Lutto nel mondo della psicologia italiana: è morta nella notte di oggi 21 giugno 2024, a causa di un malore, Vera Slepoj. La psicologa si è spenta nella sua casa di Padova all’età di 70 anni. Molti i messaggi di cordoglio e vicinanza da parte del mondo politico locale e non.
In quest’articolo vediamo chi è la psicologa che nel 1997 accusò l’anime “Sailor Moon” di far diventare “femminucce” i piccoli bambini che lo seguivano sulle reti Mediaset.
Chi è Vera Slepoj? La causa morte della psicologa che studiava i sentimenti delle persone
Nata a Portogruaro nel maggio 1954, i nonni di Vera Slepoj provenivano dall’Ucraina e si erano stabiliti in Friuli durante la Prima guerra mondiale. La psicologa e personaggio televisivo è morta nella notte di oggi 21 giugno 2024, nella sua casa di Padova, a causa di un malore: aveva 70 anni.
I soccorsi sono stati inutili e oggi le persone che l’hanno conosciuta o che hanno lavorato con lei piangono la scomparsa di una psicoterapeuta rigorosa nel suo lavoro e attenta alle condizioni sociali che cambiavano col tempo. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è unito al cordoglio con una nota:
Apprendo con grande dolore la notizia della scomparsa di Vera Slepoj. Una donna coraggiosa, una studiosa e psicologa di valore, una scrittrice e opinionista che ha saputo indagare con profondità e arguzia l’animo umano e la nostra società. Avendone apprezzato le doti e la sua sensibilità culturale, le chiesi di far parte del Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo del MiC. Mancherà molto al suo Veneto e all’Italia intera. Alla famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze mie personali e del Ministero.
Slepoj ha avuto anche una breve carriera politica: nel 1999 venne scelta da Alleanza Nazionale per concorrere alle Europee (non venendo eletta), mentre nel 2006 fu candidata al Senato dall’UDC. E’ stata anche docente all’Università di Siena di Sociologia della Salute e presidente della Federazione Italiana Psicologi e dell’International Health Observatory.
Si è laureata in Psicologia all’Università di Padova nel 1977.
La vita privata di Slepoj: marito e figli
Non si conosce molto della vita privata della psicologa, tanto che non è possibile dire se fosse sposata o meno o se avesse avuto dei figli o delle figlie. Una delle motivazioni che Slepoj usò per spiegare questa riservatezza fu che non voleva che la sua vita privata non arrivasse a mischiarsi con la sua attività lavorativa e televisiva.
I libri scritti dalla psicologa e le sue critiche contro “Sailor Moon”
Tanti i libri scritti da Slepoj nella sua lunga carriera accademica e non, spaziando dalle pubblicazioni scientifiche a quelle più divulgative. La psicologa inoltre scriveva anche per quotidiani a tiratura nazionale, come “Diva e donna“, non soltanto articoli ma curando anche una rubrica della posta dove rispondeva alle domande dei vari lettori.
Fra i libri più famosi di Slepoj si possono segnalare “La psicologia dell’amore” (2015), “Capire i sentimenti per conoscere meglio se stessi e gli altri” (2020), “Le ferite degli uomini” (2004) e “Cara TV con te non ci sto più” (1997).
Nel 1997 Slepoj finì al centro delle polemiche per le sue affermazioni contro l’anime “Sailor Moon”, allora trasmesso con grande successo di pubblico su Rete4. Secondo la psicologa, le tematiche affrontate nelle avventure dalle guerriere vestite alla marinaretta generavano turbative troppo profonde nei bambini maschi, alcuni dei quali si identificavano anche col personaggio di Serena.
Con un articolo intitolato “Bimbi non guardatela fa diventare femminucce“, pubblicato su “Oggi“, Slepoj quindi avvertiva i genitori dei piccoli dei supposti pericoli che “Sailor Moon” portava con sé. Una posizione che oggi è umanamente considerata assurda, considerato che non è possibile stabilire un nesso di causa-effetto fra ciò che viene visto in televisione e la propria identità di genere o i propri comportamenti.
A fine anni ’90 però le polemiche sollevate da Slepoj furono tanto efficaci che Mediaset avrebbe modificato in modo ancora più profondo “Sailor Moon”, tagliando le scene o i dialoghi ritenuti più problematici.
Qui potete leggere cosa ha detto la psicologa Laura Volpini sulla salute mentale derivante dall’uso dei social media.