Il caftano è l’abito estivo per eccellenza: lungo o corto, assicura un allure esotica e ci tiene al fresco. Perfetto in tutte le occasioni, dalla spiaggia alla serata elegante, ha origini antichissime e può essere declinato in tanti stili diversi. Dalle passerelle ai red carpet, è un modello utilizzato per stupire ma anche per nascondere qualche chilo di troppo con stile. Scopriamo tutti i modi per indossarlo e come sfruttarlo per farlo diventare un abito jolly.

Quando indossare un caftano?

Il caftano può essere indossato in molte occasioni diverse: molto dipende dalla lunghezza, dai decori e dalla tipologia di tessuto, oltre che dall’ora del giorno.

Abito perfetto per la stagione estiva, nella versione corta è un complemento dell’abbigliamento mare ideale. Facile da indossare, con le sue linee ampie e le maniche svasate, assicura una certa freschezza, in quanto non si appiccica al corpo con il caldo e fa passare l’aria.

I tessuti più indicati per la spiaggia sono il cotone e il lino, ma alcune case di moda lo hanno proposto per la stagione primavera estate 2024 in corda o all’uncinetto, in linea con le tendenze del momento. Alcuni modelli presentano anche le frange, sull’orlo o lunghe le maniche, dettaglio moda di grande tendenza.

In vacanza, il caftano lungo è una scelta di gran classe per apparire stilose ed eleganti, sia di giorno, se usciamo a fare shopping per le viuzze dei paesini costieri, sia all’ora dell’aperitivo, quando sorseggiamo un drink in un locale vista mare all’ora del tramonto.

La sera, il caftano è una scelta perfetta, soprattutto se lo indossiamo in tessuti preziosi e leggeri, come il voile o la seta, oppure più pesanti ma sempre adatti alla stagione calda, come un rasatello. Le maniche ampie e svolazzanti e il drappeggio naturale delle sue forme rende questo abito di grande effetto scenografico, che di sicuro non passa inosservato.

D’estate, largo ai colori chiari, come bianco o azzurro, di sera invece meglio optare per un fondo nero o per un tessuto con decori a contrasto. Impreziosito di strass o perline lungo il bordo dello scollo, il caftano ricorderà le atmosfere delle Mille e una notte, con un chiaro riferimento alle sue antichissime origini.

Il caftano declinato in tre diversi modelli della collezione primavera estate 2024 di Zara

Le origini del caftano e diffusione nella moda occidentale

Il caftano ha un’eleganza senza tempo, che affonda le sue origini intorno al VII secolo a.C. nell’antica Persia, per poi diffondersi nell’Impero Ottomano e in seguito nel Maghreb. Usato nel corso dei secoli in tutti i Paesi di cultura araba, soprattutto dagli uomini, ha fatto il suo ingresso nella moda occidentale intorno agli anni 50 con modelli ispirati alla moda marocchina.

Negli anni 60 è stato portato alla ribalta dalle dive della Nouvelle Vague, per poi diventare, nel corso degli anni 70, un classico della moda hippie, tanto nella versione lunga che in quella corta, spesso aperto sul davanti o indossato sopra gli shorts di jeans.

Ancora adesso, nel mondo arabo, il caftano è l’abito più diffuso per le cerimonie importanti e molti stilisti appartenenti a questa civiltà lo hanno rivisitato, aggiornandolo alle tendenze contemporanee, pur restando un simbolo di identità culturale.

Protagonista della scena anche sulle passerelle occidentali, attraversa le stagioni moda grazie alla sua versatilità, in quanto può essere portato a tutte le età e declinato in stili diversi, dal quello più casual a quello da red carpet.

Paladina del caftano in Italia è stata per anni Marta Marzotto, che lo ha indossato in una infinita varietà di modelli, tutti elegantissimi, ornati di decori molto preziosi e dai colori sgargianti: la sua scelta ha permesso a questa tipologia di abito di venire apprezzato dagli stilisti nostrani, che lo hanno riproposto in tante versioni diverse.

A chi sta bene il caftano?

Il caftano è l’abito ideale per vestire la corporatura curvy: grazie alle sue linee ampie e fluttuanti, avvolge senza infagottare e lascia il corpo libero di muoversi. Indossato con uno scollo profondo, permette inoltre di mettere in mostra le forme generose, tocco di indubbia femminilità.

Lunghezza e ampiezza creano una mise sontuosa, che ricorda lo stile delle regine dell’antichità: anche i fisici alti e slanciati sono adatti a portare questo abito, che viene esaltato da chi ha una certa altezza e spalle ampie.

Chi ha una taglia petite non deve però rinunciare a indossare il caftano: optare per il modello corto metterà in risalto le gambe e aiuterà a slanciare la figura.

Da sinistra, Isabella Rossellini, Marisa Berenson e Marta Marzotto