Quanto conviene iniziare i lavori agevolati in superbonus nel 2024 con la percentuale del 70% e finirli nel 2025 sapendo che la percentuale si abbasserà al 65%? Il quesito riguarda i numerosi condomini alle prese con i lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione, con scelta da confermare in assemblea condominiale. Infatti, complice anche la fine dello sconto in fattura e della cessione dei crediti d’imposta, per molti condòmini non sarebbe il caso di iniziare alcun intervento o di rivedere le scelte fatte in passato, quando l’adozione dei lavori presupponeva condizioni differenti di accesso ai bonus edilizi.
La percentuale di differenza del superbonus dal 70% al 65% tra l’inizio e la fine dei lavori, anche se comporta una riduzione di appena cinque punti percentuali, da questo punto di vista ha un impatto rilevante nelle scelte dei condòmini se affrontare o meno le (maggiori) spese per effettuare i lavori necessari all’immobile.
Superbonus 70% 2024, conviene iniziare i lavori se nel 2025 la percentuale scende al 655?
Può convenire iniziare i lavori agevolati dal superbonus nel 2024 sapendo che finiranno nel 2025, anno nel quale il bonus scenderà dal 70% al 65%? Per molti condòmini, la riduzione della percentuale di agevolazione potrebbe fare la differenza tra il fare o non fare gli interventi agevolati.
In più, si consideri che i condòmini dovranno fare affidamento alla sola detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi per recuperare buona parte delle spese sostenute, mentre non potranno più utilizzare lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta come prevede il decreto legge 39 del 20 marzo 2024, convertito nella legge 67 del 2024.
Bonus edilizi, per la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi vige il principio di cassa
Pertanto, la sostenibilità e la convenienza degli interventi edilizi di efficientamento energetico e di ristrutturazione dovranno misurarsi con le eventuali decisioni da parte dei condòmini che adottano la delibera. In questa scelta non può sfuggire che, per lavori le cui spese sono agevolate dal superbonus, la detrazione fiscale da applicare in dichiarazione dei redditi e spettante a ciascun condònimo per la quota delle proprie spese, debba essere calcolata con il principio di cassa.
L’applicazione di questo principio, che fa riferimento alla data di effettiva uscita monetaria per effettuare la spesa, consente di applicare il 70% del 2024 a tutte le spese occorrenti, anche a quelle che sono in previsione nel 2025.
Senza sconto in fattura e cessione dei crediti d’imposta, quale scelta per i bonus edilizi?
Infatti, come spiegato dall’Agenzia delle entrate nella circolare numero 17 del 2023, l’applicazione della detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi spetta a ogni condòmino anche se le spese si riferiscono a un periodo d’imposta precedente rispetto a quello nel quale si iniziano i lavori o in cui gli interventi si considerano terminati.
Da questo punto di vista, la percentuale del 70% di agevolazione del 2024 del superbonus si può applicare a tutte le spese se i pagamenti dovessero risultare completati – tutti – entro il 31 dicembre 2024, a prescindere dal fatto che gli interventi verranno effettuati nel 2025 e che la chiusura del cantiere sia prevista solo nel prossimo anno. Solo le spese che verranno effettuate effettivamente nel 2025 – principio di cassa – avranno un’agevolazione del 65%.
Detrazione fiscale unica opzione di utilizzo del superbonus al 70% nel 2024
L’entrata in vigore del decreto 39 del 30 marzo 2024 e la conseguente conversione in legge del provvedimento (L. 67 del 2024) ha cambiato le condizioni di applicazione del superbonus. I condomini e, in generale, gli immobili i cui cantieri non siano partiti alla data del 30 marzo 2024 non possono più beneficiare, in nessun caso, della cessione del credito d’imposta e dello sconto in fattura.
Ne deriva che chi vive in condominio dovrà valutare la sola detrazione fiscale (e, dunque, anche la propria scadenza fiscale) ai fini della scelta se far fare i lavori oppure no. La riduzione del superbonus al 65% chiude definitivamente, al 31 dicembre 2025, la possibilità di poter utilizzare questo strumento di agevolazione dei lavori.