Al Giro di Svizzera 2024, Demi Vollering mostra ancora una volta la sua superiorità schiacciante conquistando anche l’ultima tappa. L’olandese della SD Worx ProTime si è così aggiudicata tre frazioni su quattro: una superiorità impressionante per la vincitrice del Tour de France Femmes dello scorso anno, in lizza per un possibile bis nella corsa transalpina e favorita principale anche per la corsa olimpica. Chiude in seconda posizione Elisa Longo Borghini, anch’ella autrice di ottima prestazioni nel corso della gara elvetica.

Giro di Svizzera 2024, dominio di Demi Vollering

L’ultima frazione del Giro di Svizzera femminile 2024 si è svolto a Champagne, comune nel cantone di Vaud, su un percorso collinare, con due salite ufficiali e oltre 2.100 metri di dislivello. La fuga del giorno si è formata rapidamente, con due cicliste olandesi in testa: Eline Jansen (VolkerWessels) e Nina Kessler (EF Education-EasyPost). Il gruppo non ha subito risposto, permettendo al duo di guadagnare circa un minuto. Tuttavia, la loro fuga è stata di breve durata, con una ricongiunzione avvenuta quando mancavano ancora più di cento chilometri.

Un nuovo attacco non si è fatto attendere, con Urška Žigart (Liv AlUla Jayco) e Nienke Vinke che hanno tentato la sorte. La slovena e la giovane olandese hanno raggiunto un vantaggio massimo di quattro minuti. Nel gruppo, il ritmo è calato, permettendo a sette cicliste di lanciarsi all’inseguimento. Tra queste, c’erano alcune contendenti alla classifica generale, che hanno raggiunto le due fuggitive. Con Juliette Labous (dsm-firmenich PostNL) e Antonia Niedermaier (Canyon//SRAM) in fuga, settima e nona in classifica generale, la situazione è diventata pericolosa per Demi Vollering. Il vantaggio del gruppo Labous ha raggiunto i tre minuti, rendendo la francese leader virtuale della corsa, dato che seguiva Vollering di soli 2’56”. Il team SD Worx-Protime ha preso il comando della corsa, cercando di ridurre il distacco nonostante la presenza di Niamh Fisher-Black nella fuga.

Varie fughe nell’ultima tappa

Le nove cicliste in testa hanno iniziato l’ultima salita, La Vue des Alpes (5,4 km al 4,8%), con due minuti di vantaggio. La salita ha fatto selezione, lasciando solo sei cicliste in testa: Žigart, Niedermaier, Muzic, Labous, Häberlin e Fisher-Black. Reijnhout, Vinke e Chapman non sono riuscite a mantenere il ritmo e sono state staccate. Anche nel gruppo principale c’è stata una selezione. Sotto la guida della Lidl-Trek, il gruppo dei favoriti si è ridotto drasticamente. Gaia Realini ha imposto un ritmo elevato, lanciando Elisa Longo Borghini. Solo quattro cicliste sono riuscite a rispondere: Vollering, Neve Bradbury, Kim Cadzow e Katarzyna Niewiadoma.

La legge di Vollering

Nella discesa verso la sprint intermedia a Bevaix, Cadzow è caduta, perdendo il contatto con il gruppo di testa. Anche Žigart ha perso terreno, non essendo una discesista esperta, e si è unita al gruppo degli inseguitori. Dopo la discesa, la mancanza di organizzazione nel gruppo inseguitore ha permesso alle cinque cicliste in testa (Fisher-Black, Niedermaier, Muzic, Labous e Häberlin) di aumentare il vantaggio. Ma con il ritorno di Chapman, il ritmo del gruppo inseguitore è aumentato, riducendo il distacco. Chapman ha quasi da sola chiuso il gap, unendo i due gruppi a dodici chilometri dal traguardo.

Nel finale concitato, con attacchi continui, solo quattro cicliste sono rimaste in corsa per la vittoria: Vollering, Longo Borghini, Bradbury e Niewiadoma. Nonostante i tentativi di staccarsi, nessuna è riuscita a fare la differenza. Demi Vollering ha quindi dominato lo sprint finale in Svizzera, battendo Longo Borghini e Bradbury, concludendo una settimana pazzesca con la dodicesima vittoria stagionale.