Qual è il testo, la storia, il significato della “Marsigliese”, l’inno nazionale francese. Insieme all’inno italiano, inglese e statunitense, quello della Francia è infatti uno dei più conosciuti e apprezzati al mondo.
“La Marsigliese” è un canto rivoluzionario adottato per la prima volta nel 1795 e poi dal 1879 diventato inno ufficiale dello stato e della nazionale francese.
Esattamente come le bandiere, anche gli inni nazionali sono importanti espressioni culturali e patriottiche che risuonano insieme all’identità di una nazione. Ogni inno ha infatti il compito di essere un canto di orgoglio, un richiamo all’unità con cui un intero paese si identifica.
“Marsigliese”, testo, storia e significato dell’inno francese
La “Marsigliese” è il canto più famoso della Rivoluzione Francese e adottato come inno nazionale della Francia per la prima volta il 14 luglio del 1795, prima di essere soppresso e reintegrato più volte fino al 1876, anno della sua definitiva adozione.
Ecco il testo integrale:
Allons enfants de la Patrie
Le jour de gloire est arrivé!
Contre nous de la tyrannie,
L’étendard sanglant est levé (bis)
Entendez-vous dans les campagnes
Mugir ces feroces soldats?
Ils viennent jusque dans nos (vos) bras
Égorger nos (vos) fils, nos (vos) compagnes!Aux armes, citoyens,
Formez vos bataillons,
Marchons, marchons! (Marchez, marchez !)
Qu’un sang impur
Abreuve nos sillons!
Que veut cette horde d’esclaves,
De traîtres, de rois conjurés?
Ces fers dès longtemps préparés? (bis)
Français, pour nous, ah! Quel outrage
Quels transports il doit exciter!
C’est nous qu’on ose méditer
De rendre à l’antique esclavage!Aux armes, citoyensQuoi! Des cohortes étrangères
Feraient la loi dans nos foyers! Quoi! Ces phalanges mercenaires
Terrasseraient nos fiers guerriers! (bis)
Grand Dieu! Par des mains enchaînées
Nos fronts sous le joug se ploieraient
De vils despotes deviendraient
Les maîtres de nos destinées!Aux armes, citoyens…
Tremblez, tyrans et vous perfides
L’opprobre de tous les partis,
Tremblez! Vos projets parricides Tremate!
Vont enfin recevoir leurs prix! (bis)
Tout est soldat pour vous combattre,
S’ils tombent, nos jeunes héros,
La terre en produit de nouveaux,
Contre vous tout prêts à se battre!Aux armes, citoyens…
Français, en guerriers magnanimes, Portez ou retenez vos coups!!
Épargnez ces tristes victimes,
À regret s’armant contre nous. (bis)
Mais ces despotes sanguinaires,
Mais ces complices de Bouillé
Tous ces tigres qui, sans pitié,
Déchirent le sein de leur mère!Aux armes, citoyens,…
Amour sacré de la Patrie,
Conduis, soutiens nos bras vengeurs
Liberté, Liberté chérie,
Combats avec tes défenseurs! (bis)
Sous nos drapeaux que la victoire
Accoure à tes mâles accents,
Que tes ennemis expirants
Voient ton triomphe et notre gloire!Aux armes, citoyens,…
(Couplet des enfants)
Nous entrerons dans la carrière
Quand nos aînés n’y seront plus,
Nous y trouverons leur poussière
Et la trace de leurs vertus (bis)
Bien moins jaloux de leur survivre
Que de partager leur cercueil,
Nous aurons le sublime orgueil
De les venger ou de les suivre.
La traduzione della “Marsigliese”
Ecco il testo dell’inno della Francia tradotto in italiano:
Avanti, figli della Patria
Il giorno della gloria è arrivato!
Contro di noi della tirannia
La bandiera insanguinata si è innalzata (bis)
Sentite nelle campagne
Muggire questi feroci soldati?
Vengono fin nelle nostre (vostre) braccia
A sgozzare i nostri (vostri) figli, le nostre (vostre) compagne!Alle armi, cittadini
Formate i vostri battaglioni
Marciamo, marciamo! (Marciate, marciate!)
Che un sangue impuro
Abbeveri i nostri solchi!Che vuole quest’orda di schiavi,
Di traditori, di re congiurati?
Per chi questi ignobili ostacoli,
Questi ferri da tanto tempo preparati? (bis)
Francesi, per noi, ah! Che oltraggio
Che fervori deve suscitare!
È noi che si osa pensare
Di restituire all’antica schiavitù!Alle armi, cittadini,…
Che! Delle coorti straniere
Vorrebbero dettar legge nei nostri focolari!
Che! Queste falangi mercenarie
Vorrebbero atterrare i nostri fieri guerrieri! (bis)
Gran Dio! Per mani incatenate
Le nostre fronti sotto il giogo si piegherebbero
Dei vili despoti diventerebbero
I detentori delle nostre sorti!Alle armi, cittadini…
Tremate, tiranni e voi perfidi
L’obbrobrio di tutti i partiti,
Tremate! I vostri progetti parricidi
Riceveranno finalmente i loro premi! (bis)
Ognuno è soldato per combattervi,
Se cadono, i nostri giovani eroi,
La terra ne produce di nuovi,
Contro di voi ben pronti a battersi!Alle armi, cittadini,…
Francesi, da guerrieri magnanimi,
Vibrate o trattenete i vostri colpi!
Risparmiate quelle tristi vittime,
Che controvoglia si armano contro di noi (bis)
Ma quei despoti sanguinari,
Ma quei complici di Bouillé
Tutte quelle tigri che, senza pietà,
Lacerano il seno della loro madre!Alle armi, cittadini,…
Amore sacro della Patria,
Conduci, sostieni le nostre braccia vendicatrici
Libertà, amata Libertà,
Combatti con i tuoi difensori! (bis)
Sotto le nostre bandiere che la vittoria
Accorra ai tuoi maschili richiami,
Che i tuoi nemici spiranti
Vedano il tuo trionfo e la nostra gloria!Alle armi, cittadini,…
(Strofa dei bambini)
Noi entreremo nella carriera
Quando i nostri padri non ci saranno più,
Noi ci troveremo le loro ceneri
E il segno delle loro virtù (bis)
Molto meno gelosi di sopravvivere a loro
Che di condividere la loro bara,
Avremo il sublime orgoglio
Di vendicarli o di seguirli.Alle armi, cittadini…
Storia dell’inno francese
La storia della “Marsigliese” è ricca di passione e patriottismo e risale agli albori della Rivoluzione francese.
Questo inno nazionale ha le sue radici nella guerra e nei cuori dei cittadini che lottavano per l’indipendenza e la libertà.
La Marsigliese infatti, è molto più di un semplice inno, è un riflesso degli ideali e degli eventi che hanno plasmato la storia della Francia.
Attraverso le sue parole così appassionate e il suo ritmo trascinante, ciò che fu inizialmente un canto di reclutamento militare divenne rapidamente un inno dedicato ad un’intera nazione, simboleggiando l’unità e la determinazione di un popolo alla ricerca di libertà.
Chi ha scritto la “Marsigliese”
I primi sei versi dell’inno furono scritti da Rouget de Lisle nel 1792 e avevano il titolo di “Chant de guerre pour l’armée du Rhin” dopo che la Francia aveva dichiarato guerra all’Austria. Presto però fu ribattezzata “La Marsigliese” in onore dei volontari marsigliesi che avevano cantato con passione questa melodia durante la loro marcia verso Parigi.
Claude Joseph Rouget de Lisle di fatto era un ufficiale dell’esercito francese in campo durante la Rivoluzione. L’ispirazione per la Marsigliese gli venne in una notte di primavera, quando compose le parole dell’inno nel suo piccolo appartamento a Strasburgo.
La melodia della Marsigliese, invece pare sia opera di un musicista di corte a Parigi ma di origine italiana, Giovanni Battista Viotti.
La creazione della Marsigliese è avvolta da diverse curiosità. Ad esempio, si racconta che Rouget de Lisle abbia composto l’inno in una sola notte, mentre altri affermano che in realtà ci sia voluto più tempo per perfezionare le parole e la musica.
Il significato della “Marsigliese”
La Marsigliese è un inno che trasmette passione, patriottismo e determinazione. Solo dal testo, si può notare il richiamo all’unità del popolo francese contro la tirannia e la schiavitù. I cittadini vengono esortati a difendere la loro patria e conquistare la libertà contro coloro che li vorrebbero opprimere.
Il ritornello dell’inno incita i cittadini a prendere le armi e formare dei veri e propri battaglioni in grado di difendere la loro terra.
I versi successivi rievocano infine, la minaccia di schiavitù e l’oppressione da parte di tiranni stranieri e traditori interni.
L’inno sottolinea così la determinazione del popolo francese a resistere e a non tornare mai più all’antica schiavitù.