Il conto alla rovescia in vista dei Giochi Olimpici che si disputeranno a Parigi, è già cominciato. L’Italia si sta preparando e nelle varie competizioni dell’ultimo periodo, tutti gli atleti hanno iniziato a scaldare i motori. Lo stanno facendo anche i nuotatori italiani, che si preparano a scendere in acqua, chi invasca e chi in acque libere. Qualche posto per Parigi c’è ancora e per questo i nostri ragazzi si giocheranno il tutto per tutto nel corso del Trofeo Sette Colli, di Roma. Motivo per cui, la Federazione, ha addirittura deciso di disertare gli Europei di Belgrado (per quel che riguarda le gare in vasca), che sono in corso in questo momento. Per commentare questa decisione, commentare il Sette Colli e proiettarci alle Olimpiadi di Parigi, per quel che riguarda il nuoto, Massimiliano Rosolino, ex nuotatore e campione Olimpico, mondiale ed europeo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Nuoto, dal Sette Colli alle Olimpiadi: Rosolino a Tag24
Gli Europei, il Sette Colli e poi le Olimpiadi di Parigi. E’ un calendario fitto di impegni, per i nostri nuotatori, che ha portato con sé anche qualche polemica. La Federnuoto ha infatti deciso di disertare, per quel che riguarda le gare in vasca, gli Europei che in questo momento stanno andando in scena a Belgrado. Decisiva, in tal senso, la concomitanza con la sessantesima edizione del Trofeo Sette Colli. Bene, nel frattempo, i nostri atleti nelle acque libere. Per commentare gli Europei, il Sette Colli, e proiettarci alle Olimpiadi di Parigi, per quel che riguarda il nuoto, Massimiliano Rosolino, ex nuotatore e campione Olimpico, mondiale ed europeo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Iniziamo dalla decisione della Federazione di disertare gli Europei di Belgrado, per quel che riguarda le gare in vasca. Che ne pensi?
“Il Trofeo Sette Colli, per noi, è praticamente l’ultima possibilità per strappare il pass per i Giochi Olimpici di Parigi ed è normale che non ci si sia voluto rinunciare. Se fosse stato un anno diverso, probabilmente si sarebbe deciso di mandare una squadra da una parte e una squadra dall’altra, ma stavolta non può essere così. Chi ha organizzato gli Europei, sapeva bene che ci sarebbe stato anche il Sette Colli, ma preferisco non entrare in merito su questo. Il problema è che la nostra squadra, che si sta preparando per Parigi, ha già fatto il grosso, ma adesso si attende qualche conferma. Io sono ovviamente pro campionati europei, mondiali e olimpici, ma è anche giusto che ognuno trovi la propria tranquillità e si gestisca come meglio crede”.
Anche perchè il Sette Colli, per qualcuno, è l’ultima chance…
“Gareggiare a Roma magari vuol dire prendere un treno e potersi spostare con maggiore tranquillità. Per chi deve fare una qualificazione all-in, e non ha più momenti, è giusto prendere in considerazione qualunque aspetto. Il Sette Colli è comunque un trofeo molto competitivo e fa parte di quel girone di eventi, simili agli Internazionali di tennis e agli Europei di Atletica che sono appena terminati. Per fortuna adesso c’è anche il nuoto. Non è un competitor degli Europei, ma è comunque una manifestazione su cui l’Italia crede fortemente. È una promozione del nostro sport e in questo caso del nuoto”.
Le Olimpiadi
Tutto il lavoro viene fatto in vista di Parigi. Quali sono le tue aspettative in merito?
“Personalmente non ho aspettative, ma guardo con fiducia a ciò che l’Italia ha fatto in questi anni. Ci sarà sicuramente una squadra molto forte, fatta di grandi protagonisti, ma al tempo stesso di ragazzi giovani che si stanno affacciando quest’anno. Vedremo quale sarà l’approccio ad esempio della Angiolini, che ha già coronato un sogno. Mi aspetto tanto anche dalla Pilato che sta tornando ad essere molto forte. Quel che è certo che nessuno avrà vita facile. Ho visto un po’ quel che stanno facendo gli americani e gli australiani e mi sono concentrato sul diretto concorrente di Ceccon per i 200 dorso. Sono tempi che magari anche lui ha già fatto, ma adesso bisogna soltanto concentrarsi e pensare a vincere, dimenticandosi il proprio pedigree. Nessuno arriva a Parigi per accontentarsi”.
Si ripartirà dalla certezze, come la Quadarella?
“La Quadarella sta dominando ed è sempre più competitiva, ormai da anni. Parliamo di una grande atleta, che riesce sempre a portare a casa qualcosa di importante. Sono curioso di vedere anche la 4×100 maschile. D’altronde sono tante le specialità su cui possiamo giocarcela. Tokyo è stata una Olimpiade molto particolare per tutto il mondo, perché si sono praticamente qualificati tutti a colpo secco, quasi senza fare neanche le batterie. Questo è il momento di riconfermare chi è già stato bravo e cercare di inseguire il sogno per chi è alle prime armi. Anche il più grande della storia, che è Michael Phelps, alla sua prima Olimpiade è andato soltanto a fare esperienza. Dalla seconda in poi, invece, ha fatto la differenza”.