Autonomia differenziata e Piazzale Loreto, cosa c’entra? Nulla. Bisognerebbe chiederlo alla deputata dei CInquestelle Susanna Cherchi. Di sicuro, l’iter della legge sull’autonomia differenziata scatena ancora una volta il Parlamento, come se non fosse bastato quanto accaduto tra Donno e Iezzi. Evidentemente, no perché vola una frase agghiacciante che ha lasciato tutti interdetti. E’ quella che ha pronunciato la deputata dei Cinquestelle Susanna Cherchi direttamente dal suo scranno parlamentare, lasciandosi andare (forse un po’ troppo) ad uno sfogo contro i colleghi del centrodestra, rei di aver velocizzato l’iter dell’autonomia differenziata, lavorando praticamente tutta la notte e arrivando la mattina con il voto decisivo.

Una frase, un ricordo e alcune accuse nello specifico che non hanno molto senso, soprattutto con quanto ha messo in evidenza l’onorevole Cherchi dal punto di vista storico, un paragone terribile e un fatto che resta e rimane come uno dei più efferati dell’immediato dopo-guerra, ovvero quanto accaduto a Benito Mussolini a Piazzale Loreto a Milano.

Ma per la Cherchi “con il karma non si scherza”. E ha subito tuonato, aggiungendo: “Gli italiani sono un popolo strano: non dimenticate Piazzale Loreto. Mussolini lo hanno messo a testa in giù. Non dimenticatevelo questo“.

Autonomia differenziata e quelle frasi inacettabili, chi è Susanna Cherchi?

Frasi inaccettabili che hanno lasciato stupiti e attoniti anche più di qualche esponente dei Cinquestelle a lei vicino. Dichiarazioni di un onorevole che sono state subito stigmatizzate da FdI sui propri profili social, ma anche da tante altre persone. Insomma, dall’aula del Parlamento, dopo qianto accaduto dalla rissa scoppiata tra il grillino Leonardo Donno e il leghista Igor Iezzi, sembra non si voglia imparare mai la lezione e soprattutto l’esempio che si dovrebbe dare da quell’aula. Ma tant’è.

Ma chi è esattamente Susanna Cherchi che, con quella frase di oggi, in tanti si sono chiesti da dove venisse e cosa facesse. E’ innanzitutto una deputata del Movimento Cinque Stelle, una donna di 66 anni che, prima di entrare in Parlamento, ha speso tutta la sua vita a fare l’insegnante di Matematica e Scienze, spiegando ai suoi ragazzi cosa si può fare e cosa non si deve fare, forse avrà anche detto loro come ci si comporta e soprattutto come potersi relazione con gli altri, nonostante fosse specializzata in materie scientifiche, dove, sicuramente, la disciplina e l’educazione non manca.

Probabilmente quella frase su Piazzale Loreto in classe, soprattutto sbandierarla come fosse una preparazione di una eventuale vendetta, non l’ha mai detta, almeno ce lo auguriamo. Ad ogni modo, l’onorevole Cherchi, è una donna con la schiena dritta, tosta che si è laureata all’università la Sapienza di Roma in Geologia e per 30 anni ha insegnato a ragazzi delle scuole medie Matematica e Scienze. Non storia, insomma. Perché Piazzale Loreto fa parte della fine della guerra e del fascismo, ma anche di un brevissimo periodo buio e barbaro del nostro paese. Un periodo che non c’è più, soprattutto ora che siamo nel 2024.

E, parlando di un disegno di legge che è passato, sempre in maniera democratica e soprattutto seguendo l’iter parlamentare, questo è doveroso ricordarlo sempre, anche all’onorevole Cherchi, la cui protesta è legittima, ma tutto viene vanificato, quando lei stessa ricorda e quasi si augura e spera che il popolo italiano, a causa di quello che è stato deciso, scenda in piazza e metta a testa in giù alcuni parlamentari. Non ci siamo proprio.

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