Nel panorama fiscale nostrano, assume particolare rilevanza per le imprese la compensazione dei crediti fiscali. Questa pratica, infatti, permette alle imprese di utilizzare i crediti d’imposta per estinguere i debiti tributari. Tuttavia, ci sono state recenti modifiche normative che hanno introdotto nuove regole, in particolar modo per le imprese con debiti iscritti a ruolo superiori a 100.000 euro. Queste novità, emanate attraverso decreti legge, hanno un impatto notevole sulle modalità di utilizzo dei crediti d’imposta, inclusi quelli derivanti dai bonus edilizi.

Compensazione crediti fiscali: la richiesta all’Agenzia delle Entrate

Tramite istanza di interpello, un’azienda, identificata come [ALFA], ha posto un quesito all’Agenzia delle Entrate riguardante la possibilità di compensare crediti fiscali in presenza di debiti iscritti a ruolo superiori a 100.000 euro. L’azienda ha dichiarato di avere contenziosi con l’Agenzia delle Entrate e di aver rateizzato i debiti non sospesi né sgravati. Inoltre, dispone di crediti d’imposta derivanti da bonus edilizi, ceduti ai sensi dell’art. 121 del D.L. 34/2020.

L’azienda chiede se l’art. 37, comma 49-quinquies, del D.L. 223/2006, escluda il divieto di compensazione in presenza di debiti iscritti a ruolo, se questi sono stati rateizzati regolarmente. Inoltre, si interroga se i limiti alla compensazione si applichino ai crediti derivanti da bonus edilizi.

Secondo l’azienda, il divieto di compensazione non dovrebbe operare in due casi specifici, che sono i seguenti:

  • Se i debiti iscritti a ruolo sono stati rateizzati e i pagamenti sono regolari.
  • Se i crediti da compensare derivano da bonus edilizi ceduti.

Compensazione crediti fiscali con debiti iscritti a ruolo superiori a 100.000 euro: il parere dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate non condivide completamente la soluzione interpretativa proposta dall’azienda. Infatti, ha evidenziato che, a partire dal 30 marzo 2024, il D.L. 39/2024 ha introdotto il comma 3-bis all’art. 121 del D.L. 34/2020, che stabilisce la sospensione dell’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta per imposte erariali superiori a 10.000 euro, se non vi sono provvedimenti di sospensione o decadenza dalla rateazione.

Modifiche normative dal 1° luglio 2024

Dal 1° luglio 2024, entreranno in vigore ulteriori modifiche normative. L’art. 37, comma 49-quinquies, del D.L. 223/2006, stabilisce che per i contribuenti con debiti iscritti a ruolo superiori a 100.000 euro, la compensazione dei crediti è esclusa, salvo che per contributi previdenziali, assistenziali e premi assicurativi. Tuttavia, questa esclusione non si applica ai debiti oggetto di piani di rateazione regolarmente onorati.

Cosa cambia per le aziende

Le recenti modifiche normative riflettono la volontà del legislatore di facilitare l’utilizzo dei crediti d’imposta in compensazione, a condizione che i piani di rateazione dei debiti siano rispettati. Questo approccio ha come obiettivo quello di bilanciare l’esigenza di recuperare le somme dovute all’erario con quella di sostenere la liquidità delle imprese, specialmente in contesti di crisi economica e altre problematiche fiscali.

Alla luce di quanto scritto, è inevitabile per le imprese prestare particolare attenzione alle nuove disposizioni. In presenza di debiti iscritti a ruolo superiori a 100.000 euro, è fondamentale garantire che i piani di rateazione siano rispettati per continuare a beneficiare della compensazione dei crediti d’imposta. Inoltre, è necessario monitorare attentamente le normative specifiche sui bonus edilizi, poiché le modalità di utilizzo in compensazione saranno definite da un prossimo regolamento del Ministro dell’Economia e delle Finanze.

In sintesi

Le recenti modifiche normative hanno introdotto nuove regole per la compensazione dei crediti fiscali per le imprese con debiti iscritti a ruolo superiori a 100.000 euro. Un’azienda ha chiesto all’Agenzia delle Entrate se la compensazione sia possibile in presenza di rateazioni regolari e crediti da bonus edilizi. L’Agenzia ha chiarito che, dal 30 marzo 2024, la compensazione è sospesa per imposte erariali superiori a 10.000 euro senza provvedimenti di sospensione. Dal 1° luglio 2024, la compensazione è esclusa per debiti superiori a 100.000 euro, salvo per quelli rateizzati regolarmente.