E’ il centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti per mano degli squadristi ma ci sono tanti eroi sconosciuti che hanno contribuito a rendere l’Italia un paese democratico. Uno di questi è Romano Ragazzini, un fiorentino di cui parla in un articolo Alessandra Campagnano.
Era nato cento anni fa a Firenze ed è stato uno dei protagonisti della liberazione di Firenze
E’ morto nel 2012 a Firenze, dove era nato nel 1924, e con lui se n’è andato uno degli ultimi protagonisti di Radio Cora e della battaglia per la liberazione della città sotto le insegne dei gruppi di Giustizia e Libertà e del Partito d’Azione.
Non amava parlare della sua vita di partigiano per modestia e non mancava alle cerimonie in ricordo della Liberazione ma “non è stato facile convincerlo a parlare in pubblico -, ma quando l’ha fatto come l’ultima volta in Palazzo Vecchio l’11 agosto 2008, ha sempre avuto toni pacati, misurati. In quella occasione ha ricordato i fatti di cui fu protagonista come membro del Partito d’Azione e il ruolo avuto dalle Brigate Rosselli e dalla Brigata Sinigaglia.
Eppure il suo pensiero oltre che ai combattenti andava ai cittadini che avevano subito i pesanti disagi della guerra, alle donne e al loro ruolo in casa e come staffette e alle popolazioni di quelle parti del mondo in cui ancora ‘per assurde guerre di religione e non solo, ma la voluta incapacità di comprendere i principi di Libertà e Giustizia’ subiscono i sacrifici imposti dalla guerra”. E’ il testamento morale di un uomo tanto gentile quanto determinato nella battaglia per la democrazia.
Stefano Bisi