L’Atletica italiana corre più veloce che mai e quella a cui stiamo assistendo, è probabilmente la squadra più forte di tutti i tempi. Non c’è una disciplina in cui non siamo competitivi e gli Europei di Roma ne sono la dimostrazione. Le gare che sono andate in scena allo stadio Olimpico, hanno incoronato gli azzurri come i migliori in assoluto, visto che hanno chiuso la manifestazione con 24 medaglie (11 ori, 9 argenti e 4 bronzi), mettendosi dietro la Francia, seconda nel medagliere con 16 metalli. Un successo assoluto, con cui l’Italia si presenterà ai Giochi Olimpici di Parigi, in programma a fine luglio. Per commentare la vittoria della medaglia d’argento nella staffetta mista agli Europei di Atletica di Roma e in vista delle Olimpiadi di parigi, Alice Mangione è intervenuta in esclusiva a Tag24.

Atletica, Alice Mangione si racconta: dagli Europei di Roma alle Olimpiadi di Parigi

Da Tokyo in poi qualcosa è cambiato e ora gli azzurri sono una realtà internazionale. L’Atletica vola sulle ali dell’entusiasmo e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Tra le nostre atlete, c’è Alice Mangione, reduce da uno storico argento nella staffetta mista, e non solo. La quattrocentista è stata la migliore nella sua specialità e nella staffetta femminile ha sfiorato il podio, posizionandosi al quarto posto. Alice ha già staccato il pass olimpico per le due staffette (mista e femminile), ma manca quello per l’individuale di specialità. Ha corso in 51’34”, ma deve scendere a 50’95”, altrimenti rientrerebbe grazie al ranking. Si sente bene, sa di poterlo fare e con questo spirito stasera ci proverà a Madrid. Per commentare la vittoria della medaglia d’argento nella staffetta mista agli Europei di Atletica di Roma e in vista delle Olimpiadi di parigi, Alice Mangione è intervenuta in esclusiva a Tag24.

Si sono conclusi da poco gli Europei a Roma, che esperienza è stata? Qual è il tuo bilancio della competizione?

“Gareggiare in casa, anche se non sono di Roma, ma mi alleno qui quasi da 6 anni, è sempre un’emozione. Correre tra lo Stadio Olimpico e lo stadio dei Marmi è stato incredibile e la gente ci ha dato tantissima carica. Sono molto soddisfatta perchè abbiamo fatto record italiano sia con la staffetta mista che con la femminile. Nell’individuale ho fatto il mio miglior tempo ed ho sfiorato la finale. Ci sono rimatsa male perchè era un mio obiettivo. Continuerà a lavorare in vista dei prossimi traguardi”.

Medaglia d’argento nella 4×400 mista, che emozione è stata per te? Pensavate di poter arrivare a medaglia anche nella femminile?

“Era difficile perchè anche le mie compagne erano stanche. Io non avevo fatto la batteria il giorno prima e mi ero riposata, perchè ero devastata. Un quarto posto fa male, ma non abbiamo nulla da rimproverarci. Stiamo crescendo tutte, siamo un bel gruppo e ci sono tante giovani forti. Questo ci fa ben sperare in vista di Parigi. Per quel che riguarda invece la medaglia, è stata incredibile e ci ha dato la carica per i giorni successivi. Nessuno se lo aspettava e tutti ci avevano pronosticato il quarto posto. Quando siamo entrati in quello stadio eravamo gasati ed è stata una bellissima esperienza”.

Uno sport individuale ma al tempo stesso uno sport di squadra, ci racconti del tuo rapporto con i tuoi compagni?

“In questi anni abbiamo legato tanto e non c’è invidia. E’ ovvio che quando c’è la gara individuale ognuno pensa a sè, ma quando ci sono le staffette siamo uniti. Ci scaldiamo tutti insieme e ci vediamo anche quando non abbiamo mattinate libere. E’ bello perchè ci sosteniamo a vicenda”.

Hai già staccato il pass olimpico per le due staffette, ma ora manca quello per l’individuale di specialità. Come ti senti e quali sono le tue aspettative?

“Per la gara individuale ora sono dentor con il ranking, ma voglio scendere sotto i 50′ e 95”. Stasera ci proverò a Madrid che per me è un’occasione in più. Credo di averlo sulle gambe e anche a Roma ho fatto un tratto, in staffetta, sotto i 50′. Ok, non è la stessa cosa dal blocco, ma posso abbattere la barriera dei 51′ perchè ho lavorato molto bene. Alle Olimpiadi voglio ambire almeno alla semifinale e non voglio pormi dei limiti”.

E’ un momento straordinario per tutto il movimento e il futuro dell’Italia sembra più roseo che mai. Che fase state vivendo?

“In Federazione pensavano che avremmo potuto portare a casa 10 medaglie agli Europei, invece ne abbiamo prese 24. Da Tokyo qualcosa è cambiato e le medaglie di Jacobs e Tamberi ci hanno fatto aprire gli occhi. La testa fa tanto e abbiamo iniziato a pensare tutti di poterlo fare. Forse è cambiato anche il metodo di allenamento e sono stati fondamentali anche psicologi e mental coach. Ovviamente per quel che mi riguarda devo assolutamente ringraziare l’Esercito. Ci sono anche tanti giovani che stanno crescendo. Proprio un paio di giorni fa ho visto una giovane atleta che ha fatto un tempo assurdo sui 400 a livello italiano. Mi fa piacere pensare che siamo un buon esempio per loro e questo mi fa ben sperare per il futuro”.