Nessuna tolleranza verso gli estremisti di destra e di sinistra ed una continuità con i precedenti governi nell’appoggio all’Ucraina nella guerra contro la Russia, il presidente di Rassemblement National Jordan Bardella a pochi giorni dalle elezioni legislative anticipate in Francia del 30 giugno e del 7 luglio 2024 mette in chiaro la linea da seguire nella politica interna ed estera.
Bardella parla già del futuro dopo le elezioni in Francia del 2024
Fermato da alcuni giornalisti durante una visita all’esposizione della difesa Eurosatory a Parigi, il presidente di Rn ha assicurato che non ci sarà nessuna tolleranza verso chi assume atteggiamenti violenti in Francia se diventerà primo ministro. “Le organizzazioni di estrema sinistra e di estrema destra verranno sciolte” promette Bardella che parla chiaramente del Groupe Union Défense, un movimento studentesco di estrema destra noto per le sue idee antisemite. Poi la stoccata all’attuale governo:
“A differenza del governo, noi non siamo mai stati indulgenti nei confronti delle milizie che disturbano le manifestazioni”
Il tema dello scioglimento dei gruppi di ultradestra è stato toccato questa mattina anche dal ministro degli Interni Gérald Darmanin che ha annunciato ai microfoni dell’emittente francese BFM-TV la sua intenzione di proporre al Presidente della Repubblica lo scioglimento del GUD.
"Aucune forme de tolérance": Jordan Bardella assure qu'il dissoudra le GUD s'il devient Premier ministre pic.twitter.com/IBNSwUAXiq
— BFMTV (@BFMTV) June 19, 2024
La posizione sull’Ucraina: “Le permetteremo di garantire la sua difesa”
Una presa di posizione differente da quella di Marine Le Pen sull’Ucraina. Bardella non si rifà alle recenti parole della figlia del fondatore del movimento di estrema destra che vorrebbe che Bruxelles trattasse con Mosca. L’Ucraina deve sapersi difendere, spiega Bardella durante la sua visita alla mostra Eurosatory. Resta la totale contrarietà alla posizione di Macron sull’invio di truppe in sostegno di Kiev.
Non solo l’Ucraina. Bardella non intende mettere in discussione gli impegni della Francia all’estero in termini di difesa se dovesse salire al potere:
“C’è un problema di credibilità nei confronti dei nostri partner europei e dei nostri alleati della NATO ”