“Sì, lo confesso! Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa.”

Ilaria Salis interviene con un post dal suo profilo Instagram per far luce sulle polemiche relative alla notizia di una sua presunta occupazione abusiva di un appartamento dell’Aler (Azienda lombarda per l’Edilizia Residenziale) in zona Navigli a Milano. Occupazione – che risalirebbe al 2008 – per la quale la neo-eletta europarlamentare avrebbe contratto un debito di circa 90mila euro.

Dopo le polemiche suscitate dalla diffusione della notizia a pochi giorni dalle Elezioni Europee, svoltesi, sabato 8 e domenica 9 giugno, oggi – 21 giugno 2024 – la 39enne insegnante lombarda ha deciso di dire fornire la propria versione dei fatti e nel farlo ha rivendicato la sua militanza nel movimento per la lotta della casa.

Vediamo cosa ha scritto l’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra sul suo profilo Instagram.

Ilaria Salis: “Sì, lo confesso! Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa”

Nel suo post, Ilaria Salis conferma di aver fatto parte del movimento per la lotta della casa.

“Con grande orgoglio rivendico di aver fatto parte di questo movimento e di continuare a sostenerlo”.

scrive nel suo profilo Instagram la 39enne attivista italiana per poi aggiungere:

“Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento che si compone di decine di migliaia di abitanti delle case popolari e di attivisti, i quali per aver affermato il semplice diritto di avere un tetto sulla testa, sono incappati in qualche denuncia”.

Salis chiarisce la vicenda della casa occupata a Milano

La deputata italiana all’Europarlamento, dopo aver spiegato il contesto in cui è maturata la vicenda che la vede coinvolta, fa chiarezza sulla sua situazione:

“Aler reclama un credito di 90mila euro nei miei confronti, come indennità per la presunta occupazione di una casa a Milano, basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno. Sebbene nei successivi sedici anni non siano mai stati svolti ulteriori controlli per verificare la mia permanenza, né sia mai stato avviato alcun procedimento civile o penale a mio carico rispetto a quella casa.”

Ilaria Salis nel suo post, quindi, chiarisce di essere stata trovata all’interno dell’appartamento nel 2008, ma sottolinea anche come nessun controllo abbia rivelato la sua presenza nei 16 anni successivi.

Salis: “Ringrazio per l’assist per riportare l’attenzione su un tema che mi sta molto a cuore”

Nel suo lungo post, Ilaria Salis, infine punta il dito contro l’Aler che dopo aver contabilizzato il presunto credito “non si fa scrupolo a renderlo pubblico tramite la stampa il giorno prima delle elezioni”.

“Mentre molte, troppe persone non vedono garantito il proprio diritto all’abitare e non hanno alternative dignitose se non occupare, l’ente che dovrebbe tutelare questo diritto sembra più interessato a criminalizzare il movimento di lotta per la casa e gli inquilini piuttosto che a trovare soluzioni concrete”.

La 39enne conclude il suo post ringraziando ironicamente i media che l’hanno attaccata nei giorni scorsi per averle dato l’occasione di riportare l’attenzione sul tema:

“Ringrazio di avermi fornito questo assist per riportare l’attenzione mediatica su un tema che mi sta molto a cuore perché così cruciale per le classi popolari e per i giovani”.