Come chiudere i debiti con l’AdeR? Molti non hanno aderito alla Rottamazione quater, accumulando cartelle esattoriali da pagare. Fortunatamente, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha reso più semplice l’accesso ai servizi dedicati a:

  • rateizzazione delle cartelle esattoriale;
  • proroga di una dilazione in corso.

Aderendo a un piano di rateizzo dei debiti esattoriali, si bloccano le procedure cautelari ed esecutive che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione dovrebbe promuovere per il recupero del credito. Questo è un fatto forse non noto a tutti. Vediamo insieme i punti principali della nuova Guida della Riscossione.

Come chiudere i debiti con l’AdeR?

Nel 2023 sono state presentate all’incirca 1,4 milioni di istanze di rateizzazione delle cartelle esattoriali, un trend in crescita del 12 per cento rispetto all’anno precedente. Pertanto, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha reso più semplice l’accesso ai servizi dedicati al rateizzo.

D’altra parte, i contribuenti che intendono chiudere i debiti con l’AderR aderiscono a piani di rateizzo del debito iscritto a ruolo bloccano le azioni dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione che non può avviare nuove azioni cautelari o esecutive sul debito rateizzato.

Inoltre, ad esempio con il pagamento della prima rata del piano di rateizzo, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione sospende l’eventuale fermo amministrativo.

La Riscossione ricorda che con la sospensione del fermo amministrativo il contribuente può circolare con il veicolo, ma non può rottamarlo né venderlo. Per effettuare tali operazioni deve regolarizzare tutte le rate. Vediamo insieme i piani di rateizzo più utilizzati dai contribuenti.

Cartelle esattoriali: ecco come chiudere i debiti con l’AdeR

Rateizzazione ordinaria entro i 120mila euro

I contribuenti che richiedono la rateizzazione ordinaria possono dilazionare il debito iscritto a ruolo fino a 72 rate, ovvero entro un periodo massimo di 6 anni, a prescindere dall’importo.

Tuttavia, è importante sottolineare che se l’importo da dilazionare è inferiore a 120mila euro, il contribuente può presentare la richiesta direttamente sul sito online tramite il servizio “Rateizza adesso”.

Requisiti per la rateizzazione ordinaria entro i 120mila euro:

  • la richiesta di rateizzazione ordinaria non è subordinata alla presentazione di una documentazione;
  • il limite di 120mila euro riguarda ogni singola richiesta di rateizzazione.

Come presentare la richiesta all’AdeR:

  • per importi fino a 120mila euro, la richiesta può essere presentata online tramite il servizio “Rateizza adesso”;
  • per importi oltre 120mila euro, la richiesta deve essere presentata a mezzo PEC utilizzando i moduli specifici.

Rateizzazione ordinaria oltre 120mila euro

I contribuenti che richiedono una rateizzazione ordinaria per un importo di oltre 120mila euro devono presentare la richiesta a mezzo PEC avvalendosi dei moduli specifici.

Documentazione richiesta per importi oltre 120mila euro:

  • attestazione della “temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica”;
  • Persona fisica: modello “R2”;
    • certificazione Isee del nucleo familiare;
  • Persona giuridica: modello “R3”;
    • stato economico-patrimoniale dell’azienda.

 Rateizzazione straordinaria

I contribuenti che richiedono la rateizzazione straordinaria devono presentare a mezzo PEC un documento che attesti la comprovata e grave situazione legata alla congiuntura economica. In questo caso, a prescindere dall’importo del debito, è possibile dilazionarlo fino a un massimo di 10 anni, ovvero in 120 rate.

Documentazione richiesta per la rateizzazione straordinaria:

  • Persona fisica: modello “R4”;
    • certificazione Isee, comprensiva dell’indicatore Isee;
  • Persona giuridica: modello “R5”;
    • stato economico-patrimoniale dell’azienda.

Attenzione! La Riscossione richiede moduli specifici supportati dalla documentazione e la rateizzazione straordinaria può essere richiesta una sola volta.

Rateizzazione del debito iscritto a ruolo in proroga

Il contribuente ha la facoltà di richiedere una proroga se dimostra di aver subito un peggioramento delle condizioni reddituali dopo la concessione della prima rateizzazione, in particolare:

  • la proroga può essere richiesta una sola volta;
  • il massimo numero di rate è di 72 (ordinaria) o 120 (straordinaria).

La proroga deve essere richiesta a mezzo PEC utilizzando il modulo specifico e in allegato la documentazione che attesti il peggioramento delle condizioni reddituali.

L‘Agenzia delle Entrate – Riscossione valuterà la richiesta e deciderà se concedere o meno la proroga.