L’autrice di Harry Potter, JK Rowling, torna a lanciare dichiarazioni forti e offensive verso i diritti delle persone trans. Attacca il partito labourista, accusato, come riporta il Times, di prestare “anche troppa attenzione”, ai diritti delle persone transgender.
JK Rowling critica i diritti trans e attacca i labouristi
Spiacevoli uscite, commentate da tutti, quelle di JK Rowling, che non esita mai a dire la sua, se si tratta di attaccare le persone trans, “non considerate donne”, a partire dalle sue dichiarazioni.
“un uomo non diventa donna solo perché si dichiara tale”.
L’autrice ha dichiarato che farà veramente fatica a votare per il Labour alle prossime elezioni britanniche del 4 luglio e il motivo è stato spiegato con un attacco duro e spiacevole.
“Antepongono i trans ai diritti delle donne”.
La critica a Keir Starmer: “un uomo non diventa donna solo perché si dichiara tale”
Nell’ articolo pubblicato sul Times, Rowling ha criticato apertamente la direzione presa dal partito laburista sotto la guida di Keir Starmer. La scrittrice sostiene che il Labour ha abbandonato ormai per sempre chi la pensa come lei.
La questione centrale resta quella dell’autocertificazione di genere e non è la prima volta per l’autrice di Harry Potter che non ne risparmia una, mentre la comunità trans combatte ogni giorno per poter liberamente dichiarare la propria identità, con la speranza di non dover passare più attraverso procedure mediche o legali troppo lunghe o complesse, cariche di pregiudizio, messaggi di odio e di discriminazione.
Considerazioni inaspettate, queste, che cadono calde, in un mese in cui si celebra la libertà e l’orgoglio, quello dell’amore per la comunità LGBTQIA+, quello del Pride.
A Roma, il 15 giugno 2024, più di un milione di persone si sono riunite per manifestare in onore di questi diritti.