Fra autonomia differenziata e leadership della Lega, le parole del governatore veneto Luca Zaia vanno sempre dritte al punto e non peccano di chiarezza. La legge approvata nella mattinata di oggi 19 giugno 2024 rende realtà un qualcosa che i leghisti chiedevano da tempo e che per Zaia rende attuale i dettati federalisti immaginati dai padri costituenti.

L’autonomia differenziata sarà, per Zaia, un grande passo in avanti per tutta l’Italia, mentre il governatore del Veneto glissa sulle dichiarazioni di Umberto Bossi. Il fondatore della Lega, prima delle Europee, aveva dichiarato che avrebbe votato non un candidato leghista, ma di Forza Italia: “Nessuno mi ha confermato fosse una dichiarazione di Bossi”.

Il governatore del Veneto Zaia esalta i passi in avanti grazie all’autonomia differenziata: “Se fossi in un presidente del sud chiederei subito l’autonomia”

L’autonomia differenziata è realtà e la Lega esulta: una delle sue richieste che hanno accompagnato per anni il partito è diventata legge. Dopo una maratona notturna il lavoro dei parlamentari ha portato, oggi 16 giugno 2024, all’approvazione della norma che i suoi promotori promettono migliorerà l’Italia.

Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli ha affidato ad un post su Facebook le sue sensazioni di felicità e soddisfazione per il traguardo raggiunto, mentre il governatore del Veneto Luca Zaia è sceso più nel dettaglio in una conferenza stampa organizzata oggi a Roma nella sede locale della Regione Veneto.

Tanti i temi toccati da Zaia, dal futuro della leadership della Lega alla stessa autonomia differenziata, dalle proteste in piazza delle opposizioni contro il premierato alla rissa in Parlamento che ha coinvolto il leghista Iezzi ed il pentastellato Donno.

Partendo proprio da cosa potrà aggiungere l’autonomia differenziata alla crescita economica, politica e sociale dell’Italia, Zaia si richiama a quei dettami che secondo lui nella Costituzione richiamano il federalismo:

La Costituzione italiana è autenticamente federalista. I padri Costituenti sono riusciti a esprimere una bella Carta, già immaginavano questo Paese come federalista. Il centralismo è padre e madre delle disuguaglianze. Mi aspetto che ora si parli con verità ai cittadini. Questa è una grande opportunità. Se dovessimo fare un processo a qualcuno, dovremmo farlo al centralismo. Dovremo recuperare lo spirito dei padri Costituenti e investire nel parlare con i cittadini da nord a sud e informarli del vero progetto dell’autonomia.

Come indicato dalle opposizioni e dai critici della legge, l’autonomia differenziata rischia di acuire le differenze esistenti fra le regioni del Nord (compreso il Veneto) che possono contare su infrastrutture e risorse già in loco e le regioni del Sud che scontano progetti non ancora ultimati e diversi indicatori socio-economici inferiori a quelli dell’Italia settentrionale, dalle poche donne lavoratrici alle lunghe file per accedere alle cure.

Zaia si dice in disaccordo con tale visione, ricordando che la definizione puntuale dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni) potrà dirimere i dubbi anche dei più scettici:

La vera sfida è quella dei livelli essenziali delle prestazioni, che sono una grande opportunità. I Lep sono un investimento che deve essere fatto, perché ci permettono di tagliare le diseguaglianze. Parliamo di una opportunità storica da Nord a Sud, ed è anzi ancor più un’opportunità per le Regioni in difficoltà perché il margine di crescita di queste Regioni verrà premiato dalla sburocratizzazione e dell’eliminazione dell’ufficio complicazione affari semplici che viene portata avanti da questa riforma.

A proposito di Lep, alcune regioni in passato (non soltanto quelle del Sud) avevano chiesto al governo di aprire diversi tavoli di trattativa per regolamentare questo punto. Zaia ricorda però che prima di questo passo bisogna attendere la pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale:

Il Capo dello Stato ora ha 30 giorni per promulgare la legge, attendiamo le sue decisioni in ossequioso silenzio e sappiamo che ha seguito questa partita, perché si tratta di attuare concretamente quello che c’è scritto nella Costituzione. Poi attenderemo la pubblicazione, di solito nei 15 giorni successivi, e da quando sarà legge il testo avrà numero e data. In seguito tutte le Regioni italiane potranno chiedere di attivare il tavolo delle trattative. Sono 14 le materie ancora da leppizzare sulle 23 previste, e la legge originale dice che i Lep dovranno essere definiti entro 24 mesi.

Zaia: “Bossi ci ha insegnato la coerenza, per me coerenza è votare Lega”

Avevano destato scalpore, nel mondo dei militanti leghisti, le parole che Umberto Bossi aveva pronunciato poco prima delle ultime Europee. Il padre nobile della Lega e del federalismo si era mostrato insoddisfatto del fatto che nelle liste elettorali decise da Matteo Salvini non ci fossero candidati che esprimessero i reali valori della Lega, arrivando alla provocazione di votare un esponente di Forza Italia.

E’ da tempo che Bossi manda frecciatine a Salvini e alle sue scelte elettorali e sono dichiarazioni che fanno sempre rumore. Zaia non sembra preoccuparsene più di tanto: anzi, afferma che lui non ha ricevuto conferme che il Senatùr abbia espresso davvero quei concetti, più una costruzione giornalistica che altro.

Ancora a oggi nessuno mi ha confermato fosse una dichiarazione di Bossi. Nelle agenzie ho letto solo dichiarazioni di altri che riportavano quelle di lui, quindi dovreste chiederglielo. Comunque, Bossi ci ha insegnato la coerenza: la coerenza è votare Lega. Giusto?