Sono tante le spiagge italiane che nell’estate 2024 vedranno l’accesso a numero chiuso. Gran parte di esse sono situate in Sardegna, ma non mancano sorprese in altre regioni marittime.
La motivazione è da ricercarsi nella tutela dell’ambiente e la salvaguardia di quegli angoli di paradiso troppo spesso maltrattati dai troppi turisti.
Ecco allora che in alcuni casi non bastano più le avvertenze per stimolare la corretta fruizione di questi spazi naturali come esempio i divieti sul prelevare sassi di particolare colore. Si è dunque passati ad una misura più drastica per ridurre la grande affluenza e di conseguenza il pericolo di deterioramento del paesaggio.
Spiagge italiane numero chiuso 2024: riduzione agli accessi nella parte settentrionale della Sardegna
Come già accennato, l’amministrazione locale in Sardegna si è vista costretta anche quest’anno a confermare o, in alcuni casi, aumentare i divieti di accesso ad alcune spiagge. Le restrizioni sono dovute alla tutela del territorio e al mantenimento di queste zone in modo incontaminato.
A ricadere in questo lungo elenco di luoghi con riduzione degli ingressi troviamo la celebre spiaggia La Pelosa di Stintino. Per poter visitare le acque cristalline e la spiaggia finissima e candida nel periodo dal 1° giugno al 31 ottobre 2024 sarà obbligatorio prenotare e accaparrarsi così uno dei 1.500 posti giornalieri acquistando un titolo di ingresso pari a 3,50 euro a persona.
Spostandosi nella parte nord orientale, la spiaggia di Rena Bianca a Santa Teresa di Gallura entra per la prima volta nel novero delle località con limitazioni. L’accesso sarà consentito solo a 1.015 visitatori al giorno dal 1° giugno al 30 settembre 2024 con le stesse modalità e costi previsti per La Pelosa.
A qualche chilometro di distanza anche la spiaggia Li Piscini di Cannigione limiterà per il primo anno la sua fruizione nel periodo dal 15 luglio al 31 agosto 2024. L’amministrazione non ha però ancora comunicato quanti saranno i posti disponibili e il prezzo del ticket di accesso.
Restrizioni ancora più stringenti sull’Isola di Caprera. Cala Coticcio e Cala Brigantina, due dei luoghi più incantevoli dell’arcipelago de La Maddalena, permetteranno l’ingresso di soli 60 bagnanti al giorno al costo di 3 euro cadauno.
A pochi passi da San Teodoro, Cala Brandinchi e Lu Impostu confermano le limitazioni delle scorse estati. Rispettivamente, sarà possibile accedere a queste località soltanto a 1.447 e 3.352 persone al giorno.
Numero chiuso anche in altre parti della Sardegna
Sulla costa orientale ecco un’altra new entry nella lista di spiagge a numero chiuso: Cala Luna. Il numero massimo di turisti possibili su questa porzione di costa sarà di 1.000 a cui l’amministrazione comunale chiederà un contributo economico i cui proventi saranno destinati alle operazioni di salvaguardia dell’ambiente.
Poco più a sud, sulla costa di Baunei, troviamo un terzetto di calette incantevoli spesso prese d’assalto da turisti via terra e via mare. Le prime due sono la piccola spiaggia di Biriala e quella poco più estesa di Cala dei Gabbiani. In entrambi i casi l’ingresso sarà consentito solo a 300 bagnati, su prenotazione e al costo di 1 euro a persona.
La terza spiaggia di questa parte di costa è quella di Cala Goloritzè, a cui l’accesso è consentito a sole 250 visitatori. Qui il biglietto per accedere al litorale e al sentiero della durata di circa 90 minuti per arrivare a questo angolo di paradiso ha il costo di 7 euro a persona.
Nella costa più a sud, anche le spiagge di Porto Sa RuxiNel e di Punta Molentis, nei pressi di Villasimius, adotteranno soluzioni per arginare l’inquinamento e il degrado causato dal turismo di massa. Per accedere alla prima spiaggia sarà obbligatorio prenotare anzitempo e riservare uno dei 450 posti disponibili, ma non è richiesto alcun pagamento. Per la seconda gli ingressi saranno contingentati a 600 al giorno al costo di 1 euro a persona.
In ultimo il lido di Tuerredda, che sorge sulla costa sud occidentale, accoglierà solo 1.100 bagnati al giorno.
Le restrizioni in altre parti d’Italia
Nel resto d’Italia citiamo il caso della spiaggia della Baia delle Zagare, che sorge sul Gargano a non troppa distanza dal comune di Mattinata, ha confermato anche quest’anno l’accesso a numero chiuso riservato a sole 45 persone al giorno.
Non solo spiagge a numero chiuso: diverse località turistiche hanno deciso di limitare il traffico per ridurre l’inquinamento e il caos estivo. Come ad esempio l’isola di Procida, che ha inasprito il divieto di sbarco per auto e motorini provenienti da fuori regione.
In altri casi le restrizioni non colpiscono il numero di ingressi disponibili quanto il divieto di utilizzo di determinati mezzi a motore per gli spostamenti. Anche questa contromisura è dettata dal notevole aumento di inquinamento che mette a rischio l’ecosistema locale.
Per tutto agosto 2024, sull’isola del Giglio, al costo di 3 euro, sarà permessa la circolazione in automobile solo ai turisti che trascorreranno una vacanza di almeno 4 giorni. L’amministrazione dell’isola di Procida ha invece vietato lo sbarco sul proprio territorio di mezzi a motore, due ruote e quattro ruote, immatricolati fuori dalla regione Campania.
Infine il caso che ha suscitato alcune polemiche a Napoli. Qui alcune spiagge, come quella Delle Monache, di Posilippo e di Donn’Anna vedono ormai da anni limitazioni agli accessi. In alcuni casi le restrizioni non permetterebbero addirittura ai ragazzi che non abbiano ancora compiuto 18 anni di prenotare l’ingresso senza accompagnamento di un adulto.