Euro 2024 è iniziato nel migliore dei modi per l’Italia, che con la Spagna cerca altre risposte dopo il 2-1 ottenuto contro l’Albania, in una partita dove secondo Antonio Di Gennaro “abbiamo assistito ad una squadra piacevole”.

Sì, l’ex centrocampista della Nazionale, e voce storica della Rai, si è divertito nel vedere una squadra “capace di reagire dopo lo svantaggio iniziale, mostrando anche un buon calcio, anche se qualcosa va aggiustata“. Anche perchè contro la Spagna il margine d’errore è pari a zero, ma a parte questo Di Gennaro è sicuro: “Vietato snaturarsi“.

Perchè contro le Furie Rosse è un vero proprio esame: non solo per quanto riguarda la speranza di passaggio del girone, ma anche perchè contro gli spagnoli “si potrà capire a che punto è il processo di apprendimento dei giocatori in merito all’assimilazione del calcio di Spalletti”, afferma Antonio Di Gennaro in esclusiva a Tag24.

Euro 2024, Spagna-Italia si avvicina, le parole di Antonio Di Gennaro a Tag24

Dopo l’Albania, la Spagna. Il livello di difficoltà sale sensibilmente, sopratutto dopo aver visto la netta vittoria delle Furie Rosse contro la Croazia per 3-0. Ma Antonio Di Gennaro è fiducioso.

D: Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto dopo l’Albania?

R: E’ una squadra che ha recuperato molto bene dopo lo svantaggio iniziale, giocando un calcio bello e propositivo. Potevamo fare più gol, ma la vittoria è stata meritata. Qualche attenzione magari in fase difensiva dove verso la fine abbiamo rischiato, ma abbiamo visto anche di avere un portiere di valore così.

D: La difesa a quattro ha dato risposte, ti ha convinto per poi continuare così anche con la Spagna?

R: L’dea è quella, anche la nostra idea di gioco parte dalla costruzione da basso. Gli equilibri difensivi vanno migliorati, perché la Spagna di De La Fuente è più aggressiva e veloce con Morata e gli esterni pericolosi. Ma io non cambierei una formazione, con un’idea che Spalletti le sta dando. Con la Spagna serviranno accorgimenti, ma non vedo perché snaturare già tutto, con l’Albania è stata propositiva.

D: Niente Italia contenitiva dunque.

R: Assolutamente, bisogna pensare a noi stessi. In alcuni momenti bisogna essere intensi, ma anche noi abbiamo le nostre qualità. Jorginho e Barella giocano bene in proposizione, incursori bravi ne abbiamo, Chiesa ha mostrato segnali di crescita, Dimarco si è ripreso dall’errore su Bajrami, Pellegrini si sa buttare dentro, Scamacca anche è stato positivo, e Calafiori ha mostrato grande personalità. Bisognerà principalmente essere attenti ai colpi in verticale della Spagna, ma noi non dobbiamo cambiare. Il collettivo è l’arma principale.

Esame da non sbagliare

Contro la Spagna non solo in palio il passaggio del girone: secondo Antonio Di Gennaro questa partita ci permetterà di capire a che punto è l’Italia dal punto di vista della crescita personale.

D: Oltre al passaggio del girone, la partita contro la Spagna è il primo vero esame per vedere se l’Italia sta assimilando le idee di Spalletti?

R: E’ chiaro, è importante per vari motivi. Si dice che possa bastare anche un pareggio, ma un conto è se arriva tramite la prestazione, ma se l’idea principale è questa allora no. Sta di fatto che rimane un crocevia per vedere se i giocatori stanno sul pezzo, senza anche essere così allarmanti.

D: Si cerca sempre il pelo nell’uovo?

R: C’è sempre pessimismo, ma ricordiamoci che siamo i campioni in carica e nemmeno con Mancini avevamo grandi nomi.