Dalle interpretazioni dell’Agenzia delle entrate, che è intervenuta negli ultimi giorni pubblicando il nuovo modello di domanda della Zona economica speciale (Zes) Unica 2024, le imprese possono richiedere gli incentivi e il credito d’imposta anche su investimenti fatti nel 2023. Affinché ciò sia possibile, occorre che l’azienda richiedente abbia “prenotato” gli investimenti nell’ultimo trimestre dello scorso anno.

Nel frattempo, per la richiesta della fruizione del credito d’imposta è necessario tener presente di due date ravvicinate: la prima è quella della presentazione della domanda di incentivi della Zes Unica 2024 per gli investimenti effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024; la seconda è quella della presentazione delle comunicazioni integrative, con decorrenza dal 31 luglio 2024.

Con quest’ultimo adempimento, le imprese potranno sbloccare i fondi man mano che realizzino gli investimenti agevolati. La comunicazione integrativa può essere presentata anche più volte fino al 17 gennaio 2025.

Zes Unica 2024 su investimenti e spese del 2023: quando si può?

È possibile allungare i termini degli investimenti rientranti nella Zona economica speciale (Zes) Unica 2024 includendo anche l’ultimo trimestre del 2023. Per far rientrare le spese degli ultimi tre mesi dello scorso anno occorre che l’impresa abbia ordinato i beni oggetto di investimento a partire dalla data di entrata in vigore del decreto legge del 19 settembre 2024.

La realizzazione effettiva dell’investimento dovrà riportare la data di decorrenza dal 1° gennaio 2024. Pertanto, è bene controllare il giorno di “prenotazione” dei beni oggetto di credito d’imposta con la Zes Unica 2024 per poter presentare domanda di incentivo entro la scadenza del 12 luglio 2024.

Le indicazioni emergono dal provvedimento dell’Agenzia delle entrate dello scorso 11 giugno con il quale l’amministrazione tributaria ha messo a disposizione delle imprese interessate il modello di domanda degli incentivi e aperto, dal 12 giugno al 12 luglio 2024, la piattaforma “ZES UNICA” per inviare la pratica.

Come includere nella domanda gli investimenti di fine 2023 della Zes 2024?

Una volta presentata la domanda dei crediti d’imposta da richiedere per la Zona economica speciale (Zes) Unica 2024 entro metà luglio prossimo, alle imprese verrà messa a disposizione la possibilità di inviare le comunicazioni integrative a partire dal 31 luglio 2024 al 17 gennaio 2025. Con queste comunicazioni, le aziende richiedenti il credito d’imposta potranno sbloccare i fondi a loro destinati di pari passo con la realizzazione degli investimenti.

Si ricorda, infatti, che nella domanda in scadenza il 12 luglio 2024, per gli investimenti che verranno effettuati fino al 15 novembre 2024 le aziende dovranno procedere con una stima, non avendo ancora acquistato materialmente il bene stesso.

Con la comunicazione integrativa l’impresa potrà, pertanto, modificare la suddivisione originale e indicare nuovi investimenti realizzati purché accompagnati da pagamento e da certificazione. Il contributo d’imposta, infatti, potrà essere assicurato all’impresa richiedente per gli investimenti già pagati e certificati dal revisore dell’azienda. La comunicazione dà seguito, quindi, alla prenotazione iniziale dell’incentivo.

Zona economica speciale 2024, a corsa serve la comunicazione integrativa e quando inviarla

Una volta presentata la comunicazione integrativa dal prossimo 31 luglio, l’Agenzia delle entrate rilascia una ricevuta di presa in carico delle comunicazione entro il termine di 5 giorni. La ricevuta dell’AdE avviene anche nel caso in cui la pratica risulti scartata per mancanza dei requisiti e degli adempimenti richiesti.

Pertanto, l’azienda che invia comunicazione all’Agenzia delle entrate dovrà prestare attenzione alla propria area personale del sito dell’AdE in quanto la risposta è reperibile on line. Una volta che l’impresa abbia ricevuto la prima risposta, l’Agenzia delle entrate invierà una seconda comunicazione – nel termine dei successivi 10 giorni – con la quale confermerà il riconoscimento del credito d’imposta all’azienda richiedente. Si ricorda, infine, che le aziende possono inviare più comunicazioni integrative e che l’ultima inoltrata in ordine di tempo sostituisce le precedenti.