Matteo Renzi e Matteo Salvini a ruota libera sul palco dell’assemblea ANCE di oggi 18 giugno 2024. I leader di Italia Viva e Lega hanno sfruttato l’occasione anche per fare il punto su alcune questioni che interessano molto la politica italiana: premierato ed alleanze europee.

Nel primo caso, Renzi usa l’arma dell’ironia per spiegare come i suoi avvertimenti a Giorgia Meloni di fare attenzione vadano presi sul serio dopo il voto per la sua riforma costituzionale del 2016. Salvini invece chiede che nelle istituzioni europee ci sia la forte presenza di Italia, Francia e Germania (paesi in cui la destra anche estrema ha fatto il pieno di voti alle Europee).

Renzi, il premierato e l’avvertimento a Meloni: “Di riforme costituzionali io me ne intendo…”

Il premierato è un argomento che genera molte frizioni fra le forze politiche nel parlamento italiano ed Italia Viva, per bocca di Raffaella Paita, aveva già espresso la sua contrarietà alla cosa. E il leader del partito, Matteo Renzi, all’assemblea ANCE che si è svolta oggi 18 giugno 2024 ha voluto rimarcare il concetto.

Cercando di voler entrare nel merito, l’ex premier tira fuori però l’arma dell’ironia e lancia un avvertimento alla premier Giorgia Meloni. Renzi, che aveva personalizzato il referendum costituzionale del 2016, pagò con le dimissioni la sconfitta alle urne. Anche se Meloni ha già ricordato che se i cittadini italiani rifiuteranno il premierato lei non si dimetterà, Renzi ha voluto in qualche modo consigliare alla premier di fare attenzione.

Ecco le sue parole:

Se fanno una norma per la separazione delle carriere è chiaro che io la voto, se fanno davvero una riforma istituzionale degna di questo nome figuriamoci che non la voto, io che c’ho smenato la seggiola sulle riforme costituzionali… Io che parlo di riforme costituzionali porto anche un po’ di sfiga, però è una cosa che rifarei domattina… Ma se l’elezione diretta diventa un pasticcio, dove voti la Meloni e ti esce la Casellati, è chiaro che io voto no! Non sto criticando il governo Meloni, non c’ho nulla contro.

Salvini: “Ci deve essere una maggioranza in Europa che tenga conto dei voti degli elettori”

La presenza di Matteo Salvini alla conferenza dell’ANCE non stupisce, considerando la presenza di tanti imprenditori e costruttori che hanno legami con l’Europa ed i progetti che il ministero delle Infrastrutture ha messo in campo per l’Italia. Salvini non si contiene ed elenca tutti i progetti che gli stanno più a cuore, dal ponte sullo Stretto di Messina alla Linea C della metro di Roma che dovrebbe arrivare fino al Colosseo.

L’orizzonte temporale del leader leghista è decennale, considerato che il suo auspicio è veder completate tutte le opere da lui citate per il 2032. C’è di mezzo anche l’Europa però, non soltanto per una questione di fondi e di autorizzazioni, ma anche per le recenti Europee che hanno consegnato un ruolo importante ai partiti di destra.

A tal proposito, Salvini sembra mandare un avvertimento a Giorgia Meloni e ad Antonio Tajani: le prossime istituzioni europee dovranno basarsi sui risultati elettorali e sull’espressione degli elettori in tutta Europa.

In queste ore stanno nascendo le nuove istituzioni europee: non commento le indiscrezioni, sicuramente sarebbe curioso se ci fosse la stessa squadra, con lo stesso programma, con lo stesso progetto come se il voto di centinaia di milioni di europei non ci fosse stato. Una Commissione europea che nasce senza la partecipazione attiva e fattiva delle tre principali potenze (Italia, Francia e Germania) sarebbe – permettetemi di dire – una partenza quantomeno curiosa.