La Festa del Cinema al centro delle polemiche fra Roberto Gualtieri e Gennaro Sangiuliano. Sindaco di Roma e ministro della Cultura sono ai ferri corti a causa della nomina di Salvo Nastasi, che Sangiuliano ritiene non corretta per una questione di forma: il suo ministero non era stato informato in anticipo.

Alla presentazione della nuova stagione del Teatro dell’Opera, avvenuta oggi 18 giugno 2024, Gualtieri evita di rispondere alle polemiche e non chiarisce se abbia telefonato o meno a Sangiuliano. Il sindaco però promette: “Ci saranno spettacoli meravigliosi per tutti”.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri non risponde alla polemica sulla nuova nomina per la Festa del Cinema

La Festa del Cinema di Roma 2024 avrà un nuovo presidente, Salvo Nastasi. La sua nomina è avvenuta di recente su input del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, finito però al centro delle polemiche a causa di una decisione che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano aveva riferito di non aver ricevuto per tempo.

Il curriculum di Nastasi passa in secondo piano quando si tratta della questione tanto cara agli occhi del centrodestra al governo: la convinzione che la sinistra occupi da anni ogni ambito della cultura italiana. Come risponde il diretto interessato, Gualtieri?

A domanda precisa Gualtieri preferisce non rispondere, allontanandosi per salutare alcune persone lì vicino. La telefonata che il sindaco aveva promesso di fare a Sangiuliano non si sa se sia stata effettivamente fatta, con qualcuno dell’entourage di Gualtieri che si limita a rispondere laconico:

L’avete già scritto sui giornali oggi… L’han già scritto.

La nuova stagione del Teatro dell’Opera si prospetta ricca: “Ci sarà un’offerta ampia”

Il 2024 è per Roma l’anno di preparazione in vista del Giubileo del 2025. L’offerta che la capitale sta preparando riguarda ovviamente anche gli ambiti culturali, con mostre ed eventi che coinvolgono ovviamente anche il Teatro dell’Opera.

Tante cose particolari e per il sindaco una chicca sarà rappresentata dalla Tosca nella rappresentazione originale degli inizi del ‘900. Gualtieri si dichiara orgoglioso che ci saranno così tante rappresentazioni alle quali turisti e non potranno assistere:

E’ una stagione straordinaria, davvero, con degli spettacoli davvero unici. In alcuni casi abbiamo anche due prime rappresentazioni assolute, qui da noi abbiamo opere barocche, grandi capolavori, una stagione di danza anche straordinaria… Abbiamo grandissimi registri, grandissimi interpreti, è un programma che cresce anche del 30% con molte rappresentazioni in più rispetto all’anno scorso: è una stagione da non perdere ed è giusto presentare questo livello quando Roma sarà al centro del mondo per il Giubileo.

Il cartellone degli spettacoli per la stagione 2024-25

Francesco Vezzoli si è occupato di realizzare la parte grafica del tabellone del Teatro dell’Opera, quello cioè che presenta ad appassionati e non cosa si potrà vedere quest’anno. Ecco, dal comunicato ufficiale, quali saranno gli spettacoli in scena:

Il debutto di registi internazionali come Peter Sellars, Romeo Castellucci e Calixto Bieito, oltre al ritorno a Roma di Richard Jones, Deborah Warner, Valentina Carrasco e Pierre Audi. L’omaggio a celebrati coreografi come John Cranko, Pierre Lacotte e Roland Petit. La riproposta di capolavori creativi di Renato Guttuso ed Emanuele Luzzati. L’eccezionale impegno del direttore musicale Michele Mariotti, che propone quattro diverse produzioni operistiche e due concerti.
Bacchette come quelle di James Conlon, Henrik Nánási, Rinaldo Alessandrini, Roberto Abbado, Omer Meir Wellber. Grandi voci della lirica come Anna Netrebko, Eleonora Buratto, Angela Meade, Luca Salsi, Corinne Winters, Yusif Eyvazov, Gregory Kunde, Gaëlle Arquez, Erwin Schrott e lan Bostridge, affiancati da nuove star come Anastasia Bartoli, Mariangela Sicilia, Carlo Vistoli, Mattia Olivieri, Maria Kataeva e Joshua Guerrero. Danzatori come Nicoletta Manni, Friedemann Vogel, Madison Young, Julian MacKay, Javier Rojas, Olga Smirnova, lana Salenko e Igor Cvirko.
Titoli del grande repertorio come Simon Boccanegra, Carmen, Tosca, L’italiana in Algeri e Lucrezia Borgia. La prima volta a Roma di un capolavoro barocco come Alcina di Händel. Spazio al Novecento e al contemporaneo con Il prigioniero di Dallapiccola, celebrato nei cinquant’anni dalla scomparsa, e The Turn of the Screw di Britten, oltre alla prima rappresentazione in Italia di Adriana Mater di Kaija Saariaho. Titoli poco frequentati come Il re pastore di Mozart o Il diario di uno scomparso di Janácek proposti al Teatro Nazionale. Concerti sinfonici con direttori come James Conlon, l’emergente Diego Ceretta ed Esa-Pekka Salonen, ospite con la Philharmonia Orchestra di Londra.