Guerra a Gaza, il ministro israeliano Katz: “Presto decisioni su Hezbollah”. Onu: “Operativi solo 7 ospedali nella zona centrale e meridionale della Striscia”
Giorno 259 della guerra a Gaza: il premier israeliano Netanyahu continua a ribadire che l’esercito di Israele non lascerà la Striscia senza riportare gli ostaggi ancora in mano ad Hamas. L’esercito americano afferma che 1,4 milioni di tonnellate di aiuti sono stati scaricati da quando il molo di Gaza è stato riaperto.
Giovedì un gruppo di esperti delle Nazioni Unite ha messo in guardia i produttori di armi e munizioni dal prendere parte al trasferimento di armi a Israele, affermando che ciò potrebbe renderli complici di abusi dei diritti umani e violazioni delle norme internazionali.
Un giovane palestinese di 15 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze israeliane nel pomeriggio del 20 giugno nella città di Qalqilya, a nord della Cisgiordania.
Tutti gli aggiornamenti sulla guerra in Medio Oriente di oggi, venerdì 21 giugno 2024.
Guterres: “La maggior parte degli aiuti viene saccheggiata”
“La maggior parte dei camion con gli aiuti umanitari all’interno di Gaza sono stati saccheggiati perché questa è una guerra diversa da qualsiasi altra”.
Queste le parole del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, come riferito da Times of Israel.
Il caos e l’illegalità nella Striscia non permetterebbero di distribuire gli aiuti umanitari.
“Abbiamo attacchi, bombardamenti e poi le truppe si spostano in altri luoghi. Hamas torna a essere quello originario e a Gaza regna il caos totale, e nella maggior parte del territorio non esiste alcuna autorità”. Israele non permette nemmeno alla cosiddetta polizia blu di scortare i nostri convogli perché si tratta di polizia locale legata all’amministrazione locale [Hamas], quindi l’illegalità è totale”
afferma.
Cuba aderisce alla causa davanti alla Cig contro Israele
Il governo cubano ha annunciato che si unirà al procedimento avviato dal Sudafrica contro Israele presso la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) .
Il ministero degli Affari Esteri (Minrex) ha fatto sapere, tramite una nota, di aver deciso di
“sostenere e contribuire il più possibile ai legittimi sforzi internazionali per porre fine al genocidio che si sta commettendo contro il popolo palestinese”.
Cuba si va ad aggiungere a Sudafrica, Spagna, Messico, Colombia, Nicaragua e Libia.
Onu, al centro e a sud di Gaza operativi solo 7 ospedali
Nell’area centrale e meridionale della Striscia di Gaza, dove si trovano la maggior parte dei palestinesi sfollati, sono operativi solo sette ospedali e “tutti parzialmente”, inclusi i tre di Deir al Balah, e quattro a Khan Younis.
Nessuna struttura ospedaliera è invece operativa a Rafah. A lanciare l’allarme il portavoce delle Nazioni Unite.
“In aggiunta alla mancanza di strutture, i nostri colleghi ci segnalano che le forniture di medicinali restano insufficienti”.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha consegnato il primo cargo con aiuti la scorsa settimana destinati a 35 mila persone. Solo una piccola parte di chi ha bisogno.
Canada prepara evacuazione 45mila persone da Libano
Il Canada sta organizzando una massiccia evacuazione dei suoi cittadini dal Libano, nel caso in cui dovesse scoppiare un confltto tra Israele e Hezbollah.
Lo riferiscono Channel 12 e ‘Times of Israel‘.
Katz: “Presto prenderemo decisioni su Hezbollah”
“Israele non può permettere che l’organizzazione terroristica Hezbollah continui ad attaccare il suo territorio e i suoi cittadini, e presto prenderemo le decisioni necessarie. Il mondo libero deve sostenere incondizionatamente Israele nella sua guerra contro l’asse del male guidato dall’Iran e dall’Islam estremista. La nostra guerra è anche la vostra guerra, e la minaccia di Nasrallah a Cipro è solo l’inizio. Il male deve essere sconfitto, come la storia ha dimostrato in passato”.
A scriverlo è il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz.
Israel cannot allow the Hezbollah terror organization to continue attacking its territory and citizens, and soon we will make the necessary decisions. The free world must unconditionally stand with Israel in its war against the axis of evil led by Iran and extremist Islam. Our…
— ישראל כ”ץ Israel Katz (@Israel_katz) June 21, 2024
Aumenta il bilancio delle vittime dell’attacco a Mawasi
Il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano alle tende degli sfollati a Mawasi ha raggiunto quota 18, con quasi tre dozzine di feriti, secondo la Mezzaluna Rossa Palestinese.
Il capo delle Nazioni Unite mette in guardia contro l’escalation in Libano
La lotta tra Israele e Hezbollah non deve trasformare il Libano in “un’altra Gaza”, avverte il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
“Il rischio che il conflitto in Medio Oriente si allarghi è reale e deve essere evitato quando una mossa avventata, quando un errore di calcolo, potrebbe innescare una catastrofe che va ben oltre il confine e, francamente, oltre l’immaginazione”, ha detto ai giornalisti presso la sede delle Nazioni Unite.
Aumenta il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano a ovest di Rafah
Il bilancio delle vittime a seguito del bombardamento israeliano delle tende degli sfollati a ovest di Rafah è ora salito a 11 e altri 40 feriti, riferiscono i nostri corrispondenti sul posto.
L’esercito israeliano ha affermato che le sue forze stavano conducendo azioni “precise e basate sull’intelligence” nell’area di Rafah, dove le truppe erano coinvolte in combattimenti ravvicinati e avevano localizzato tunnel utilizzati dai combattenti palestinesi.
La “pausa” di Israele a Gaza non ha alcun impatto sulle forniture di aiuti: OMS
Una “pausa” quotidiana dichiarata dall’esercito israeliano a Gaza per facilitare i flussi di aiuti non ha avuto alcun impatto sulle consegne degli aiuti di cui l’OMS ha assolutamente bisogno.
“Possiamo dire che non abbiamo visto alcun impatto sulle forniture umanitarie in arrivo dopo l’annuncio unilaterale di questa pausa tecnica”, ha affermato Richard Peeperkorn, rappresentante dell’OMS nei territori palestinesi occupati.
Durante il fine settimana, l’esercito israeliano ha annunciato una “pausa” umanitaria quotidiana nei combattimenti su una strada chiave nel sud di Gaza.
Giorni dopo, un portavoce delle Nazioni Unite ha detto: “Questo deve ancora tradursi in ulteriori aiuti che raggiungano le persone bisognose”.
Il massacro di Nuseirat in Israele e le ferite di Gaza che non si rimarginano
Le due settimane trascorse dal massacro di Nuseirat dell’8 giugno, quando le forze israeliane uccisero almeno 274 palestinesi per liberare quattro prigionieri israeliani, non hanno portato alcuna guarigione ai sopravvissuti.
Più di 500 palestinesi sono rimasti feriti nell’attacco, riempiendo l’ospedale dei martiri Al-Aqsa di Deir el-Balah, con ogni centimetro dei pavimenti ricoperto di persone sofferenti che sanguinavano e urlavano. Molti dei feriti giacciono ancora in ospedale.
Almeno 10 persone uccise nell’attacco al campo di al-Shati
Secondo Al Jazeera, almeno 10 palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano contro la famiglia Salah nel campo profughi di al-Shati a Gaza City.
Altre 17 persone sono rimaste ferite.
Al Thani: “Sul cessate il fuoco a Gaza? Ci sono progressi”
Alla conferenza stampa tenuta insieme al suo omologo spagnolo, il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, ha confermato che ci sarebbero progressi nei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza.
Queste, infatti, le sue parole:
Progressi nei negoziati su cessate il fuoco. Sono stati compiuti alcuni progressi nei negoziati per un accordo di cessate il fuoco a Gaza, ma rimangono ancora delle divergenze tra Israele e Hamas
Albares denuncia Hezbollah: “Minaccia Cipro”
Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha fermamente denunciato le minacce mosse da Hezbollah contro Cipro.
Il ministro ha esternato la sua preoccupazione, e quella del governo spagnolo, per una possibile escalation del conflitto in Libano:
Non faremo nulla che possa favorire una escalation, faremo tutto quanto è in nostro potere per prevenirla e ovviamente rifiutiamo anche minacce come quelle di Hezbollah verso un paese dell’Unione Europea come è Cipro
Queste le parole di Albares in una conferenza congiunta con il ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.
Al Thani ha, invece, elogiato il decisivo passo compiuto dalla Spagna nel riconoscimento dello Stato di Palestina:
Spagna ha dato un esempio etico e coraggioso poiché invia un messaggio importante al resto dei Paesi. Nel XXI secolo ci deve essere un sistema multilaterale in cui si applica il Diritto internazionale e nessuno resti fuori
Baerbock in visita in Medio Oriente
È in programma per la prossima settimana la visita ufficiale della ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, in Medio Oriente.
La delegazione incontrerà il prossimo lunedì 24 giugno, in Israele, i rappresentanti del governo, mentre a luglio avrà un colloquio con i suoi omologhi dell’Unione europea in Lussemburgo.
Netanyahu: “Smilitarizzazione sostenuta da Hamas a Gaza”
Nei piani di Netanyahu per Gaza c’è una smilitarizzazione sostenuta da Hamas, che faccia in modo di eliminare alla radice il gruppo terroristico e renda i palestinesi più aperti nei confronti degli israeliani.
Per il premier bisogna insegnare ai palestinesi a “non annientare Israele e uccidere ogni ebreo sul pianeta“. Queste le sue parole in una intervista per il sito di notizie Punchbowl:
Penso che dovremo procedere a una smilitarizzazione sostenuta, cosa che può essere fatta solo da Israele, contro qualsiasi tentativo terroristico di ripresa. Per la gestione delle questioni civili, come anche la distribuzione degli aiuti umanitari, penso che sia meglio farlo con la cooperazione e l’assistenza dei Paesi arabi
Le sirene suonano nel Kibbutz vicino al confine di Gaza
Sempre in peggioramento la situazione e lo stato di allarme lungo la Striscia. Le sirene di avvertimento dei razzi suonano nel Kibbutz Re’im vicino al confine con Gaza.
Netanyahu: “Era assolutamente necessario esprimere pubblicamente critiche alla Casa Bianca”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato a Punchbowl che la sua critica pubblica agli Stati Uniti all’inizio di questa settimana era “assolutamente necessaria”.
Nel suo videomessaggio aveva criticato la Casa Bianca per quello che secondo lui era un ritardo nelle spedizioni di armi. Ha ricommentato così quanto aveva detto:
“Abbiamo iniziato a vedere che alcuni problemi significativi stavano emergendo qualche mese fa. E in effetti, abbiamo provato, in molte, molte conversazioni tranquille tra i nostri funzionari e i funzionari americani, e tra me e il presidente, a cercare di appianare questa diminuzione dell’offerta. Tuttavia, non si è risolto il problema. Ho ritenuto che fosse assolutamente necessario mandarla in onda dopo mesi”.
Israele ha colpito un lanciarazzi incorporato nella “zona umanitaria” per gli sfollati di Gaza
Un sito di lancio di razzi della Jihad islamica palestinese, incorporato all’interno di un rifugio per palestinesi sfollati nella “zona umanitaria” designata da Israele nell’area di Khan Younis, nel sud di Gaza, è stato colpito ieri da un drone, dicono i militari.
I coloni israeliani attaccano case a Yatma, a sud di Nablus
Questa mattina presto, i coloni israeliani hanno attaccato le case dei residenti locali nel villaggio di Yatma, situato a sud di Nablus, nella Cisgiordania.
Le fonti hanno riferito che gruppi di coloni israeliani, protetti dalle forze israeliane, hanno preso di mira diverse case del villaggio con pietre, mandando in frantumi le loro finestre.
L’IDF afferma di aver colpito un lanciarazzi incorporato in una “zona umanitaria” per gli sfollati della Striscia
Un sito di lancio di razzi della Jihad islamica palestinese, all’interno di un rifugio per palestinesi sfollati nella “zona umanitaria” designata da Israele nell’area di Khan Younis, nel sud di Gaza, è stato colpito ieri da un drone.
“Le organizzazioni terroristiche continuano a piazzare armi e infrastrutture terroristiche nel cuore della popolazione civile, mettendola a rischio e usandola come scudo umano“, afferma l’esercito israeliano in un comunicato.
Le sirene suonano nei kibbutz vicino al confine con Gaza, ma l’IDF parla di falso allarme
Nel corso di questa mattina si sono attivate le sirene che avvertono di un possibile attacco di droni nel Kibbutz Ein Hashlosha vicino al confine con la Striscia di Gaza.
I militari dell’IDF hanno però avvertito che le sirene erano un falso allarme.
Gli esperti delle Nazioni Unite avvertono che le aziende che inviano armi a Israele potrebbero essere complici di abusi
Gli esperti delle Nazioni Unite hanno affermato che il rischio per le aziende produttrici di armi è aumentato da quando la Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha ordinato a Israele il mese scorso di fermare la sua offensiva militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in una storica sentenza di emergenza nel caso del Sud Africa che accusava Israele di genocidio.
“In questo contesto, continuare i trasferimenti di armi a Israele può essere visto come un atto che fornisce consapevolmente assistenza per operazioni che violano i diritti umani internazionali e le leggi umanitarie internazionali e può trarne profitto”, hanno detto gli esperti.
Blinken sottolinea la necessità di aumentare gli aiuti a Gaza e pianificare la governance del dopoguerra
Il Dipartimento di Stato americano ha pubblicato una lettura dell’incontro di ieri tra il segretario di Stato americano Antony Blinken con il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi ed il ministro degli Affari strategici Ron Dermer.
L’alto diplomatico statunitense “ha sottolineato la necessità di adottare ulteriori misure per aumentare gli aiuti umanitari a Gaza e pianificare la governance, la sicurezza e la ricostruzione post-conflitto“.
Un attacco aereo israeliano su Gaza uccide otto palestinesi e ne ferisce altri
Un attacco aereo israeliano sul quartiere di Zaytoun, nella città di Gaza, giovedì sera ha ucciso otto palestinesi e ne ha feriti altri. Il corrispondente sul posto della WAFA ha riferito che le vittime e i feriti sono state portati d’urgenza all’ospedale arabo al-Ahli.
L’esercito israeliano annuncia la morte di due soldati e 3 sono rimasti gravemente feriti
Due riservisti (25 e 27 anni) dell’IDF sono stati uccisi ieri 20 giugno in un attacco di mortaio di Hamas nella Striscia di Gaza centrale: lo ha annunciato l’esercito israeliano.
Hamas ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, dicendo che ha preso di mira una postazione militare vicino al quartiere Zeitoun di Gaza City.