Erano anni che in Serie A non si assiteva a un effetto domino così massiccio sulle panchine dei club più importanti. Uno scacchiere che piano, piano, si è andato a sistemare e riempire, anche se all’appello manca ancora qualche ufficialità. Tra tutte, quella che preoccupa i tifosi, è soprattutto quella del Torino. Il prescelto è Paolo Vanoli, e nelle ultime ore i granata avrebbero limato anche gli ultimi dettagli per convincere il Venezia a lasciarlo andare, ma l’annuncio si fa ancora attendere. Nel frattempo non mancano i rumors di mercato e quello più importante coinvolge Buongiorno, alle prese con il corteggiamento del Napoli di Conte. Per commentare il mercato del Torino e la scelta di Vanoli, David Di Michele, ex attaccante che ha vestito anche la maglia granata, è intervenuto in esclusiva a Tag24
Torino, per Vanoli manca l’ufficialità: Di Michele a Tag24
Il valzer degli allenatori è quasi completo, anche se all’appello mancano ancora delle panchine, che per il momento restano in bilico. Tra queste, balza all’occhio quella del Torino, che ancora non ha trovato un proprietario. Il prescelto è Vanoli, reduce da una stagione straordinaria alla guida del Venezia, che gli ha consentito di ottenere con anticipo la promozione in Serie A. La trattativa è a buon punto, ma l’ufficialità tarda ad arrivare e questo immobilismo preoccupa i tifosi granata che già da tempo chiedono alla proprietà un mercato adeguato per fare il definitivo salto di qualità e tornare in Europa. Per commentare il mercato del Torino e la scelta di Vanoli, David Di Michele, ex attaccante che ha vestito anche la maglia granata, è intervenuto in esclusiva a Tag24
Il Torino dovrebbe aver scelto Vanoli per la panchina per la prossima stagione, ma manca ancora l’ufficialità. Questo silenzio ti preoccupa?
“Sicuramente se c’è la volontà di cambiare allenatore e in questo momento c’è silenzio assoluto, un po’ di preoccupazione sono sicuro che a Torino ce l’abbiano. Conosco bene la piazza e so che vorrebbero avere una programmazione diretta e veritiera. Finché non prendi l’allenatore, non puoi avere una linea di mercato e non puoi muoverti per intavolare trattative con i giocatori che potrebbero fare al tuo caso. Tutto diventa caotico e complicato. Essendo una piazza che richiede pretende tanto, vorrebbe sicuramente maggiore tranquillità”.
È una piazza che già da tempo richiede al presidente Cairo di poter lottare per rientrare in Europa. I granata potranno tornare in corsa e compiere questo definitivo salto di qualità?
“Sicuramente parliamo di una città e di una tifoseria che pretende un grande ritorno in Europa, visto anche quello che è stato il blasone di questo club. Negli anni passati ci sono stati momenti di appannamento, ma ora c’è tranquillità e serve solo programmazione per far sì che questa piazza possa tornare dove merita. Mi auguro che prima o poi granata possano lottare per l’Europa League, perché sarebbe davvero importante per loro. Il silenzio e questa situazione di stallo però, non aiuta di certo l’ambiente, né tantomeno può far sì che la tifoseria si avvicini di più alla squadra e alla società”.
Il prescelto dovrebbe essere appunto Vanoli, che ha appena riportato il Venezia in Serie A. È un profilo che ti piace? Credi che sia pronto per il salto?
“Vanoli ha fatto grandissime cose in Serie B con il Venezia e si è meritato questa possibilità. A un certo punto il suo nome era stato accostato anche al Bologna, a dimostrazione del fatto che ha già fatto vedere di avere qualità importanti. Si è guadagnato la stima dei grandi club, ma parliamo di società blasonate e importanti. Giustamente la società pretenderà molto da lui. Probabilmente i tifosi avrebbero preferito un allenatore con un po’ più di esperienza, proprio per tornare a lottare da subito per un posto in Europa. Non è detto però che Vanoli non possa ambire, sin da subito, a competere anche a livello internazionale. Molto dipenderà ovviamente dal mercato che sarà fatto e dai calciatori che gli verranno messi a disposizione. Resta il fatto che lui, in Serie A, è alle prime armi”.
Il mercato
A proposito di mercato, vedremo cosa decideranno di fare in entrata. In uscita invece, sembra l’estate giusta per lasciar partire Buongiorno, con il Napoli in pole. Quanto perde il Torino?
“Buongiorno è un giocatore molto importante, che si è rivelato fondamentale per il Toro e anche per la Nazionale. Ha già fatto due o tre anni di livello e lo scorso anno si è sacrificato, decidendo di rimanere. Stavolta però può partire, ma a quel punto il Torino dovrà prendere almeno due giocatori. In primis per sostituire la sua partenza, e poi perchè parliamo comunque di un reparto che andava già rinforzato. Se vogliono ambire a lottare per l’Europa, credo che servano nell’immediato giocatori di livello per poter mettere su una rosa all’altezza”.