Alla fine, Carmine Alfano, il candidato sindaco del centrodestra di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, dopo le accuse di omofobia, ha alzato bandiera bianca. Nel corso di una drammatica conferenza stampa in cui è arrivato alle lacrime e terminata poco fa, oggi, 20 giugno 2024, ha annunciato di aver deciso di ritirarsi dalla competizione elettorale che lo avrebbe visto protagonista, i prossimi 23 e 24 giugno, del ballottaggio con Corrado Cuccurullo, il candidato del centrosinistra. Il tutto mentre l’Università in cui insegna chirurgia plastica, quella di Salerno, dove è stato accusato dai suoi stessi studenti di aver assunto atteggiamenti poco consoni alla carica che ricopriva, ha deciso di sospenderlo.
Carmine Alfano si ritira dalle elezioni dopo le accuse di omofobia
Carmine Alfano quindi, finisce la corsa elettorale prima ancora che le urne di Torre Annunziata si riaprano per designare il suo nuovo sindaco. Il docente di chirurgia plastica presso l’Università di Salerno è finito al centro di uno scandalo che alla fine l’ha travolto. Alcuni suoi studenti hanno registrato delle sue frasi omofobe e, poco prima del ballottaggio, le hanno rese pubbliche. Oggi, dopo che nei giorni scorsi ha tentato di difendersi dicendosi vittima di un tranello politico, in conferenza stampa, coperto da un paio di occhiali da sole indossate nel tentativo di nascondere le lacrime, si è arreso:
“Assumo la decisione di farmi da parte perché non posso che registrare una continua e persistente attività demolitoria da parte di coloro che, con il concorso e la complicità di personaggi da operetta, continuano a strumentalizzare il voto e a rendersi supporters finanziari di operazioni squallide e malverse”
La lettera con cui Alfano dà l’addio alla politica
Il docente e, a questo punto, ex candidato sindaco di Torre Annunziata (anche se il suo nome in ogni caso rimarrà sulla scheda elettorale dei ballottaggi del 23 e 24 giugno), poi, ha passato il microfono al suo addetto stampa, il quale ha letto una sua lunga lettera in cui, però, non hanno trovato spazio scuse di alcun tipo, nè spiegazioni del suo comportamento, dopo che nei giorni scorsi aveva ricondotto le sue frasi omofobe a un clima goliardico con i suoi studenti. Anzi, quella di Alfano è una lettera che sparge solo veleno su Torre Annunziata, una città che si appresta ad eleggere il suo sindaco al termine di un commissariamento disposto dal Ministero degli Interni per infiltrazioni della camorra.
“Carissimi Signori, come sapete e come certamente avete letto nel mio programma elettorale, ero consapevole che, battendomi per un vero cambiamento della città di Torre Annunziata, avrei incontrato contrasti ed avversioni legati al malaffare, alla dura resistenza di quanti non avrebbero rinunciato ai privilegi e alle negatività latenti (…) ma circostanze avverse hanno prevalso sul mio desiderio di rappresentare la futura guida degli interessi esclusivi della Città. La mia formazione cattolica e quella di medico mi hanno reso disponibile verso chiunque abbia avuto bisogno (…). Non ho mai cercato il successo a ogni costo. Non ho mai permesso a nessuno di infangare la mia carriera professionale o metterla in dubbio e chi lo sta facendo in modo così palesemente strumentale dovrà risponderne nelle sedi giudiziarie. Sono un professionista affermato da sempre e non sono uno di quelli che possono vantare il titolo di professore universitario per “meriti politici”. Per questo, l’esigenza di assumere decisioni inevitabili ed urgenti riguardanti me stesso e la città di Torre Annunziata: sono indispensabili per avviare un processo di vera e propria rinascita della Città. Assumo la decisione di farmi da parte perché non posso che registrare una continua e persistente attività demolitoria da parte di coloro che, con la complicità o il concorso di personaggi da operetta, continuano a strumentalizzare il voto e a rendersi supporters finanziari di operazioni squallide e malverse”
Poi è tutto un proseguire di accuse al veleno:
“Mi è difficile non pensare alle migliaia di tessere elettorali richieste da una infinità di cittadini anche ad un’ora dal termine dell’espressione del voto. Cosa che è continuata anche nei giorni a seguire. Il ruolo dei transfughi alla ricerca di posizioni per sè e per i propri cari rappresenta una squallida e vomitevole rappresentazione degli interessi che si intendono governare. A mio sommesso avviso, il compito primario della Politica risulta inscindibilmente connesso all’apertura di nuove prospettive, al dare fiducia e speranza ai cittadini toccando e smuovendo le loro passioni (…)”
La conclusione dell’ex candidato Alfano, quindi, è questa:
“Atteso il mio senso dell’etica e del rispetto che ho per le persone, non mi presto alle strumentalizzazioni in questo periodo di squallido brusio e di grandi mistificazioni dove tutto diventa irreale (…) Lobbies affaristiche pseudopolitiche, lobbies prepotenti e irresponsabili guidate dai potentati di turno nella nostra città rappresentano miserandi interessi che non sono utili al cambiamento”
E nemmeno, evidentemente, a chiedere scusa o a dare spiegazioni del proprio comportamento.