Preoccupazione e perplessità si fanno sentire sempre più incalzanti sui social per Francesco Chiofalo, ex corteggiatore di Uomini e Donne, che è stato ricoverato d’urgenza il 17 giugno 2024. Si era da pochi giorni sottoposto al “coraggioso” intervento di keratopigmentazione anulare, per cambiare il colore degli occhi da marroni ad azzurri ghiaccio e questo ha fatto subito passare il pubblico a conclusioni affrettate.

Le dichiarazioni dell’ex concorrente di Temptation Island, poi, non avevano lasciato spazio a fraintendimenti:


“Che disastro, mannaggia, non ci vedo manco bene.Mi voglio buttare di sotto, sono nervosissimo, agitato”.

Oggi, 19 giugno 2024, Chiofalo è stato ospite a Mattino 4, dove ha raccontato che le cause sono in realtà diverse da quelle che tutti si aspettavano.
Non si sarebbe trattato, infatti, di un problema agli occhi causato dall’operazione per il “cambio colore”, bensì di un attacco epilettico.
Tag24.it ha chiamato a fare chiarezza su questa delicata operazione oculista, il dottor Antonio Scialdone, che ha spiegato tutti i rischi, i pericoli e come funziona questo delicato intervento.

Francesco Chiofalo di Uomini e Donne e il cambio colore degli occhi: rischi e pericoli

Ad allarmare subito gli utenti sui social, dopo la pubblicazione della notizia da parte di Chiofalo, erano i suoi momentanei problemi alla vista. Tutti hanno subito pensato che non ci vedesse più a causa della keratopigmentazione anulare. Quali sono i pericoli e qual è il massimo che può succedere in questi casi? Ce ne ha parlato così il dottor Scialdone:

“Bisogna vedere quali tecniche vengono usate. Siamo arrivati di sicuro ad un miglioramento recente di tentativi precedenti con coloranti usati per la pelle, che per l’occhio sono tossici. Negli ultimi 5-6 anni, infatti, sono stati utilizzati coloranti molto più raffinati che danno molte meno reazioni infiammatorie. Tuttavia, in un terzo dei casi, c’è almeno un po’ di abbagliamento alla luce, che poi si riduce perché le persone si adattano. Se l’anello centrale non è fatto correttamente, il paziente può avere molto fastidio con i raggi di luce. Inoltre, nel tempo, il colore può sbiadire e richiedere ritocchi.

Ci sono stati pochissimi casi in cui le cornee hanno avuto problemi infiammatori gravi. Questo tipo di intervento è raro e dipende anche dal tipo di pazienti. Esiste anche un’altra tecnica, che consiste nell’inserire un’iride artificiale dentro l’occhio, ma questa non si usa più frequentemente, perché provoca glaucoma e infiammazioni.

Gli occhi sono molto delicati e una volta che si altera l’occhio, le strutture si riparano male. Alcune infiammazioni sono curabili, ma non è detto che uno torni esattamente come prima.

Che cos’è la keratopigmentazione anulare per cambiare colore agli occhi e come funziona?

Ma in che consiste e com’è possibile un intervento del genere? Il dottor Scialdone ha precisato che non parliamo di un intervento molto frequente e che di sicuro è messo in pratica più da medici che hanno tra i pazienti personaggi famosi o influencer, piuttosto che da quelli che operano nei centri con clientela non particolarmente legata al lavoro con la propria immagine.

Ci ha spiegato così che cos’è la keratopigmentazione (o cheratopigmentazione) anulare:

“L’intervento consiste nell’inserimento di coloranti “in polvere” micronizzati, cioè ridotti in particelle minutissime, all’interno della cornea. La cornea è come il vetro di un orologio da polso: è come se si tagliasse in due il vetro, “come un panino”, ci si mettesse dentro il colorante e si richiudesse, lasciando però centralmente una zona intatta, quella dove passa la luce e le immagini, che corrisponde alla pupilla.

È sostanzialmente la stessa struttura su cui si fa una correzione della miopia. La tecnica usa lo stesso approccio della LASIK, dove un laser a femtosecondi fa delle microincisioni all’interno della cornea, permettendo al chirurgo di inserire i coloranti e poi richiudere.”

Cambiare colore degli occhi è pericoloso?

Secondo quanto ci spiega il dottor Scialdone, coloro che si operano agli occhi per cambiare il colore non corrono danni particolarmente gravi, ma sono piuttosto difficili da curare in modo permanente e sconsiglia in generale il tipo di intervento:

“Io non l’ho mai fatto e non penso che lo farò mai, perché mi sembra un rischio non commisurato. Anche se apparentemente non è tanto, è solo per motivi estetici. Francamente, è molto meglio, se dovessimo paragonare, farsi una protesi al seno, che ha molto meno rischio.

Cosa è successo a Chiofalo? L’intervento ha provocato un attacco epilettico? ” E’ un fattore individuale”

L’ex concorrente di Temptation Island ha chiarito bene cosa gli è successo durante il già citato programma Mattino 4 e ha fatto riferimento ad un suo precedente delicato intervento per rimuovere un tumore al cervello.

“Sono stato riceverato d’urgenza perché ho avuto un attacco epilettico, quindi non per un problema inerente agli occhi. È stato un attacco epilettico perché io ho avuto un intervento per levare un tumore in testa qualche anno fa. E purtroppo si è creata una camera d’aria all’interno del cranio. E ho scoperto pochi giorni fa di soffrire di epilessia. L’attacco epilettico ribalta gli occhi. Succede che, avendo fatto da poco questo intervento, purtroppo quando ho ribaltato gli occhi e sono tornati normali, io ho avuto un momento di buio. Mi è stato detto che probabilmente senza l’intervento agli occhi non avrei avuto questa cecità momentanea. Che poi è quello che mi ha fatto preoccupare maggiormente”.

Quindi ha spiegato meglio così ai follower e a tutti coloro che si sono preoccupati, come sono andate veramente le cose e se ci sono dei legami tra il cambio di colore degli occhi e la sua “cecità” che, fortunatamente, è stata momentanea.

L’oculista Scialdone stesso ha chiarito che, sebbene dopo la keratopigmentazione anulare può succedere di poter diventare più sensibili alla luce, non è detto che questo provochi per forza degli attacchi epilettici. Anzi, succede per le persone particolarmente soggette e varia caso per caso. Resta un piccolo sentore di incertezza, dal momento che comunque non è un’eventualità impossibile:

“In persone particolarmente sensibili alla luce, alcuni abbagliamenti possono essere motivo di stimolo di un attacco epilettico, ma è un fattore molto individuale e non è una regola generale. Non è impossibile.”

Chiaro è che il caso di Chiofalo è molto particolare e più sicuramente legato a situazioni pregresse da lui stesso chiarificate pubblicamente.