Per altre lingue, è richiesta una traduzione giurata.

Detrazione spese PMA: la procedura

Prima di procedere con la detrazione, è essenziale verificare che la documentazione sia completa e corretta. La ricevuta fiscale o la fattura deve riportare la descrizione dettagliata della prestazione e l’iscrizione della struttura nell’apposito Registro.

Le spese mediche per la PMA devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi. È dunque fondamentale conservare tutte le ricevute e le prove di pagamento per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

In caso di fatture cointestate, ciascun componente della coppia può detrarre il 50% della spesa. Questo deve essere chiaramente indicato nella documentazione presentata.

Limiti e regole per le spese all’estero

Le spese sostenute all’estero devono essere conformi alle normative italiane. Questo include il rispetto delle finalità consentite dalla legge n. 40/2004. La prestazione deve essere attestata da una struttura estera autorizzata o da un medico specializzato italiano.

Traduzione della documentazione

Se la documentazione è redatta in una lingua diversa dall’inglese, francese, tedesco o spagnolo, è necessaria una traduzione giurata. Questo requisito è fondamentale per garantire la correttezza e la validità della documentazione ai fini della detrazione fiscale.

In sintesi

La normativa italiana permette la detrazione delle spese mediche per la procreazione medicalmente assistita (PMA) secondo l’art. 15 del TUIR, applicabile anche per trattamenti all’estero. Le spese detraibili includono crioconservazione di ovociti ed embrioni, inseminazione e fecondazione in vitro, e iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI), purché effettuati in strutture autorizzate. La documentazione necessaria comprende ricevute fiscali o fatture, prove di pagamento tracciabili e, per spese estere, attestazioni delle strutture e traduzioni in italiano. Le spese per trattamenti non conformi alla normativa italiana non sono detraibili.