Un tassello fondamentale del percorso del governo. La riforma del premierato viene approvata dal Senato e i senatori di Fratelli d’Italia festeggiano con un flashmob celebrativo. Un’occasione per rispondere, anche, alla piazza Santi Apostoli gremita per la manifestazione organizzata dalle opposizioni contro le riforme dell’esecutivo.
Premierato, il Senato approva la riforma e scatta il flashmob, Malan:
Bandiere tricolori vicine ad altre con un altro tricolore, quello della fiamma simbolo di Fratelli d’Italia, a sventolare dietro a uno striscione dove compare la frase ‘Fine dei giochi di Palazzo‘.
È il flashmob con cui i senatori del partito di Giorgia Meloni hanno deciso di festeggiare il primo ‘sì’ in Senato alla riforma del premierato, approvato nel pomeriggio di oggi, 18 giugno 2024. Inoltre, rappresenta anche un tentativo di replicare alla manifestazione organizzata dalle opposizioni in piazza Santi Apostoli, proprio contro le riforme dell’esecutivo.
Anche a loro rivolge, infatti, un pensiero Lucio Malan, ponendosi al centro del gruppuscolo di senatori che sostiene lo striscione, accusandole di atteggiamento “poco costruttivo“:
“Le opposizioni hanno ritenuto di votare contro in modo poco costruttivo, perché hanno rifiutato il dialogo. Tranne un paio di gruppi minori, gli altri hanno detto che loro erano contrari a un’elezione diretta del presidente del Consiglio o anche del Presidente della Repubblica”.
Malan esalta la riforma contro gli “inciuci” ma evita di rispondere sull’inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale
Mentre i festeggiamenti in piazza proseguono, anche sulle note dell’inno di Mameli, Malan esprime l’orgoglio della maggioranza per una misura che garantirà il potere di scelta dei cittadini, mettendo fine una volta per tutte a inciuci e giochi di Palazzo.
“La riforma mette al primo posto la sovranità popolare dei cittadini, quella contenuta nell’articolo 1 della Costituzione. Pensiamo che i cittadini abbiano più voglia di andare a votare se sapranno che il loro voto conta, mentre ne hanno di meno se pensano che il loro voto viene superato da accordi mai presentati loro da presidenti del Consiglio del tutto sconosciuti”.
Il senatore promette, dunque, che l’intenzione dell’esecutivo è di “andare avanti” sul cammino delle riforme. Tuttavia schiva la domanda su Gioventù nazionale e i 345mila euro che Fratelli d’Italia dà ai giovani del partito:
“Noi oggi parliamo del premierato”.