Nel giorno in cui la neo parlamentare europea di Avs Ilaria Salis ha raccontato tramite un post su Instagram la sua verità sulla casa popolare che avrebbe occupato senza titoli dal 2008, da Milano, la città dove è nato il caso, Fratelli d’Italia mostra la volontà di andare fino in fondo alla questione. Il partito di Giorgia Meloni vuole fare chiarezza sulla posizione dell’attivista tornata in Italia dopo 16 mesi trascorsi in carcere a Budapest nei confronti dell’Aler, la società partecipata da Regione Lombardia che gestisce gli immobili pubblici e nei confronti della quale la Salis avrebbe accumulato un debito di circa 90 mila euro.
Ilaria Salis e la casa popolare a Milano, Fratelli d’Italia continua a pretendere chiarezza
Enrico Marcora, il consigliere comunale meneghino che è stato il primo a sollevare la questione Salis, dopo l’autodifesa via social della Salis, rimane della sua idea. Raggiunto da Tag24.it, la mette così: “L’europarlamentare ora rivendica che la sua è stata una battaglia politica? Questo non tocca il principio che se ha un debito con un ente pubblico e ora, dato lo stipendio che va a guadagnare a Bruxelles può saldarlo, lo deve fare”. Marcora sottolinea ancora che la sua non è una battaglia assolutista: “Penso solo che, avendo la possibilità economica, tutti, nel momento in cui ci viene certificato un debito, dobbiamo saldarlo. Diverso sarebbe stato se invece la Salis o qualsiasi altro, non avesse avuto la possibilità economica”.
Il pignoramento dello stipendio
Enrico Marcora e Fratelli d’Italia hanno chiesto, nel caso in cui il debito di circa 90 mila euro con l’Aler della Salis fosse accertato, il pignoramento dello stipendio che ora l’attivista andrà a prendere come europarlamentare. In tal senso, il partito della Meloni, a livello regionale, ha annunciato anche una mozione all’assessore alla casa del Pirellone, Paolo Franco, anch’egli di Fratelli d’Italia. Avrebbe dovuto già essere discussa la scorsa settimana, ma ora è attesa all’ordine del giorno del consiglio regionale il 25 giugno. Prima di quel giorno, l’assessore ha fatto sapere di non voler commentare.