Peter Sagan sta vivendo una seconda giovinezza in sella alla sua mountain bike e, nonostante la mancata qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, il corridore slovacco continuerà a correre nelle ruote grasse anche nei prossimi anni. Durante il 2024, il fuoriclasse slovacco ha deciso di abbandonare quasi totalmente il ciclismo su strada per dedicarsi alla mountain bike, inizialmente con l’obiettivo di qualificarsi alle Olimpiadi di Parigi. Anche se il sogno olimpico è svanito, Sagan ha continuato a dedicarsi a questa disciplina con l’entusiasmo di divertirsi e confrontarsi con quello che è stato il suo primo amore sportivo. Il tre volte campione del mondo su strada parteciperà per la prima volta allo Skoda Titan Desert Almeria e al NEOM Titan Desert Saudi Arabia, due gare a tappe di mountain bike.
Sagan: “In mountain bike mi diverto”
“Ho iniziato la stagione con obiettivi e preparazione diversi. Mi sono concentrato sulla mountain bike: sulla Coppa del Mondo e sulle Olimpiadi. Ho avuto qualche problema al cuore e ho perso tutti i progressi che avevo fatto a partire da ottobre. Quindi ho deciso di provare corse diverse, con più gente, solo per divertirmi. Ora sono qui, pronto a divertirmi e a condividere il percorso con altre persone. Mi piace davvero tanto la MTB, è la mia nuova passione. Quest’anno non ho avuto molto modo di seguire la stagione su strada; ho visto le classiche a inizio anno, però non sono più così aggiornato come prima. Ho altre cose a cui pensare e da preparare”.
Nonostante l’ormai quasi totale passaggio alla MTB, Sagan ha partecipato a una corsa su strada in questa stagione con il Team Pierre Baguette, il Giro di Ungheria. Lo slovacco ha spiegato che è stato bello rivedere tanti amici del WorldTour come Elia Viviani e Mark Cavendish, ma è felice di non sentire più lo stress delle competizioni.
La nuova sfida di Sagan sono le corse a tappe in mountain bike, che prevedono non solo l’aspetto sportivo ma anche la condivisione del percorso con i compagni di viaggio, che possono essere colleghi professionisti o semplici appassionati.
“Voglio solo godermi e vivere nuove esperienze. Non sai mai quello che può succedere, ma sono pronto ad affrontare queste nuove sfide. Da professionista, affrontare gli stessi percorsi e condividere l’esperienza con gli appassionati è fantastico. È molto più facile legare con qualcuno che sta affrontando la tua stessa sfida”.
Il passaggio di Sagan alla mountain bike segna un nuovo capitolo nella sua carriera. Dopo anni di successi su strada, il ciclista slovacco ha trovato nella MTB una nuova passione che lo stimola e lo diverte. Le gare a cui parteciperà, come lo Skoda Titan Desert Almeria e il NEOM Titan Desert Saudi Arabia, sono perfette per chi, come lui, ama le sfide e l’avventura. Queste competizioni non sono solo una prova di resistenza fisica ma anche un’occasione per creare legami con altri ciclisti e condividere esperienze uniche.
Le corse a tappe nel fuoristrada
Sagan ha ammesso di aver affrontato problemi di salute che hanno rallentato i suoi progressi, ma questo non gli ha impedito di rimanere positivo e di cercare nuove avventure. La sua decisione di dedicarsi alla MTB, nonostante le difficoltà, dimostra la sua resilienza e il suo spirito competitivo. Inoltre, la scelta di partecipare a eventi che combinano sport e socializzazione riflette il suo desiderio di vivere il ciclismo in modo più rilassato e piacevole, lontano dalle pressioni delle gare su strada.
La transizione di Sagan verso la mountain bike è un esempio di come un atleta può reinventarsi e trovare nuovi stimoli anche dopo una carriera di grande successo. La sua storia è un’ispirazione per molti, mostrando che la passione per lo sport può evolversi e adattarsi nel tempo. Con il suo entusiasmo e il suo impegno, Sagan continua a essere una figura di spicco nel mondo del ciclismo, ora non solo su strada ma anche sui sentieri polverosi delle gare di MTB.