I brividi di “Alba” della canzone di Ultimo raggiungono lo Stadio Olimpico insieme alle immagini di Gaza, proiettate dal cantautore romano sul grande schermo per il suo concerto a Roma. E’ il terzo anno di fila, questo, in cui Niccolò Moriconi incanta la platea con un suo tour dell’estate.
Ogni tappa dell’ “Ultimo Stadi 2024” è finita in sold out e, già all’inizio di quest’avventura, a Trieste il 2 giugno, ha visto il cantante romano fare la stessa toccante sorpresa e dedica pubblica.
Questa sera, 23 giugno 2024 il nostro inviato di Tag24.it, Thomas Cardinali, ha ripreso la scena in un video emozionante.
Ultimo al concerto allo stadio Olimpico di Roma proietta le immagini di Gaza
Ultimo intona “Alba”, la ballata che invita tutti a superare i propri limiti e a poter rinascere dopo una sconfitta, una caduta, un momento difficile.
L’artista ha mostrato a tutti le toccanti e crude immagini di Gaza. Un groviglio di morti, apnee, paure e devastazione causato dagli otto mesi di incessanti bombardamenti.
Un luogo che sembra lontano, ma che è popolato da vite spezzate dalle macerie, ospedali in pezzi, lacrime di bambini palestinesi. E’ stato un vero e proprio inno di una speranza. Una speranza che vi sia l’alba, la pace.
Il pubblico ha cantato a squarciagola insieme a Ultimo e si è creata una magia che, come dice lo stesso brano del cantante “ci dà i brividi”.
Il significato di “Alba” in relazione a Gaza
La canzone “Alba” parla di speranza, di superare i propri limiti e anche di rinascere. Questi temi non sono del tutto lontani dall’acceso e continuo conflitto in Medio Oriente, dove la popolazione è costretta a ricostruire le proprie vite tra le macerie un giorno dopo l’altro.
Alcuni versi del brano, come
“Amo l’alba perché è come fosse solo mia” e “Amo l’alba perché è come fosse una bugia”,
ci portano proprio verso quel nuovo inizio, quello di una sperata tranquillità.
Parole invece com
“Se stessimo di fianco alle abitudini e avessimo più cura di quei lividi?”
Ci invita a riflettere, sensibilizza il pubblico. Non c’è soltanto la routine. Mai dare nulla per scontato. Gaza ha bisogno di superare il trauma della guerra, di ricostruire.
“T’immagini se tutto questo fosse la realtà?”
Le persone sono rimaste colpite dal gesto anche nel caso di Trieste.