Sarà un calendario denso di scadenze fiscali quello di luglio 2024: si parte dal giorno 1° con le scadenze delle imposte per una fascia di lavoratori autonomi persone fisiche senza partita Iva e soggetti che non aderiscono al nuovo concordato fiscale, per continuare con le scadenze soprattutto dei giorni 15, 23 e 31.
Il 1° luglio, pertanto, sarà la data di scadenza per procedere con il versamento del saldo delle imposte del 2023 e per l’acconto del 2024 per vari soggetti. Nello stesso giorno, entra in vigore la preclusione per i soggetti debitori fiscali, per oltre 100.000 euro, di poter utilizzare la compensazione i crediti fiscali.
A metà mese farà il debutto la nuova piattaforma che consentirà, ai lavoratori autonomi con partita Iva a regime forfettario, di poter aderire al concordato preventivo biennale. Infine, il 31 luglio il mese chiude con i versamenti del modello 730 per i contribuenti senza sostituto di imposta e con la chiusura dei termini dei versamenti del saldo delle imposte del 2023 e dell’acconto 2024 per i soggetti rientranti tra i beneficiari del concordato preventivo biennale.
Scadenze fiscali luglio 2024, il 1° si paga il saldo 2023 e il primo acconto 2024
Si preannuncia un calendario fiscale fitto di scadenze quello di luglio 2024. Il primo giorno del mese, infatti, sono già fissate quattro scadenze per quattro tipologie di contribuenti fiscali. Termina il periodo di versamento del saldo delle imposte del 2023 e dell’acconto del 2024 per le persone fisiche che non hanno la partita Iva.
Rientrano in questo gruppo di soggetti che dovranno prestare attenzione alla scadenza del 1° luglio 2024 anche i soggetti con cedolare e Ivie ed Ivafe. La scadenza è stata posticipata rispetto al 30 giugno 2024 che, quest’anno, cade di domenica.
Entro quando va pagato saldo 2023 e acconto 2024 per modello 730 senza sostituto d’imposta?
Sempre il 1° luglio 2024 è la scadenza per versare il saldo delle imposte del 2023 e l’acconto del 2024 anche per persone fisiche che non utilizzano la partita Iva, ma il modello 730 senza il sostituto d’imposta. Inoltre, scade il termine per versare il saldo delle imposte del 2023 e l’acconto del 2024 Ivie e Ivafe anche per i soggett che usano il modello 730 senza il sostituto d’imposta.
Infine, in tema di scadenza del saldo del 2023 e dell’acconto del 2024, arriva anche il termine per i soggetti con partita Iva ma senza Isa, già esclusi dai beneficiari del concordato preventivo biennale. Nello stesso giorno non si potranno più utilizzare in compensazione i crediti fiscali per chi abbia debiti fiscali del valore di oltre 100.000 euro.
Partite Iva regime forfettario, dal 15 luglio 2024 la piattaforma per aderire al concordato preventivo biennale
Il giorno 15 luglio 2024 è un altro giorno da cerchiare in rosso sul calendario per le scadenze fiscali. Infatti, in questa data le partite Iva a regime forfettario potranno iniziare a fornire la propria adesione al concordato preventivo biennale.
In questa giornata è previsto l’avvio della piattaforma telematica con la quale effettuare la scelta. Nel frattempo, a metà mese scadenza anche il termine per inviare ai professionisti e ai Centri di assistenza fiscale (Caf) i documenti del 730 per accedere alla terza finestra di invio dei modelli.
Il giorno 23 luglio 2024, invece, termina per i professionisti e per i Centri di assistenza fiscale l’invio dei modelli 730 con documentazione consegnata a partire dal giorno 21 giugno 2024 per terminare il giorno 15 luglio 2024.
Maggiorazioni e interessi per pagamento tasse nelle scadenze fiscali luglio 2024
Due le scadenze, invece, del giorno 31 luglio 2024. La prima riguarda i contribuenti con il modello 730 privi di sostituti d’imposta o i contribuenti con il modello dei Redditi. In questo giorno scade, infatti, il periodo per versare il saldo e il primo acconto delle imposte. Sull’importo da pagare devono essere applicati gli interessi quale maggiorazione, al tasso dello 0,4 per cento.
Il 31 luglio scade anche il termine per versare il saldo delle imposte dell’anno 2023 e l’acconto dell’anno 2024 per chi rientri tra i beneficiari del concordato preventivo biennale.