Sono destinate a fare parecchio rumore le nuove rivelazioni che arrivano dalla Francia sulla strage di Ustica. Si tratta delle dichiarazioni di un ex addetto militare dell’ambasciata di Francia a Roma che ha dichiarato di aver ricevuto l’ordine dallo Stato Maggiore francese di riferire a quello italiano che il radar della base di Solenzara era in manutenzione, quel 27 giugno 1980 in cui il Dc-9 precipitò a largo dell’isola siciliana.
L’ex militare ha parlato nel corso dello speciale ‘Ustica – Una breccia nel muro’ che Massimo Giletti condurrà martedì 25 giugno alle 21:20 su Rai3.
Strage di Ustica, ex addetto militare: “Lo Stato Maggiore di Francia mi fece riferire che il radar di Solenzara era in manutenzione”
Si torna a parlare della strage di Ustica, uno dei misteri italiani ancora avvolti in una nebbia fatta di reticenze, omissioni, depistaggi.
Tuttavia, quando tra pochi giorni saranno 44 gli anni trascorsi da quel tragico 27 giugno 1980 in cui il DC-9 della compagnia Itavia precipitò nel mare dell’isola siciliana uccidendo 81 persone, su quell’episodio una verità inizia a prendere forma.
Grazie all’insistenza e alla perseveranza di parenti delle vittime e alcuni giornalisti emergono, infatti, dettagli e verità fino a oggi negate da un ‘muro di gomma’ – dal titolo di un bellissimo film di Marco Risi del 1991 dedicato proprio alla strage – di omertà.
Appartiene a questa categoria la dichiarazione di un ex addetto militare dell’ambasciata francese a Roma alla fine degli anni Ottanta, rilasciata a Massimo Giletti per lo speciale ‘Ustica – Una breccia nel muro’ che andrà in onda martedì 25 giugno alle 21:20 su Rai3. L’uomo riferisce di aver ricevuto dallo Stato Maggiore italiano la richiesta dei tabulati dei radar di quella notte e che la risposta dello Stato Maggiore francese fu chiarissima:
“Il colonnello francese mi ha detto che, dal momento che la base di Solenzara era chiusa, è stato comunicato allo Stato Maggiore italiano che il radar era in manutenzione. Mi hanno detto di rispondere agli italiani che il radar era in manutenzione e punto“.
La versione dell’ex addetto militare confermerebbe le parole di Amato sul missile francese
La dichiarazione dell’ex militare è importante perché confermerebbe che la Francia avesse qualcosa da nascondere sui fatti di quella notte. Proprio quanto sostenuto da Giuliano Amato lo scorso anno. L’ex presidente della Corte Costituzionale accusò proprio l’aeronautica francese, con la complicità degli Stati Uniti, per l’attacco aereo che aveva come possibile obiettivo il dittatore libico Gheddafi ma che finì con il colpire l’aereo di linea italiano.
Parole che attirarono su di lui le critiche sia del governo francese, che dichiarò di aver fornito “ogni elemento in suo possesso” sulla vicenda, sia di quello italiano.
Reazione del tutto opposta fu quella di Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica. Le dichiarazioni di Amato furono accolte positivamente soprattutto perché andavano ad avvalorare ulteriormente quella verità storica che appare sempre più concreta: l’abbattimento del DC-9 da parte di un missile militare.
Bonfietti all’Adnkronos saluta con favore anche le dichiarazioni dell’ex addetto militare rilasciate al programma di Giletti, pur rimarcando il ritardo con cui arrivano alle orecchie dell’opinione pubblica:
“Purtroppo avviene tutto troppo tardi, ma chi finalmente ha voglia di raccontare il ruolo che ha avuto, visto che sono anche uomini delle istituzioni, farebbe solo il proprio dovere“.
Un dovere cui in tanti, troppi si sono sottratti negli ultimi 44 anni, allontanando una verità reclamata da 81 vittime innocenti.