La storia si ripete. Quella recente e quella più lontana da noi, terribile e inquietante. Una storia di violenza, che vede protagonisti alcuni militanti dell’organizzazione di estrema destra Casapound, con alcuni ragazzi della ‘Rete degli Studenti Medi’ da loro aggrediti e malmenati a Colle Oppio, a Roma.

L’aggressione è avvenuta ieri, 18 giugno 2024, mentre i ragazzi tornavano dalla manifestazione delle opposizioni contro le riforme del governo Meloni a piazza Santi Apostoli, ed è stata ripresa in un video diffuso sui social della Rete.

Ragazzi aggrediti a Roma da militanti di Casapound, nel video le violenze dei militanti di estrema destra

Mo gli rubo la bandiera“.

Sarebbe questa la frase che ha dato il via all’aggressione subita dai ragazzi verso le 20:40 di ieri sera, mentre passavano davanti al pub ‘Cutty Sark’ di Colle Oppio, tradizionale ritrovo dei militanti di Casapound.

Come si vede nel video diffuso dalle giovani vittime, gli estremisti di destra hanno prima attaccato, alle spalle, un ragazzo che portava la bandiera rossa della ‘Rete degli Studenti Medi’, per poi accanirsi contro di lui anche tre contro uno. Non sono mancati, poi, gli attacchi anche agli altri giovani che stavano riprendendo la scena con i loro telefoni cellulari.

Ecco il video diffuso dalla ‘Rete degli Studenti Medi’:

I ragazzi sono stati costretti a farsi medicare dalle strutture sanitarie di Roma, ma non prima di aver denunciato l’accaduto alle autorità competenti. La Digos, in particolare, una volta acquisito il filmato, ha subito identificato i responsabili, nei confronti dei quali sarà depositata domani in procura un’informativa di reato.

La solidarietà di Zingaretti (Pd): “Il governo condanni”

A rendere ancora più preoccupanti i contorni della vicenda c’è il fatto che il movente dell’aggressione è puramente politico. I ragazzi sono stati colpiti in quanto avevano una bandiera rossa e stavano tornando dalla manifestazione organizzata dai partiti di opposizione in piazza Santi Apostoli contro le riforme del governo e le intimidazioni, anche violente, esplose nella rissa alla Camera dello scorso 12 giugno.

Una ferma condanna dell’accaduto è arrivata, quindi, da Nicola Zingaretti, ex presidente della Regione Lazio ed eurodeputato del Partito democratico.

In un post su Instagram nel quale mostra il video dell’aggressione, Zingaretti esprime la sua “totale vicinanza e solidarietà” agli studenti colpiti dalla brutale aggressione e aggiunge:

“Pretendiamo che immediatamente sia fatta giustizia contro questo vergognoso atto di violenza politica. Pretendiamo una chiara condanna da parte del Governo italiano e un impegno affinché si fermi l’escalation di violenza contro la libertà di pensiero”.

Mentre sul fronte giudiziario bisognerà attendere le mosse della procura e l’incriminazione dei responsabili, su quello politico sembra che l’appello dell’ex governatore sia destinato a cadere nel vuoto. Il livello dello scontro politico attuale, in Italia, è tale, infatti, che sembra difficile poter immaginare condanne nette e senza appello, anche di fronte a episodi di violenza simili. Altro motivo per considerare molto pericoloso il clima socio-politico degli ultimi tempi.