Mancano poco più di dieci giorni alle elezioni anticipate in Francia. Dopo diverse trattative, sono state formate le alleanze e quattro principali blocchi si sfideranno al voto il 30 giugno e il 7 luglio. Nonostante Emmanuel Macron avesse dichiarato che non avrebbe fatto campagna elettorale in quanto presidente in carica, ha preso di mira l’alleanza di sinistra, il Nuovo Fronte Popolare.

Macron critica il programma del Nuovo Fronte Popolare

Le elezioni anticipate in Francia si terranno il 30 giugno e il 7 luglio. Quattro schieramenti principali si contenderanno il governo: il Nuovo Fronte Popolare rappresenterà la sinistra, il Rassemblement National la destra con alcuni membri dei Repubblicani, Les Républicains e il blocco macronista, Rinascimento. Durante uno scambio con i giornalisti ai margini di Ile de Sein, martedì 18 giugno, il presidente Macron ha giustificato nuovamente la decisione di convocare le elezioni e ha continuato la sua campagna attaccando l’alleanza di sinistra.

Emmanuel Macron ha criticato il programma del Nuovo Fronte Popolare, affermando che “non è un programma socialdemocratico” ma “totalmente incentrato sull’immigrazione”. Questa critica, molto attesa dalle forze di destra, è stata pronunciata dal presidente francese meno di una settimana dopo aver annunciato che non guiderà la campagna elettorale poiché riveste il ruolo di capo di stato. Lo scorso 12 giugno, Macron ha tenuto una conferenza stampa in cui ha spiegato le ragioni per cui ha convocato elezioni anticipate e ha presentato una serie di promesse elettorali di orientamento centrista, rivolte sia agli elettori di destra che a quelli di sinistra.

Il programma del Nuovo Fronte Popolare affronta diversi temi, tra cui le pensioni, la tassazione e l’immigrazione. I partiti di sinistra hanno promesso la creazione di una “via di immigrazione legale e sicura” e l’istituzione di un’agenzia per le operazioni di “salvataggio in mare e a terra”. Queste forze propongono anche di stabilire uno “status di sfollato climatico” per far fronte ai nuovi fenomeni migratori causati dai cambiamenti climatici.

La coalizione di sinistra contro il Rassemblement National

Il blocco di sinistra è composto dal Partito Comunista, dal Partito Socialista, da La France Insoumise, dagli Ecologisti, da Place Publique, oltre che da altri piccoli schieramenti e sindacati. Secondo Macron, questa unione di forze “non reggerà”, sostenendo che “la sinistra è molto più divisa che nel 2022 perché non ha un leader”. Il presidente francese ha fatto riferimento alla coalizione Nupes. I partiti di sinistra avevano formato questa alleanza in vista delle elezioni del 2022, ottenendo 150 seggi su un totale di 577.

Il Nuovo Fronte Popolare non ha annunciato un candidato per la guida dell’esecutivo, tuttavia, si presenta come un’alternativa alla deriva dell’estrema destra di Le Pen e Bardella, nonché agli impopolari macronisti.

La coalizione ha deciso, come nel 2022, di presentare candidati unici nei 577 collegi. Considerando che il sistema elettorale francese è maggioritario, escludendo i macronisti, le forze di sinistra si preparano a confrontarsi principalmente con il Rassemblement National al secondo turno.

Mélenchon denuncia le parole di Macron

Il leader di La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha reagito alle parole del presidente con un post su X, mettendo in dubbio le intenzioni di Macron:

E ora il Presidente denuncia il nostro programma “totalmente immigrazionista”! Cosa sta succedendo? È ancora nella realtà? Vuole tagliare le strade della resistenza alla RN al secondo turno? Attenzione!

I sondaggi

Il partito di Macron mira a raggiungere quella che lui definisce “una maggioranza silenziosa”, legittimando la sua proposta contro l’ascesa dell’estrema destra e dell’estrema sinistra. Gli ultimi sondaggi indicano il Rassemblement National come il primo partito con il 31 per cento dei consensi. Seguono il Nuovo Fronte Popolare, che oscilla tra il 22 e il 28 per cento, e il campo presidenziale, che continua a perdere consensi rispetto al 2022 e si attesta intorno al 18 per cento.