Com’è ormai noto, le criptovalute rappresentano un asset estremamente volatile. Tale da chiedere a chi ne fa compravendita il massimo di attenzione, per non ritrovarsi a contare perdite sanguinose.
Quanto è accaduto al fondatore di RIZZ sembra però andare oltre l’immaginazione. Proprio mentre stava presentando la sua meme coin, infatti, lo sviluppatore che probabilmente riponeva grande fiducia nel suo progetto ha visto il token svalutarsi addirittura nell’ordine del 90%. Un crollo il quale ha causato grande disagio anche tra coloro che avevano deciso di assistere all’evento programmato su Spaces, un livestream di X. Andiamo quindi a vedere cos’è accaduto nell’occasione.
RIZZ: il crollo è avvenuto in diretta
RIZZ è una nuova meme coin lanciata la scorsa settimana sulla piattaforma di Solana. In un primo momento le cose sembravano volgere al meglio, tanto da spingere più di qualcuno all’ottimismo sull’ennesimo progetto lanciato su questa blockchain.
Tra questi c’era anche il team di Bubblemaps, il quale ha quindi deciso di dare vita ad un evento su Spaces, una diretta in streaming su X, teso alla presentazione di RIZZ. Se l’intento evidente era quello di far capire ai trader le potenzialità di questo nuovo token, le cose hanno però ben presto una piega assolutamente non prevista.
È stata la stessa squadra di Bubblemaps a spiegare quanto accaduto: “Con un ottimo volume di 8 milioni di dollari, il fondatore è stato invitato a presentare il suo token in diretta su Spaces. Tuttavia, le cose sono andate rapidamente a rotoli.”
Per RIZZ una piega assolutamente imprevista
Durante la trasmissione live dell’evento di presentazione, il team di Bubblemaps ad un certo momento ha iniziato a capire che qualcosa non stava andando nel modo previsto. Alcuni cluster, infatti, mostravano chiaramente come un quantitativo assolutamente sproporzionato di RIZZ facesse riferimento a pochi wallet.
In pratica, quello che andava in diretta era il disvelamento della totale assenza di un fattore reputato chiave in ambito crypto e, in particolare, proprio tra le meme coin. Una nicchia che vede nelle comunità folte e coese una caratteristica in grado di fare le fortune di un determinato progetto. Una caratteristica la quale, però, non era presente in questo caso.
In pratica, l’80% dell’offerta totale era in mano a pochi indirizzi. Andando in tal modo a smetire di fatto la pretesa decentralizzazione che, pure, costituisce un presupposto ideologico per ogni criptovaluta che voglia dirsi tale.
A quel punto è iniziato il sell-off, la vendita selvaggia dei token, da parte di coloro che erano riusciti ad accaparrarsi l’asset nei primi minuti successivi al lancio. E, naturalmente, il prezzo è letteralmente crollato, nell’ordine del 90%, nel comprensibile sbigottimento di tutti. A partire, naturalmente dal diretto interessato.
Il commento di Nicolas Vaiman
A commentare l’accaduto è stato il CEO di Bubblemaps, Nicolas Vaiman. Pur non essendo stato invitato all’evento su X, questi aveva comunque deciso di assistervi, condividendo di conseguenza l’atmosfera di imbarazzo che si è presto diffusa nello studio in cui avveniva la diretta dal vivo.
Queste le sua affermazioni su quanto accaduto: “Quando il prezzo è crollato, il fondatore di RIZZ sembrava turbato e non mi sentivo a mio agio a fare domande. A un certo punto ho persino pensato che stesse per mettersi a piangere.”
Aggiungendo, però, un altro particolare di non poco conto. Il fondatore, infatti, non era al comando del progetto. Il quale era invece stato affidato ad un gruppo già noto nell’ambiente. Ancora Vaiman, al riguardo: “A gestire il tutto è stato invece un gruppo di sviluppatori di Singapore, noti per la creazione di memecoin… e di truffe. Questi sviluppatori cercano di mantenere un’ampia porzione dell’offerta ricevendo i token dai deployer wallets iniziali, oppure acquistandoli nei primi minuti dopo il lancio tramite indirizzi appena creati, finanziati con fondi provenienti dagli exchange centralizzati. Tutto ciò rende difficile rintracciare i wallet, ma esaminando le tempistiche delle transazioni è possibile rivelare queste connessioni.”
Una spiegazione che dovrebbe essere tenuta a mente da chi intende investire in criptovaluta. Un settore ancora troppo permeabile a truffatori di ogni risma.