Continuano le operazioni delle forze dell’ordine francesi in Nuova Caledonia. La polizia ha arrestato mercoledì 19 giugno il leader del movimento indipendentista CCAT, Christian Tein, ed altre dieci persone. Le forze dell’ordine francesi accusano Tein di “criminalità organizzata” in seguito ai disordini che hanno scosso l’isola.
Arrestato il leader del movimento che guida le proteste in Nuova Caledonia
Sono scoppiate proteste in Nuova Caledonia nella notte tra il 13 e il 14 maggio dopo che l’Assemblea nazionale ha approvato una riforma elettorale che ha suscitato preoccupazioni tra gli indigeni Kanak riguardo al peso del proprio voto. Più di un mese dopo, la polizia francese ha arrestato i presunti mandanti degli abusi commessi nell’arcipelago.
Undici persone sono state arrestate il 19 giugno tra cui il leader del movimento alla guida delle manifestazioni contro la riforma elettorale e anche una figura di spicco indipendentista Kanak, Christian Tein. Le autorità ritengono che Tein è stato il personaggio che ha portato l’isola ai disordini. Le figure arrestate sono state accusate per reati di “criminalità organizzata”. Tein nega le accuse e ha denunciato l’operazione definandola come una “provocazione”.
Anche il partito politico indipendentista, l’Unione Caledoniana, ha denunciato quelli che definisce “arresti abusivi”, “mentre funzionari locali anti-indipendenza e miliziani criminali si pavoneggiano in completa libertà. Il partito ha chiesto spiegazioni sugli arresti, una richiesta supportata anche da altri movimenti”.
Le manifestazioni
Le proteste in Nuova Caledonia sono scoppiate dopo l’approvazione di una riforma elettorale che conferisce il diritto di voto ai cittadini residenti sull’isola da più di 10 anni, ampliando così l’elettorato in vista delle elezioni provinciali del 2024. Durante i disordini, nove persone sono morte, tra cui due agenti delle forze dell’ordine.
L’isola è un territorio francese d’oltremare sotto l’amministrazione di Parigi. La Francia ha concesso la cittadinanza a tutti gli abitanti senza distinzioni nel 1953. Parigi, quindi, ha schierato le forze armate sull’isola per fermare gli scontri. Successivamente, il presidente francese Macron ha organizzato una visita per promuovere il dialogo e calmare la situazione. All’inizio del mese, le forze indipendentiste avevano chiesto a Macron di ritirare la riforma come condizione per avviare il dialogo.
La procedura di approvazione definitiva è stata sospesa dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte di Macron il 9 giugno scorso. Durante una recente conferenza stampa, il presidente francese ha anche annunciato un cambio di rotta sulla questione della riforma in Nuova Caledonia.
La situazione sta gradualmente tornando alla normalità. Il 31 maggio scorso, il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, aveva annunciato che tutti i quartieri della capitale erano sotto il controllo delle forze dell’ordine. Tuttavia, rimaneva ancora da risolvere la questione dei posti di blocco e dell’apertura dell’aeroporto. Dopo settimane di interruzioni, lunedì scorso sono stati riaperti l’aeroporto e le scuole, ma gli agenti delle forze dell’ordine continuano a operare sull’isola.