Continua a far discutere la storia della casa popolare situata ai Navigli di Milano che Ilaria Salis avrebbe occupato per cinque anni, accumulando un debito di 90mila euro. Enrico Marcora, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Milano, sta sollecitando l’Aler, l’ente della Regione Lombardia che gestisce le case popolari, affinché “si attivi immediatamente per pignorare i futuri stipendi di Ilaria Salis come parlamentare europea”.

Ilaria Salis e la casa occupata

Un inviato di “Quarta Repubblica” si è recato in via Borsi a Milano, dove Ilaria Salis, insegnante eletta al Parlamento europeo con Avs, abitava prima del suo arresto in Ungheria. Secondo le informazioni, l’appartamento al secondo piano, scala E, interno 64, sarebbe uno degli immobili occupati dalla Salis. “Mia figlia la conosceva di vista, era una vicina di casa. Qui sono tutti occupanti”, ha riferito una residente all’inviato.

Un’altra abitante dello stesso edificio ha aggiunto: “Possiede un altro appartamento al piano terra, anche questo occupato, dove non paga l’affitto”. Massimiliano Pirola, rappresentante del sindacato autonomo di Polizia, ha dichiarato: “In questa zona ci sono principalmente case popolari occupate abusivamente, con un alto tasso di criminalità, soprattutto spaccio di droga”.

Per il primo appartamento, l’Aler richiede a Ilaria Salis circa 90mila euro, somma che potrebbe essere trattenuta dal suo stipendio di europarlamentare. “Credo che chi occupa abusivamente delle case stia commettendo un reato e debba essere penalizzato di conseguenza”, ha commentato Enrico Marcora, consigliere comunale di FDI.

L’avvocato di Salis: “Non pagherà”

Nel frattempo, l’avvocato di Ilaria Salis, Eugenio Losco, ha dichiarato che la sua assistita “non pagherà”:

Non deve 90mila euro, non ha mai ricevuto l’ingiunzione di pagamento e sicuramente non sono dovuti. Risulta solo una condanna per occupazione, punto e basta.