730/2024: detrazioni per le spese universitarie. Per la frequenza di corsi di laurea presso università statali e non statali è riconosciuta una detrazione dall’imposta IRPEF nella misura del 19% delle spese sostenute. Vediamo insieme come si calcola la detrazione per le spese universitarie nel 730/2024.

730: detrazioni per le spese universitarie

Le famiglie possono portare in detrazione nella dichiarazione 730/2024 le spese sostenute per la frequenza dei corsi universitari statali e non statali.

La detrazione viene calcolata sull’importo complessivo della spesa sostenuta se si tratta di un ateneo statale. In alternativa, viene applicata sull’importo massimo stabilito annualmente (per ciascun ateneo) dal decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca per le università non statali.

Secondo quanto riportato da fiscooggi.it, gli importi detraibili nel modello 730/2024 (o nel modello Redditi PF) per le spese sostenute per la frequenza dei corsi di laurea, ovvero tasse e contributi di iscrizione versati nell’anno d’imposta 2023 in favore di atenei non statali, sono contenuti nel decreto n. 1577 del 7 dicembre 2023, che peraltro ha confermato i medesimi valori già operativi nel 2023.

Quali spese universitarie sono inserite nella precompilata?

Nel 730 precompilato, il contribuente trova anche i dati comunicati dalle università relativi a contributi, tasse d’iscrizione e tasse regionali sostenute con riferimento all’immatricolazione e all’iscrizione a:

  • corsi di istruzione universitaria;
  • corsi universitari di specializzazione;
  • corsi di perfezionamento;
  • master che per durata e struttura dell’insegnamento siano assimilabili a corsi universitari o di specializzazione, e sempre che siano gestiti da istituti universitari, pubblici o privati;
  • corsi di dottorato di ricerca.

Non rientrano nella dichiarazione precompilata, e quindi sono escluse le spese sostenute per:

  • ricongiunzione di carriera;
  • iscrizione all’appello di laurea e rilascio della pergamena;
  • frequenza a corsi singoli, finalizzati o meno all’ammissione a un corso di laurea magistrale;
  • trasferimenti di ateneo;
  • passaggi di corso;
  • test d’ammissione.

Normativa e prassi

730/2024: detrazioni spese universitarie

È importante sottolineare che il documento, entrato in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 24 del 30 gennaio 2024, riporta le somme massime detraibili dall’IRPEF lorda sui redditi del 2023 per area disciplinare e zona geografica in cui ha sede l’università.

Nello specifico, l’articolo 1 del suddetto decreto recita:

“La spesa relativa alle tasse e ai contributi di iscrizione  per la  frequenza  dei  corsi  di  laurea,  laurea  magistrale  e  laurea magistrale a ciclo unico delle Università  non  statali,  detraibile dall’imposta lorda sui redditi dell’anno 2023, ai sensi dell’art. 15, comma 1, lettera e), del decreto del Presidente della  Repubblica  22 dicembre 1986, n. 917, è individuata, per ciascuna area disciplinare di afferenza e zona geografica in cui  ha  sede  l’Ateneo  presso  il quale è presente il corso di studio, negli importi massimi  indicati nella seguente tabella”:

 Area disciplinare corsi di istruzioneZona geografica nordZona geografica centroZona geografica sud e isole
Medica€ 3.900€ 3.100€ 2.900
Sanitaria€ 3.900€ 2.900€ 2.700
Scientifico-tecnologica€ 3.700€ 2.900€ 2.600
Umanistico-sociale€ 3.200€ 2.800€ 2.500

Questa tabella mostra i costi dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico per diverse aree disciplinari e zone geografiche in Italia.

“Nell’allegato 1 al presente decreto sono riportate le classi  di laurea, di laurea magistrale e di laurea  magistrale  a  ciclo  unico afferenti alle aree disciplinari di cui al comma 1, nonché  le  zone geografiche di riferimento delle regioni”.

Detrazioni spese corsi di dottorato, specializzazione e master 

La spesa di cui al comma 1 riferita agli  studenti  iscritti  ai corsi di dottorato, di specializzazione e ai master  universitari  di primo e secondo livello è indicata nell’importo massimo di cui  alla sottostante tabella”:

Spesa massima detraibile per i corsi post-laureaZona geografica nordZona geografica centroZona geografica sud e isole
Per i corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e di secondo livello€ 3.900€ 3.100€ 2.900

Questa tabella mostra le spese massime detraibili per i corsi post-laurea (dottorato, specializzazione e master universitari di primo e di secondo livello) nelle diverse zone geografiche in Italia.

“Agli importi di cui ai commi  precedenti  va  sommato  l’importo relativo alla tassa regionale per  il  diritto  allo  studio  di  cui all’art. 3 della  legge  28  dicembre  1995,  n.  549,  e  successive Modificazioni”.

Le spese sostenute per la frequenza di corsi AFAM sono indicati nella precompilata?

Nel modello 730 precompilato, sono riportati anche i dati, se comunicati dalle istituzioni AFAM statali, (non  obbligate), tali informazioni confluiscono nella precompilazione delle dichiarazioni.

Come vengono riportate nel 730 le spese universitarie?

Le spese sostenute per la frequenza di corsi di laurea presso università statali sono riportate integralmente nel 730, al netto dei relativi rimborsi.

L’Agenzia delle Entrate, nelle FAQ sulla detrazione delle spese universitarie, ha chiarito che le spese sostenute presso atenei non statali sono riportate in dichiarazione già ridotte dei rimborsi e conformemente ai limiti di detrazione stabiliti ogni anno con decreto del MUR entro il 31 dicembre.