È una vera e propria strage quella perpetrata oggi 23 giugno 2024 in due città del Daghestan – in Russia: si è verificato un assalto in una chiesa ed in una sinagoga. In tutto i morti sono nove, si tratta per lo più di agenti di polizia, mentre venticinque persone sono rimaste ferite.

Non è ancora chiaro il movente della strage avvenuta oggi nello Stato russo confinante con l’Azerbaigian ma le dinamiche sembrano ricondurre al terrorismo islamico. Nella sparatoria con la polizia almeno quattro terroristi sono morti.

Attacco in Daghestan oggi 23 giugno 2024

Un breve filmato da una finestra di una casa a Makachkala. Si sentono spari ed urla, c’è tanta confusione e la paura arriva anche allo spettatore curioso di sapere cosa stia succedendo in Daghestan. Sono poche le informazioni che arrivano dalla Russia: sono in tutto nove le persone morte, sei sono agenti di polizia ed uno è un prete.

Le dinamiche sono confuse ma sembra che le forze dell’ordine russe arrivate sul posto ed hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con gli assalitori: quattro sono morti. Anche sui responsabili si sa molto poco ma per ora non si esclude nessuna pista anche se sembra che si tratti di terroristi islamici: i due bersagli, una chiesa ed una sinagoga, lasciano presagire questo. Sembra che i luoghi di culto siano stati incendiati dopo l’assalto.

La furia di Medvedev e Kadyrov: “Un vile attacco terroristico”

È il secondo attacco di vaste dimensioni in Russia di quest’anno dopo i fatti avvenuti a Mosca lo scorso marzo quando l’Isis prese di mira il Crocus City Hall. I vertici russi non hanno perso tempo ed hanno subito bollato l’attacco di oggi come un assalto terroristico: il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha definito quanto avvenuto in Daghestan un vile attacco terroristico paragonandolo ad un recente attacco avvenuto in Crimea.

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha definito gli attacchi terroristico una vile provocazione e un tentativo di causare scontro tra religioni.