Nel giorno dell’approvazione dell’Autonomia differenziata, il più emozionato di tutti non poteva che essere il suo artefice principale, il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. In un post affidato a Facebook, il rappresentante della Lega ha confessato: “A dirlo mi tremano le gambe per l’emozione…C’è il via libera definitivo della Camera all’autonomia differenziata!”. Non solo: c’è anche una dedica speciale per il provvedimento che ha appena fatto approvare. E’ al nonno Guido, uno dei primi autonomisti bergamaschi.

L’Autonomia differenziata è legge, il post su Facebook di Calderoli: “Mi tremano le gambe”

Dopo la lunga notte passata alla Camera per vedere nascere la sua creatura, l’Autonomia differenziata, il ministro Roberto Calderoli ha confessato su Facebook la sua emozione


“L’approvazione di oggi – ha sottolineato l’esponente del Carroccio – è il coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega, all’interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti. E’ un voto che scrive una pagina di storia per tutto il Paese”.

La dedica al nonno Guido, uno dei primi autonomisti bergamaschi

Roberto Calderoli, che è nato a Bergamo nel 1956, dopo la lunga notte che ha portato alla votazione finale, ha dedicato l’approvazione dell’Autonomia differenziata al nonno Guido, uno dei primi autonomisti bergamaschi:

“Questa legge mi rende particolarmente orgoglioso quando penso al mio caro nonno Guido e al suo progetto del Movimento Autonomista Bergamasco. Nel mio cuore scorre un sangue autonomista fin da prima che io nascessi, è bello pensare di aver coronato anche il suo sogno”

Ma ora che l’Autonomia differenziata è diventata legge, cosa succede? Cosa cambia? “Da questo momento in avanti – spiega il ministro delle autonomie -c’è un iter tracciato e ben definito che permetterà alle Regioni di valorizzare le proprie eccellenze e garantire servizi sempre migliori ai cittadini, nel segno della responsabilità e della trasparenza”. Per Calderoli, infine, “sbaglia chi dice che questo provvedimento spaccherà l’Italia: farà l’esatto contrario. L’obiettivo è permettere a tutte le Regioni di correre sempre più veloce. IN questo modo, si ridurranno i divari territoriali e si realizzerà quell’unità che ora c’è solo sulla carta”.